LA STAMPA E GLI OPINIONISTI CHE VIVONO DI DELITTI Stampa
Scritto da Redazione   
Mercoledì 06 Aprile 2011 21:28

Sanno tutto e prima di tutti.

In Tv

di Fabio Traversa
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Sara(h) e Yara. Due nomi simili (tanto che spesso vengono confusi tra loro dal conduttore o dall’opinionista di turno), due storie profondamente diverse, due approcci con i mass media da parte dei familiari radicalmente opposti.

La famiglia Gambirasio ha fatto capire più volte di non apprezzare il continuo accanimento giornalistico nei confronti del caso della tredicenne scomparsa a Brembate di Sopra e trovata morta a Chignolo d’Isola, riferendosi in particolar modo a tutti quei giornalisti e quelle trasmissioni televisive che andavano alla ricerca di foto e video inediti. Ma giovedì, durante Porta a Porta, Bruno Vespa ha reso pubbliche alcune immagini della ragazza in due saggi di ginnastica ritmica, intercettate da un giornalista di Panorama. E così i genitori hanno deciso di rompere il silenzio e di diffondere una lettera: “Non capiamo e non giustifichiamo questo continuo accanimento giornalistico nella ricerca di fotografie o di video raffiguranti nostra figlia Yara.  Rimarchiamo la nostra volontà di non autorizzare l’emissione di queste immagini, che ai fini investigativi non sono di alcuna utilità. Vi preghiamo di non nascondervi dietro il paravento del diritto di cronaca, abbiate semplicemente rispetto ed umiltà per la nostra situazione. Stiamo cercando di ricostruire un nuovo equilibrio familiare ed il clima che state creando non ci sta aiutando. Infinitamente grati”.

 

Tutt’altro scenario ad Avetrana dove la famiglia Scazzi continua a imperversare nei mass media. Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri, il quale è in carcere assieme alla figlia Sabrina, ha parlato negli ultimi giorni a Domenica Cinque, Matrix e L’Arena. La stessa Concetta Serrano, mamma di Sarah, non si è sottratta a interviste a programmi informativi o quotidiani. E come non dimenticare in passato le innumerevoli apparizioni in tv della stessa Sabrina o di personaggi più o meno legati alla vicenda e pronti quasi a tutto pur di finire sotto i riflettori.

 

Eppure in entrambi i casi c’è un comune denominatore: i troppi “buchi” nelle indagini. Molti i punti interrogativi rimasti in sospeso, dalla dinamica dell’omicidio all’individuazione di responsabilità certe. Per non parlare di movente o arma del delitto, che continuano a restare ignoti. Temi che “appassionano” gli spettatori e la loro curiosità voyeuristica e che continuano a imperversare nei contenitori pomeridiani o serali. Ormai sono quasi sempre le stesse “facce” a passare da uno studio dall’altro per esprimere la loro opinione su vicende che conoscono poco o nulla ma in cui, sempre più spesso, ritengono di essere portatori di verità assolute. Ma da qui alla soluzione del caso ce ne corre. Del resto per scoprire chi ha ucciso la contessa Alberica Filo della Torre sono passati “solo” 20 anni.

 

Ultimo aggiornamento Mercoledì 06 Aprile 2011 21:53
 
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