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=ELISA SPRINGER E LA PAZZIA DEL SILENZIO= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Martedì 29 Gennaio 2013 19:00

    IL PERDONO DI ELISA. Riflessioni dopo il convegno di Italia Giusta secondo la Costituzione

 

per_di_ciaula_2"Quanti anni Elisa ha vissuto nel silenzio, confortata dalla preghiera? Sicuramente molti, troppi, per quel peso dell'orrore vissuto e tenuto nascosto, che ne avrà dilatato la percezione del tempo e della reale libertà di vita, lei cittadina della Repubblica italiana. Questo accadeva qui da noi, in un paese d'Italia come tanti. Dovremmo pensare che la presenza di un ebreo in una famiglia dovesse risultare imbarazzante, una diversità difficile da accettare? Sarebbe onesto invece raccontare la storia nella sua interezza, questa storia: una donna ebrea, in un paese del Sud Italia, convertita al cattolicesimo, con una storia difficile da raccontare, difficile da ricordare. Una storia di cui lei era testimone e che le parole a stento potevano sostenere."

di Francesca Di Ciaula

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"Io che ho provato l'odio dell'uomo non posso agire nello stesso modo"

 

Elisa Springer sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti, per nove anni, gli ultimi della sua vita, è andata per paesi e città per raccontare di quella sua esperienza ai limiti dell'umano a Auschwitz, Berger Belsen, Therezin i campi in cui fu deportata, del momento in cui si trovò faccia a faccia col dottor Mengele, dell'incredibile suo risveglio in un ospedale russo dopo un mese di coma, il giorno dopo l'apertura dei cancelli del campo di sterminio in cui lei languiva.

Non tutti i sopravvissuti ai lager nazisti hanno avuto la forza di rinnovare la propria sofferenza nel racconto di un orrore inenarrabile. Elisa lo ha fatto, ma solo ad un certo punto della sua vita, nove anni prima della sua morte, che avvenne nel settembre 2004. - Perchè? - le ha chiesto Nicola Magrone in un amabile colloquio un giorno di maggio nel 2004 sul palco del teatro Abeliano a Bari. - Mi sono risposata - ha risposto Elisa, mentre continuava il suo racconto - vivevo a Manduria e la famiglia di mio marito non voleva che si venisse a sapere del mio essere ebrea.

Elisa si era convertita al cattolicesimo da tempo. - Sono una ebrea cattolica e una cattolica ebrea - diceva. Per lei le differenze di religione non avevano alcun senso al cospetto di un dio che è il dio di tutti gli uomini. Provare fin nell'intimo l'orrore del campo di sterminio, sentire l'odore della morte ogni giorno fin nelle narici, vedere la “bestia nazista” (quella che il piccolo Momik di “Vedi alla voce amore”, il romanzo di David Grossman cercava in modo ossessivo di stanare) fu per Elisa Springer un tutt'uno col comprendere l'umana miseria nella più infima, degradante delle condizioni umane. Questo orrore di cui lei fu testimone, le fece dire un giorno in quell'inferno creato dagli uomini: - Dio deve perdonarci tutti quanti.

Questo gesto di chinarsi come per ricevere tutto il dolore che si riesce a percepire ed insieme raccogliere dal fango tutto ciò che resta di umano, questo accogliere su di sé il dolore dell'umanità negata nel modo più brutale e inconcepibile, era di certo frutto della grande spiritualità di Elisa, una grandezza appena intuibile. Puoi solo chinarti e in silenzio, nel silenzio più grande di cui tu possa mai essere capace o accogliere dentro di te, raccogliere quelle sue parole. Questa luce di spiritualità, la sua storia di vita, la capacità di testimonianza, questa grande donna dovette celare dentro di sé per molti anni durante la sua vita qui Italia dal dopoguerra in poi.

Elisa Springer viveva in Puglia, in un paese come ce ne sono tanti, uguale a tanti altri in Italia e qui nel Mezzogiorno. La guerra era un ricordo per tanti ancora e il racconto dell'orrore nazista aveva già riempito le pagine dei libri di scuola. Da quel terribile passato e quegli eventi così geograficamente lontani, ci si sentiva come riscattati attraverso il rifiuto dell'antisemitismo così come del nazismo e - almeno nella legalità costituzionale - del fascismo, cui dobbiamo le leggi razziali e i campi di concentramento italiani. Elisa si era risposata, ma quel suo racconto, il racconto della sua vita dovette essere tenuto chiuso in un cassetto, nel cassetto dei suoi ricordi, il dolore serrato. Parlarne non era cosa convenevole. Questo accadeva qui da noi, un paese qualsiasi del Sud d'Italia, un paese qualsiasi dell'Italia. Elisa poté iniziare a raccontare di sé e dare testimonianza di quella belva nazista che aveva visto negli occhi, solo dopo la morte del marito. Suo figlio la incoraggiò a raccontare, comprendendo quanto le parole avrebbero potuto liberare Elisa da quella bestia che ancora il tempo non aveva potuto annientare.

Quanti anni Elisa ha vissuto nel silenzio, confortata dalla preghiera? Sicuramente molti, troppi, per quel peso dell'orrore vissuto e tenuto nascosto, che ne avrà dilatato la percezione del tempo e della reale libertà di vita, lei cittadina della Repubblica italiana. Questo accadeva qui da noi, in un paese d'Italia come tanti. Dovremmo pensare che la presenza di un ebreo in una famiglia dovesse risultare imbarazzante, una diversità difficile da accettare? Sarebbe onesto invece raccontare la storia nella sua interezza, questa storia: una donna ebrea, in un paese del Sud Italia, convertita al cattolicesimo, con una storia difficile da raccontare, difficile da ricordare. Una storia di cui lei era testimone e che le parole a stento potevano sostenere.

