=MODUGNO, INEDITI DI LETTERATURA ISTITUZIONALE il commento= Stampa
Scritto da Redazione   
Martedì 13 Novembre 2012 00:35

 

consiglioìl "teatrino del nulla"


di Francesca Di Ciaula

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Questo testo  degli interventi nel consiglio comunale del 30 novembre 2011 sul tema della presenza dell'amianto nella ex cementeria , in tanti lo abbiamo letto e poi provato a rileggerlo. Lo sguardo come un saliscendi infinito a cercare appigli, almeno un punto di approdo del discorso a fermare il pensiero e portarlo a termine concluso e definito. Lo abbiamo infine lasciato andare questo testo con un senso di disagio e nausea.

A leggere hai la sensazione di ascoltare non-discorsi, come insiemi di parole legate tra loro per galleggiare e ti inoltri in questa palude parolaia fino al momento in cui senti che l'asfissia sta per afferrarti, allora riemergi repentinamente, ma a quel punto l'orizzonte di senso è definitivamente scomparso. Incredibili le parole di questo ex assessore all'ambiente del nostro Comune, che vuole imbastire qualcosa all'impronta, includendo tutto l'inclusibile e il dicibile, mentre cerca di argomentare intorno agli atti, alle prese di posizione dell'amministrazione comunale su un argomento difficile e tragico: l'inquinamento da amianto e le nefaste conseguenze sulla salute degli abitanti del paese. Incredibili questi discorsi di consiglieri che si spingono a formulare ipotesi intorno alle malattie connesse all'inquinamento dell'aria che respiriamo, con la pretesa di formulare resoconti clinici, per cui l'amianto può essere anche una concausa insieme agli altri inquinamenti atmosferici delle malattie letali qui nel paese. E c'è pure il consigliere che sostiene un dato epidemiologico importante: che il mesotelioma pleurico non è la patologia principale, perché c'è una graduatoria, non è purtroppo (?) al primo posto per incidenza nella città di Modugno superiore alla media regionale come fosse un dato positivo. E qui il consigliere supporta la sua affermazione con “uno stato, diciamo uno studio sullo stato di salute della città di Modugno da cui non legge nulla. Forse va a memoria. C'è questa graduatoria, dice il consigliere, che va esaminata e rispettata nel sottoporre ad attenzione la vita e la morte degli abitanti.

I n consiglio comunale sembra si parli per saputo o sentito dire. Non è portato a riscontro, alcun dato oggettivo, perizia legale o indagine clinica. Un vaniloquio di parole intorno ad un tema da sostenere invece in modo serio con dovizia di riferimenti puntuali e documentati.

Siamo allibiti, tutti noi cittadini che leggiamo questo resoconto di un consiglio comunale, luogo in cui dovremmo essere rappresentati nei nostri diritti e esigenze primarie indisponibili: il diritto alla salute che si traduce, nel difficile compito dell'amministrare un Comune, nel diritto dei cittadini a vivere in un ambiente sano. Senza alcun pudore, questi rappresentanti, delegati dalla cittadinanza, occupano spazi e cariche istituzionali per dire il nulla, per decidere intorno al nulla.

Si fa riferimento a eventuali controlli dell'Arpa, si attesta la disponibilità dell'Italcementi “a proseguire l'attività di smantellamento fino alla completa demolizione di tutti i corpi della fabbrica”, si avanzano richieste di indagini intorno all'inquinamento da amianto da far svolgere - udite udite – alla stessa società che sta smantellando il sito, si asserisce la necessità di bonificare la cava dall'amianto pur rassicurando di una già effettuata “messa in sicurezza da un certo punto di vista”, infine – e qui la materia si fa più intricata - si parla di un “fatto edilizio” cui dedicare un intero consiglio comunale. Quindi si avanza una proposta per un “dossier sull'amianto e poi i tentativi di svicolare lo sguardo su canne fumarie e i diversi manufatti di amianto presenti nel paese.

Di contro all'allarmismo diffuso nel paese per un sito inquinante, ci si spinge a parlare di “una distesa di amianto presente in città”. Dimostrando di non conoscere affatto la materia in questione, il consigliere ignora che la sola presenza di amianto in prodotti integri non costituisce pericolo per la salute pubblica, al contrario di quanto può essere invece letale una sola fibra di amianto proveniente da manufatti in via di disgregazione. E qui ci si spinge a proporre un'apposita ordinanza per indurre i cittadini a denunciare tutti i manufatti contenenti amianto, quindi a smantellarli! In altre parole la questione della ex cementeria e dei danni alla salute, per il consigliere è mal posta, poiché purtroppo smantellato l’amianto della Cementeria, c’è una distesa di amianto in città come alcune rilevazioni aero fotogrammetriche dimostrano. E quindi non possiamo stare tranquilli dicendo abbiamo smantellato l’amianto. Questo serve a dire che l’allarmismo è ingiustificato”. Dopo qualche capogiro è questo che si capisce: c'è un consiglio comunale indetto per affrontare un tema più o meno preciso (l'allarmismo diffuso in città o lo stato della ex cementeria?), si avanzano proposte varie come frammenti di un discorso per affrontare un problema non definito, indistinto quanto una nebulosa, non si approda ad alcuna risoluzione seria, un percorso ragionevolmente individuato per affrontare la questione.

Uno scenario allarmante, drammaticamente tragicomico. Assessori e consiglieri che pontificano intorno a serie questioni ambientali senza portare in consiglio uno straccio di resoconto serio; un vaniloquio scandito da parole come grazie assessore, … prego consigliere a fare da intermezzo a monologhi paludosi e interventi con i “secondo me”. Amministratori che devono prendere decisioni vitali riguardo la salute pubblica, che invece preferiscono tacciare di allarmismo la richiesta di una risposta puntuale sulle polveri di amianto liberate nell'aria durante la demolizione dei fabbricati dell'ex cementeria, sono qui come sospesi e avvolti in questo teatro del nulla a produrre questa nebbia di parole, che induce il povero cittadino a smarrire il senso della realtà e desistere da ogni sforzo di capire.

Ultimo aggiornamento Martedì 13 Novembre 2012 10:25
 
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