L'ultimatum a Bruno Ferrante perché intenda anche il ministro Clini

La Procura della Repubblica di Taranto ha ordinato, oggi, all’ILVA di “avviare entro cinque giorni” lo spegnimento degli impianti già sottoposti a sequestro nel procedimento per il reato di disastro ambientale attribuito all’ILVA. Se l’ordine non verrà rispettato, la Procura ha autorizzato sin d’ora i custodi degli impianti a nominare ausiliari “procedendo senza ulteriori indugi e osservando comunque tutte le cautele del caso, segnalando eventuali rifiuti, omissioni o abusi a questa Procura per tutte le possibili valutazioni del caso, anche di tipo penale''.

Al Presidente dell’ILVA, Bruno Ferrante (come si ricorderà, nominato custode dal Tribunale del riesame) è stato chiesto di individuare ''le maestranze necessarie [alle operazioni di spegnimento], destinandole alle effettuazioni delle operazioni'' con relativi ''oneri finanziari, in piena collaborazione con gli altri custodi e sulla base delle loro direttive operative''.

Le operazioni dovrebbero cominciare con lo spegnimento degli altiforni 1 e 5, la dismissione e la bonifica dell’altoforno 3, il fermo di sette batterie del reparto Cokeria e con interventi nel reparto acciaieria.