LA MATTA. racconto Stampa
Scritto da Redazione   
Venerdì 01 Luglio 2011 23:28

 matta   la matt c’ si brutt, vattin a cast

di Giovanni Buttiglione

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Da poco è già  mezzogiorno mi trovo in Piazza Sedile e mi incammino verso casa  in via A. Diaz, ho appena svoltato l’angolo di Corso V. Emanuele e dalla parte opposta, quella dal grattacielo, una corpulenta signora vestita  in nero  sui 50/55anni attraversa la strada  camminando sulle nebbiose indistinte strisce pedonali del semaforo, verde per i pedoni.  D’un tratto un motoscooter le attraversa la strada; a bordo,  due giovanissimi senza casco la insultano perché ostacola la loro corsa.  La donna inveisce contro i due giovani, che, mentre si allontanano continuano a urlarle contro portandosi  l’indice alla tempia con gestuale teatralità,   “la matt, statt a cast” !  La donna non si trattiene e urla il disprezzo per coloro che la offendono  e poi  scappano via, nell’indifferenza di tante persone che udite le urla guardano curiose, col distacco “di chi non si immischia”. Lo scooter si allontana; la donna è appena giunta da questo lato della strada, si affievolisce il tono della sua voce ed ecco che improvvisamente rispuntano i  giovinastri in moto, col  ritornello :  “la matt c si brutt, vattin a cast”;  mentre svoltano per Piazza Sedile.  La donna in nero esplode di rabbia, urlando invoca l’eterna dannazione per quei “luridi” - così li apostrofa - mentre fin da lontano la gente si volta a guardare.  Qualcuno prende parte dei giovinastri  (come è consuetudine a Modugno) giustificandoli:  quella  (rivolgendosi alla donna) è esaurita,  “non è niente”,   quelli sono giovani  non le hanno fatto niente.  Mentre non si spegne l’eco delle urla, ancora i due giovani col motoscooter  tornano indietro e come fosse uno spettacolo aizzano la donna offendendola per farla urlare più forte affinchè sembri chiaro a tutti che è matta!  Divertiti si dileguano dopo avere avuta una platea per il loro show.  Intanto ho percorso giusto i 70/80 metri per arrivare in via R. Margherita svolto l’angolo e, con sorpresa, noto lo scooter fermo davanti ad un barbiere con un giovane seduto in sella, in attesa dell’altro che nel barbiere guarda allo specchio se ha i capelli malmessi per la corsa in moto.  Non posso far altro che prendere il numero di targa e avere la fortuna di incontrare nuovamente la signora in nero per darglielo!

Ultimo aggiornamento Venerdì 01 Luglio 2011 23:34
 
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