=DEBITI COMUNALI. GLI SMEMORATI DI MODUGNO= Stampa
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Scritto da Redazione   
Sabato 02 Gennaio 2016 18:57

stu

Una nota del Movimento Italia Giusta
secondo la Costituzione

 

Il progetto ambizioso
scomparso
nel nulla

La vicenda del debito fuori bilancio portata in consiglio comunale a Modugno il 29 dicembre 2015 è una storia da raccontare (come varie altre storie di amministrazione a Modugno, come quella dei pignoramenti per cause giudiziarie trentennali - mai fermate benché palesemente perdenti - o come quella dell’uso di denaro pubblico per far favori ai privati). In quest’ultima vicenda, una cosa, intanto, dev’essere chiara: il Comune di Modugno deve dare OGGI al Politecnico di Milano circa 264.000 euro per un progetto buttato IERI nel cestino e non recuperabile. Quindi, soldi BUTTATI a loro volta nel cestino. E’ stata mala gestione questa? Per noi di Italia Giusta è stata pessima gestione: una pessima gestione frutto dell’inciucio Pd(Pds)-Pdl-Udc che per 12 anni (2001-2012) ha sgovernato Modugno, lo stesso inciucio riproposto ancora una volta - sempre uguale - nelle elezioni amministrative di giugno 2015 ma bocciato dagli elettori che hanno voluto sindaco Nicola Magrone e in consiglio, in maggioranza, un gruppo di persone tutte nuove all’esperienza amministrativa, professionalmente preparate.

La mala gestione di ieri blocca oggi le potenzialità del Comune

Della mala gestione frutto di quell’inciucio Pd(Pds)-Pdl-Udc PURTROPPO oggi bisogna ancora parlare perché oggi essa ha i suoi orribili effetti: strangola il Comune imbrigliando il bilancio con pignoramenti e debiti contratti in quegli anni. Il debito di cui si è parlato in consiglio comunale il 29 dicembre scorso è solo un esempio tra i tanti: un debito - nel quale gli interessi ormai ammontano ad oltre 100.000 euro - maturato - lo dice il giudice - per “protratta inerzia dell’amministrazione” e “violazione della buona fede” e consolidato tra il 2007 e il 2012 con una condanna addirittura “in contumacia”.

La storia in breve

La storia comincia nel 2002, con la decisione della giunta dell’epoca di costituire una STU, una società per azioni per progettare e realizzare interventi di trasformazione urbana, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti”. Un anno dopo, circa, a giugno 2003, il Comune di Modugno viene ammesso al finanziamento ministeriale per € 267.470,00, importo poi decurtato del 20% (213.976,00 euro). Nel dicembre 2005 il Comune di Modugno aggiudica l'incarico di predisposizione dello Studio di Fattibilità della STU al Raggruppamento temporaneo di imprese guidato dal Politecnico di Milano, che sigla il contratto di appalto per la realizzazione dello Studio di Fattibilità, per complessivi 233.946,00 euro, oltre oneri fiscali. Nel 2006 al Politecnico di Milano viene erogato l'anticipo sul corrispettivo pattuito, oltre € 42.000,00 già corrisposti dal Ministero, e il 25 maggio 2007 il Politecnico di Milano trasmette il Rapporto finale dello studio di fattibilità per la costituzione della STU. Entro i successivi 60 giorni il Comune di Modugno avrebbe dovuto approvare lo Studio di Fattibilità e trasmettere la delibera al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l'ottenimento dei finanziamenti. Questo non accade. Il Comune di Modugno non completa l'iter, è inadempiente.

La reazione del Politecnico all’inerzia del Comune di Modugno. La penosa immagine del Comune contumace

Il Politecnico di Milano comincia dunque a chiedere, anche tramite legali, che sia pagata per intero la fattura per il lavoro consegnato (185.368,97 euro), e lo fa per anni: finché cita in giudizio il Comune per ottenere quel che gli spetta. Nella causa il Comune risulta contumace: non si presenta proprio dinanzi al giudice ad esporre le proprie ragioni e viene condannato, il 23 ottobre 2014, a pagare al Politecnico di Milano € 185.368,97, oltre agli “interessi moratori” e alle spese di giudizio: una cifra che oggi si aggira intorno ai 264.000 e passa euro e che è pari a tre volte quanto all’incirca spende il Comune di Modugno per la mensa scolastica per gli alunni della scuola materna ed elementare.

Il Comune di Modugno, dunque, è stato condannato a pagare un importo che non avrebbe dovuto pagare perché avrebbe dovuto beneficiare del finanziamento ministeriale se avesse approvato in Consiglio comunale nel 2007 lo studio di fattibilità predisposto dal Politecnico di Milano su commissione del Comune.

Questo non è stato fatto. E neppure si sa perché il progetto non è stato volutamente portato a termine pur potendo essere estremamente utile per qualificare aree degradate.

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Torneremo presto e nel dettaglio sul tema. Pubblichiamo, intanto la sentenza del Tribunale di Bari del 23.10.2014 n. 4718/14 nella causa civile promossa dal Politecnico di Milano contro il Comune di Modugno con citazione del 18.10.2011 (causa civile n. 851 del 2011).

Il documento è impressionante già per l’intestazione:

Sentenza nella causa civile […] tra Politecnico di Milano [difeso dagli Avvocati Piergiuseppe Otranto, Federico Sutti, Stefano Modenesi, Davide Rossetti] e Comune di Modugno [contumace]”.

Dunque, il Comune di Modugno si lasciò condannare “in contumacia”. Come dire: non gli importava nulla della causa. E infatti, fu condannato.

Non solo. Il giudizio del Giudice fu senza scampo. Prima della lettura integrale della sentenza, si segnalano qui “scampoli” del ragionamento del Giudice il quale, infatti, censurò la condotta del Comune di Modugno che si era discostato da uno “standard esigibile di buona fede”; ancora: “L’inerzia dell’Amministrazione comunale si è protratta anche e nonostante i solleciti inviati dal RTI e il Politecnico”, ed infine: “Con tale condotta la PA [Comune di Modugno] ha violato l’obbligo di buona fede […]”.

La domanda resta e si rafforza: perché il Comune di Modugno, che pure si era avventurato nella costituzione di una STU, la mollò in corso d’opera e nascose ogni traccia di sé? Fu una decisione sua propria o una fuga imposta? E da chi? Perché si è lasciato che s’indebitasse per oltre 260.000 euro per un progetto che è, oggi, ‘carta straccia’? Speriamo ce lo spieghi la Corte dei Conti, raccontandoci anche chi è stato responsabile di questo scempio.

Questa, intanto, la sentenza del Tribunale di Bari [ per leggerne il testo, clicca sulla foto]

 

sentenza debito

Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione

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Ultimo aggiornamento Domenica 03 Gennaio 2016 00:48
 
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