LIBERO ARBITRIO NELL'ANALISI ECONOMICA? Stampa
Scritto da Redazione   
Domenica 13 Febbraio 2011 16:15

I numeri di Tremonti

per lo sviluppo economico

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di Mino Magrone

Alcuni giorni fa il Consiglio dei Ministri ha approvato “il pacchetto” delle misure di politica economica necessarie, così è stato affermato, per dare una “frustata” alla nostra economia e spingerla verso il superamento definitivo della crisi.
Il Consiglio, tra l’altro, si è spinto a fare la previsione per i prossimi tre-quattro anni: il nostro pil, sulla spinta delle misure economiche deliberate, dovrebbe subire un aumento del tre-quattro %.

E’ possibile fare previsioni di questo tipo? Come ha calcolato il Governo il predetto incremento del pil? Si tratta soltanto di una speranza politica o di una previsione con qualche fondamento scientifico?
Nonostante le difficoltà di rilevazione, è il reddito medio pro capite l’indice meno insoddisfacente per misurare lo sviluppo economico di una determinata collettività. Esso risulta dal quoziente tra il reddito totale della collettività ed il totale degli individui componenti la collettività stessa. La popolazione varia per ragioni prevalentemente extra-economiche, mentre il reddito totale varia in ragione del variare del risparmio investito e della produttività dei nuovi investimenti.

Il ragionamento fin qui svolto ha mostrato l’emergere di alcune grandezze (o quantità) necessarie per impostare il calcolo della previsione quantitativa dello sviluppo economico.
Le grandezze emerse sono:
D – che indica il saggio dello sviluppo economico misurato dall’aumento percentuale del reddito medio pro capite;
s – che è il saggio di risparmio investito quale rapporto percentuale con il reddito totale;
p – che è il coefficiente di produttività del risparmio investito;
r – che è il saggio di incremento annuo della popolazione.

Qualora volessimo prevedere lo sviluppo economico di una certa collettività, è necessario disporre le grandezze di cui sopra sotto forma di una semplice equazione:
D  = s p – r
Se supponiamo che tre termini dell’equazione siano noti è possibile calcolare il valore del quarto termine supposto incognito.
Il nostro problema della previsione dello sviluppo economico è essenzialmente questo: dato il saggio di risparmio investito (s), la sua produttività (p) ed il saggio di incremento della popolazione (r), quale è il prevedibile saggio di sviluppo economico  (D)?
L’equazione è quella già vista:  D = s p – r
Se ora supponiamo che D è l’incognita mentre sono noti s, che è pari al 6% del reddito nazionale, p che è pari a 1/5 (ogni 5 unità di risparmio producono una unità di reddito), r che è pari all’1,25%, si ha
D =  6  1/5 – 1,25 =  - 0,05
In questo caso, nonostante il fatto che il risparmio investito sia pari al 6% del reddito nazionale, l’incognita D è negativa (- 0,05) cioè il reddito medio pro capite si riduce dello 0,05.
Ciò dipende dal fatto che il risparmio investito è ancora basso e la produttività dell’investimento è ancora molto bassa (una unità di reddito per 5 unità di risparmio). Inoltre l’incremento della popolazione dell’1,25% riduce il reddito pro capite nonostante l’aumento del reddito totale (cioè del reddito al netto della detrazione dell’1,25%).

Affinchè la previsione sia la più attendibile possibile è necessario che i termini noti dell’equazione siano veritieri e non frutto di fantasia o di manipolazioni.
Naturalmente, l’equazione determina s ovvero r ovvero p, a seconda del variare dei termini noti e dell’incognita.
Per esempio il problema può essere questo: dato il saggio di sviluppo economico che si vuole raggiungere (nel caso precedente era incognito, ora è noto); data la produttività del risparmio investito p; il saggio di aumento della popolazione r, quale è il saggio di risparmio investito necessario per conseguire l’auspicato tasso di sviluppo economico?
L’equazione in questo secondo esempio, è questa:
2  =  s  1/5 - 1,25;    s = 16,25

In conclusione, perché si realizzi un incremento del 2% del reddito pro capite è necessario che il risparmio sia pari al 16,25% del reddito nazionale (nel primo caso era di appena del 6%).
Ovviamente l’incognita oltre a D ed s può essere p oppure r. Il discorso non cambia col variare dell’incognita e dei termini noti.
Interessante è il caso che prevede noti D, s, r   e  non conosciuta la produttività degli investimenti. In questo caso l’equazione è
2 = 6 p – 1,25
Essa ci dice che per ottenere l’auspicabile incremento del 2% del reddito pro capite è necessario che la produttività dei nuovi investimenti sia del 54% (infatti risolvendo l’equazione p =0,54).
In questo caso il rapporto reddito/investimenti (produttività) dovrebbe essere superiore ad   ½  (ogni 2 unità di risparmio investito producono una unità di reddito. Negli altri esempi la produttività era molto più bassa, pari ad  1/5)
Questi esempi (modelli) e queste equazioni, riferiti ai così detti paesi sottosviluppati ed in via di sviluppo sono discussi dall’economista Hans Singer in “ La meccanica dello sviluppo economico”.
Dall’ultimo esempio emerge l’importanza della “ricerca” ai fini dell’incremento della produttività dei nuovi investimenti.

Le nostre economie, quelle del mondo occidentale, compresa quella italiana, non possono più competere con quelle dei paesi emergenti come la Cina, l’India, il Brasile. Perciò la ricerca e, quindi, l’innovazione possono ostacolare o impedire il declino delle nostre economie.
L’innovazione aumenta la produttività dei nuovi investimenti. Infatti, se il nuovo prodotto ha la massima distanza dai prodotti già esistenti, l’innovazione è massima. Ma anche senza tendere a questo limite, l’innovazione può migliorare anche la produttività dei vecchi investimenti.

Concludendo, le previsioni economiche non sono impossibili. I modelli di sviluppo ormai hanno la loro rispettabile età. Purtroppo sono molti “rigidi” e non è un caso che parlando di modello di sviluppo economico si preferisca dire di meccanica dello sviluppo.
Come ha ragionato il Governo? Beh! Sarebbe bello sentire, a tal proposito il ministro dell’economia Giulio Tremonti.

Ultimo aggiornamento Domenica 13 Febbraio 2011 19:41
 
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