 

"vivevo a Manduria e la famiglia di mio marito non voleva che si venisse a sapere del mio essere ebrea"schermo_elisa


Accadde a tanti reduci dai campi di sterminio. Ritornati alle proprie famiglie, si rinchiusero nel silenzio perché non trovarono le parole per raccontare l'orrore che oramai li segnava fin dentro l'anima o perché ciò che essi potevano narrare era al di là di qualsiasi vissuto umano e per questo incomprensibile. A chi, queste donne, questi uomini, questi sopravvissuti all'inferno sulla Terra, potevano raccontare la loro storia? A chi poteva interessare? Forse in quegli anni ebbero lo stesso destino le parole e la testimonianza di Elisa, qui come in un paese qualsiasi d'Italia, solo che tutto ciò accadde in un paese come il nostro, vicino al nostro, vicino a noi per cultura e storia. Accadde in un tempo così vicino al nostro tempo, quello delle commemorazioni ufficiali, quello delle libertà civili democratiche e della condanna netta dei totalitarismi, dell'affermazione del valore della persona e dei suoi inalienabili diritti.

- Voi non eravate consapevoli di quel pericolo così grande? Cosa a noi sarebbe utile oggi se vivessimo una simile condizione di pericolo? - chiedeva ancora Nicola Magrone a Elisa.

A chi può interessare questa storia, il racconto di quella belva umana e dell'odio e il disprezzo di cui l'uomo è ancora capace, oggi come sempre? Lo sappiamo, non basteranno commemorazioni e santificazioni di dettati costituzionali. L'ascolto e l'attenzione al racconto di chi è sopravvissuto a violenze e atti di intolleranza è ciò che oggi abbiamo di prezioso. Perché è un racconto detto a voce, dall'io al tu, un racconto a noi così vicino, un racconto che può salvarci.

- Io che ho provato l'odio dell'uomo - continuò Elisa Springer sul palco quella sera - non posso agire nello stesso modo. Tutto quello che ancora oggi sta accadendo in tutto il mondo, e non solo in Iraq, in Palestina o in Israele, tutto quello che sta succedendo è proprio il risultato dell'odio e dell’incapacità a perdonare.

 

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Nelle foto di Sudcritica, il convegno di Italia Giusta "dialogo sul perdono"; Elisa Springer.

Ultimo aggiornamento Martedì 29 Gennaio 2013 20:51
 

Commenti  

 
+1 #3 Giuseppe De Liso 2013-02-16 11:40
Poi c’è quello che noi definiamo “il sussulto di coscienza”. Bene ha fatto il compositore Scagliola, la sera dell’evento, a ricordare le parole dichiarate dall’aviatore americano all’indomani dello sgancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. “That’s my job”. I colonnelli nazisti hanno copiato questo atteggiamento durante il processo di Norimberga e, in sostanza, le colpe non sono mai tutte da una parte. Ma guai se non arrivassimo a scandalizzarci più, guai se il sussulto di coscienza di cui parlava anche Don Tonino Bello non scattasse ogni volta che un’azione può comportare serie conseguenze per gli altri. Sarebbe la fine di tutto, la giustificazione di ogni nefandezza in nome del sistema.
Sicché occorre lottare affinché una civiltà non degradi nell’inciviltà e richiamare le persone alla loro integrità. E’ difficile, ma non impossibile, specialmente se ognuno fa la sua parte.
Citazione
 
 
+3 #2 Giuseppe De Liso 2013-02-03 20:08
La prima impressione che ho riportato dell’evento è che donne come Elisa Springer si incontrano una sola volta nella vita. Se si è fortunati.
Lo sterminio degli ebrei operato dal nazifascismo durante la seconda guerra mondiale è stato uno sbaglio madornale e un limbo di sofferenza così grande che molti, storici e non, sono arrivati a dire: “mai più una tragedia come questa”. Invece tutto questo è accaduto molte volte prima e dopo l’olocausto e potrebbe riaccadere e probabilmente sta già riaccadendo, sia pure con modalità diverse e in mezzo ad altre circostanze. Allora bisogna avere la volontà di disarcionare, neutralizzare e invalidare ogni sistema sociale che porti gli individui a comportarsi come automi, a deresponsabiliz zarsi completamente in vista di un fine sconosciuto e, per ciò stesso, profondamente irrazionale.
Giuseppe De Liso
Citazione
 
 
0 #1 v.fabbricatti 2013-01-31 13:08
Grazie a Francesca per l'appropriata introduzione. Conoscevo già, per averla letta sul numero di Sudcritica nella quale è riportata, l'intervista di Nicola magrone a Elisa Springer. Ma riproporla per qualche distratto o smemorato è stato opportuno nel Giorno della Memoria.
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Sudcritica Flash

==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
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Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
[v.in Sudcritica Modugno]

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=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

[v.leggi tutto in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico


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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[in Sudcritica Modugno]

=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

keynes-main-photo


Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

taccone7


Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

images


Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

francesca4


Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

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[ Leggi tutto]

=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

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a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

[ Leggi tutto]

Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

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violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
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rivista: www.sudcritica.it

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