=IL VORTICE CHE TUTTI CONDANNA E TUTTI ASSOLVE= Stampa
Scritto da Redazione   
Giovedì 29 Settembre 2011 20:06

TEXLE PRUDENZE DEI MAGISTRATI ASSOCIATI NELLA DIFESA DELLA LORO CREDIBILITA’ NEL VORTICE DI RIVELAZIONI DI ATTI E DI CONVERSAZIONI CHE TUTTI CONDANNA E TUTTI ASSOLVE.

Sulle vicende giudiziarie intrecciatesi con l’affare escort, l’associazione magistrati di Bari ha emesso il seguente affannato e verboso documento:

 

 

 


 

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI

SEZIONE DISTRETTUALE DI BARI

La Magistratura italiana è composta da migliaia di magistrati che svolgono il loro lavoro con passione, serietà, onestà in condizioni oggettivamente sempre più difficili.

La Magistratura è una Istituzione dello Stato che, alla pari delle altre Istituzioni, merita rispetto.

La Magistratura barese è parte integrante di questa Istituzione.

Anche la Magistratura barese lavora in un contesto ambientale ed organizzativo difficilissimo: il territorio del distretto giudiziario di Bari è caratterizzato da fenomeni di criminalità organizzata feroci e determinati (come le faide del Gargano, i traffici di droga internazionali); da anomalie sociali che incidono profondamente sulla organizzazione degli uffici (basti pensare alla situazione delle sezioni lavoro di Bari e Foggia presso le quali pendono oltre il 25% delle cause previdenziali di tutto il paese).

La Magistratura barese lavora in stabili sottoposti a sequestro, spesso fatiscenti, con poco personale amministrativo e dotazioni assolutamente inadeguate alle necessità, con un organico molto inferiore a quello di altre realtà similari.

Eppure non passa giorno che non vengano celebrati processi contro la criminalità, che non vengano assicurati alla giustizia autori di crimini di ogni genere, che non si combattano i tentativi di martoriare il nostro territorio con scempi ed abusi, che non si tenti di portare a termine le migliaia di processi civili pendenti.

Le vicende apparse negli ultimi giorni sui media non possono appannare l’immagine e la credibilità della Istituzione e far dimenticare gli sforzi quotidiani che vengono prodotti per offrire ai cittadini un servizio dignitoso.

Vogliamo garantire ai cittadini che la Magistratura continuerà a svolgere il suo delicato compito.

Non abbiamo paura della verità: la Magistratura ha dimostrato negli ultimi anni, sia a livello nazionale sia a livello locale, di avere la volontà e la forza di affrontare e risolvere le patologie interne.

Siamo uomini e come tutti gli uomini possiamo sbagliare, ma se vi sono state delle violazioni di regole siamo certi che il nostro organo di autogoverno, il CSM, saprà prendere le decisioni adeguate.

Auspichiamo che ciò avvenga nel più breve tempo possibile perché è necessario ridare serenità ai cittadini che debbono guardare con  fiducia alla nostra istituzione.

Nel nostro piccolo garantiamo che continueremo a seguire con grande attenzione l’evolversi di tutte le vicende e, qualora dovessero trovare conferma le notizie di stampa relative a comportamenti non penalmente rilevanti di magistrati ma che si pongono in oggettivo contrasto con le norme deontologiche dell’ANM, attiveremo le procedure per l’espulsione dall’associazione.

Bari 24 settembre 2011

La Giunta Distrettuale ANM Bari

Francamente, non ci è chiaro il senso della presa di posizione dell’associazione dei magistrati; non si comprende a che cosa di preciso essa si riferisca; vi si fa un genericissimo riferimento alle vicende apparse negli ultimi giorni sui media; si deve ritenere che i magistrati si riferiscano al conflitto insorto tra un sostituto e il procuratore di Bari, all’intervento del Csm, alle indagini su uno dei due magistrati in corso a Lecce. Il resto è un compendio retorico delle benemerenze conquistate sul campo dai magistrati con la solenne rassicurazione che la Magistratura, che merita rispetto, continuerà a svolgere il suo delicato compito [e perché mai i magistrati dovrebbero starsene a casa?].

Nel comunicato, tuttavia, si coglie un rapidissima puntualizzazione che costituisce insieme una sorta di promessa di severità e una stizzita rivendicazione da parte dei magistrati del diritto a non essere infangati senza l’accertamento dei fatti nel rispetto delle regole e della presunzione di non colpevolezza, anche in sede disciplinare e associativa. Dicono:

Auspichiamo che ciò [decisioni adeguate da parte degli organi competenti] avvenga nel più breve tempo possibile perché è necessario ridare serenità ai cittadini che debbono guardare con  fiducia alla nostra istituzione.

Nel nostro piccolo garantiamo che continueremo a seguire con grande attenzione l’evolversi di tutte le vicende e, qualora dovessero trovare conferma le notizie di stampa relative a comportamenti non penalmente rilevanti di magistrati ma che si pongono in oggettivo contrasto con le norme deontologiche dell’ANM, attiveremo le procedure per l’espulsione dall’associazione .

Come si dice: parole sante. Chi può negare che anche un sospetto di violazione di regole deontologiche deve essere dissipato “nel più breve tempo possibile”? Chi può dissentire dal proposito di sanzionare severamente “comportamenti non penalmente rilevanti di magistrati che si pongono in oggettivo contrasto con le norme deontologiche dell’Anm?”; chi non comprende che questi principi si impongono “per ridare serenità ai cittadini che debbono guardare con  fiducia alla nostra istituzione?”

Se l’Anm prendesse carta e penna  ogni volta che questi principi vengono brutalmente violati in danno di altri cittadini, l’associazione dei magistrati verrebbe inchiodata alla scrivania a stilare documenti. Lo scenario che viviamo in questi tempi non è quello di una foresta di informazioni incontrollate che tutti travolgono e tutti danno per giudicati, condannati, catturati o catturandi?

In fin dei conti, la vicenda che, a quanto pare - appunto - dalle informazioni giornalistiche, coinvolgono magistrati di Bari prendono le mosse da un esposto di un magistrato e da indagini di altri magistrati. Giustamente l’Anm si preoccupa di tutelare la fiducia nel loro lavoro da parte dei cittadini; giusto. Vale anche per tutti gli altri cittadini? Se si, i magistrati associati battano un colpo; e lo battano in questo contesto di frenesia nell’informazione politica e giudiziaria, in un vortice di rivelazione di atti e di conversazioni che tutti condanna e tutti assolve, prima molto prima del giudice.

Sudcriticabambin_per_titoli

Ultimo aggiornamento Giovedì 29 Settembre 2011 20:24
 
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