=BESNIK SOPOTI, DA OGGI CITTADINO ONORARIO DI MODUGNO MA NON ANCORA CITTADINO ITALIANO= Stampa
Scritto da Redazione   
Martedì 17 Settembre 2013 21:36
Riproponiamo qui un video di gennaio 2012 di Nicola Magrone che da anni si batte perché Besnik Sopoti, poeta e pittore che vive a Modugno dal 1991, sia riconosciuto cittadino italiano, come dovrebbe essere, giacché è nato a Bari (nel 1935) da madre italiana, Anna Turi, che a Bari aveva sposato un anno prima un giornalista albanese della Gazzetta del Mezzogiorno, Mazar Sopoti.

    

 

In studio Nicola Magrone

riprese e postproduzione Alberto Covella - foto Giovanni Buttiglione

 

"Sono italiano ma in Italia mi trattano da straniero". L'incredibile vicenda di Besnik Sopoti: e' nato in Italia da madre italiana ma gli negano la cittadinanza. Una battaglia di civiltà di Italia Giusta secondo la Costituzione e di Sudcritica.

 

sopoti_1(ANSA) - BARI, 17 SET - Il comune di Modugno, con una cerimonia in consiglio comunale, conferisce domani la cittadinanza onoraria a Besnik Sopoti, poeta e pittore 78enne che vive a Modugno dal 1991 e che per oltre vent'anni ha subito "il paradosso" - che lui stesso sottolinea - di essere considerato albanese, pur essendo nato in Italia da madre italiana e pur avendo tutti i suoi parenti residenti in Italia ottenuto la cittadinanza proprio in virtù della 'italianità' di sua madre. Besnik Sopoti è nato infatti a Bari nel 1935 da una donna barese, Anna Turi, che aveva sposato un anno prima un giornalista albanese della Gazzetta del Mezzogiorno, Mazar Sopoti, divenuto poi un patriota del Fronte nazionale. La decisione della cittadinanza onoraria è della nuova amministrazione comunale, guidata dal 14 giugno scorso dal magistrato Nicola Magrone, il quale da anni si batte (anche con un'azione giudiziaria, tuttora in corso) perché all'artista italo-albanese sia riconosciuto il diritto alla cittadinanza italiana, sottolineando che essa gli viene negata per effetto di leggi razziste "spazzate via" dalla Costituzione italiana. "Raccontare come il diritto alla cittadinanza italiana viene ancora oggi negato a Sopoti, nonostante le pronunce della Corte costituzionale e della Cassazione, è cosa mille volte più difficile - sottolinea Magrone - che spiegare perché Sopoti quel diritto lo ha. Un intrigo burocratico, una rete di ciniche complicità, di incuria, di insensibilità, di sordità civiche e morali rendono l'affare più intricato di un giallo". La proposta per fare Sopoti cittadino onorario di Modugno è stata fatta dal movimento di Magrone, Italia Giusta secondo la Costituzione: ad essa hanno poi aderito i consiglieri comunali di tutti i gruppi. La vicenda della cittadinanza italiana a Besnik Sopoti è stata ricostruita ampiamente da Magrone stesso nella sua rivista on line, Sudcritica.it.  
La concessione della cittadinanza - sottolinea Magrone - dovrebbe essere avvenuta già da anni, perché sin dal 1975 la Corte costituzionale dichiaròsopoti_PRESO_18 incostituzionale l'automatismo per il quale - sulla base di una legge del 1912 (la 555), recepita dalla legislazione fascista - Anna Turi e suo figlio Besnik avevano perso negli anni Trenta la cittadinanza italiana.
Dopo l'entrata in vigore della nuova legge sulla cittadinanza (n.91/1992), "la donna tornò ad essere cittadina italiana ma al figlio Besnik la cittadinanza non venne restituita perché - dice Magrone - "il ministero dell'interno rilevò che Sopoti era nato prima dell'entrata in vigore della Costituzione italiana". Magrone sottolinea tra l'altro che "ancora nel 2009, la Corte di Cassazione ha stabilito che "riacquista la cittadinanza italiana dal primo gennaio 1948 [data di entrata in vigore della Costituzione italiana] il figlio di madre ormai morta dalla quale deriva il rapporto di filiazione (nel nostro caso: Anna Turi/Besnik Sopoti)" e che "pretendere che sia riconosciuta la cittadinanza italiana al figlio di una donna italiana solo se il figlio sia nato dopo la Costituzione significa ignorare quel che la Cassazione ha chiamato 'l'effetto perdurante anche dopo l'entrata in vigore della Costituzione di leggi dichiarate 'discriminatorie' dalla Corte Costituzionale". (ANSA). - AME/

  
Ultimo aggiornamento Martedì 17 Settembre 2013 22:53
 
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