=OSLO E UTOYA= Stampa
Scritto da Redazione   
Martedì 26 Luglio 2011 22:47

di Francesca Di Ciaula

_______________________

Dalla pista terrorista islamica alla conferma di un nemico interno all'Occidente, proveniente dall'estrema destra cattolica, nutrito di ultranazionalismo, antisionismo e antislamismo. Di fronte agli attentati di Oslo e la strage sull'isola di Utoya, è tornato subito l'incubo dell'undici settembre; l'immaginario collettivo è ritornato dapprima lì, a guardare nuovamente quel nemico più facilmente riconoscibile, il mondo diviso in due con l'uso di coordinate culturali, religiose e geografiche. Invece la scoperta sconcertante è che il mostro è tra noi, moderni civilissimi europei. Così sui quotidiani corre adesso quest'altra immagine di “male occulto”, “nemico interno” e la stessa spiazzante, prima disarmata, analisi di questo nemico, presente e circolante nei paesi democratici europei ed anche in quelli nordeUeropei, modelli di democrazie, politiche sociali egualitarie e di accoglienza. Oggi nello sgomento la Norvegia cerca di guardare meglio questa mostruosità tutta interna al paese, riconducibile a correnti di pensiero e gruppi filonazisti e xenofobi, di piccole dimensioni si dice, che guarda indietro al passato, corpo deforme e deformante la storia, figlio abortito della fede illuminista, fede malefica in un mondo da rimodellare sulla base di ideologie inumane. Con sgomento oggi guardiamo a quella pazzia codificata in un breviario, messo in rete poco prima della strage dallo stesso attentatore assassino, norvegese doc, delirante fede in una rivoluzione violenta, nutrita di elementi storici e mitici dell'odio contro la società moderna globalizzata e multiculturale, criminale razionalizzazione della violenza su ragazzi che volevano progettare il futuro del proprio paese.

 

Reagiremo con più democrazia” è stata la risposta del primo ministro norvegese. La cultura democratica ad annientare la creatura mostruosa, forse di antiche radici, ma cresciuta all'interno della civilissima società nordica europea, modello per decenni di socialdemocrazia. Il timore è oggi che questo evento traumatizzante per la nazione, possa cambiare la pacifica società norvegese e le politiche di governo. Ritorna alla mente quel 1986 e l'assassinio di Olof Palme, che sconvolse la vicina Svezia, annientò i progetti di leader socialdemocratico e finì col dare una battuta d'arresto al progredito Stato sociale svedese. Mali nascosti della moderna Europa dalle molte facce culturali, semi occultati che ci portano alla mente gli orrori del passato, l'assurda violenza e intolleranza alimentata dall'odio verso tutto ciò che è diverso da sé, verso il presente stesso e la storia di oggi, che a quei ragazzi apparteneva.

Ultimo aggiornamento Sabato 30 Luglio 2011 00:14
 
Condividi