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=DISCUSSIONE. SOVRANITA’ NAZIONALE MONETARIA E DEBITO PUBBLICO= Serafino Pulcini/Mino Magrone/Serafino Pulcini PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Venerdì 20 Febbraio 2015 13:19

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico

 Serafino Pulcini

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Le riforme costituzionali, proposte dal governo e ora in discussione al Parlamento, quando entreranno in vigore non daranno nessun contributo per uscire dalla crisi economica. Esse serviranno per facilitare gli accordi internazionali, per favorire le privatizzazioni e le attività degli speculatori finanziari. Oggi la nostra Costituzione rappresenta ancora una valida difesa da tutto questo ed ecco perché dev’essere, secondo il Governo, modificata, anzi smantellata.

Dobbiamo renderci credibili ai cosiddetti mercati affinché essi siano attratti per investire nel nostro paese. Questo è quanto sentiamo ripeterci ogni giorno.

Ma chi sono questi “mercati”? Chi sono questi investitori? Sono quelli che hanno preso di mira i “gioielli” pubblici e privati del bel paese. Molti di questi sono già stati ceduti, alcuni esempi: Eni, Enel, Telecom, Poltrona Frau, Krizia, Pernigotti, Loro Piana, Galbani ecc. L’elenco è molto lungo, vi è una vera dissoluzione del “Made in Italy con la complicità dei governanti dello stato italiano. Di questo passo venderemo, oltre alle spiagge, anche i beni culturali per far fronte al debito pubblico e alla crisi economica. Ci troviamo nelle stesse condizioni di quel privato che, avendo un patrimonio aziendale e immobiliare, costretto a indebitarsi con gli usurai per far fronte ai debiti, deve svendere tutto quello che ha; ma quando non avrà più nulla che farà? La risposta a questa domanda è semplice: diventerà sempre più schiavo del sistema degli usurai, dovrà lavorare in regime di concorrenza a condizioni sempre più umilianti.

Per far sì che tutto questo possa diventare un percorso normale si dovranno cambiare le norme costituzionali, si dovranno cambiare le regole del mondo del lavoro, si dovrà “modernizzare il Paese”. L’ultima riforma sul lavoro approvata dal Parlamento rappresenta un passo avanti in questa direzione. La Repubblica fondata sul lavoro, secondo la nostra Costituzione, è sempre di più un traguardo irraggiungibile. I sindacati stanno tendando una debole opposizione di “facciata” ma nulla vorranno o potranno fare contro questa macchina perversa che travolge tutto e tutti. La mancanza di lavoro e la disoccupazione dipendono dalla mancanza di risorse finanziarie che ha determinato la contrazione dei consumi e degli investimenti nei settori produttivi. Le risorse finanziarie mancano a causa del grande debito pubblico che ha superato 2000 milioni di euro. Debito che formalmente è dello stato ma nella sostanza grava su tutto il popolo italiano.

A questo punto occorre porsi alcune domande: perché lo stato ha contratto il debito pubblico? Ci si può mai liberare dal debito pubblico? Chi sono i creditori?

Lo stato Italiano come quasi tutti gli stati del mondo è stato costretto a indebitarsi perché non ha la sovranità monetaria, il debito non è estinguibile, i creditori sono i mercati, dietro ai mercati ci sono uomini in carne ed ossa. Quindi tutti i problemi economici e sociali dipendono dalla sovranità monetaria per cui di seguito cercheremo di spiegare che cosa è la sovranità monetaria, chi la detiene e come essa viene esercitata.

La sovranità monetaria è l’esercizio del potere per mezzo dell’emissione della moneta. In pratica è sovrano della moneta colui che la mette in circolazione in qualità di proprietario dopo la stampa. Attualmente il proprietario della moneta, nel momento in cui questa è messa in circolazione, è il sistema bancario. Il sistema bancario a sua volta è di proprietà di soggetti privati i quali costituiscono una ristretta cerchia che ha questo particolare privilegio. Il sistema bancario è costituito dalle banche centrali: Banca d’Italia, BCE e dalle banche commerciali. Il circuito monetario funziona nel seguente modo: la banca centrale (oggi la BCE, prima dell’euro la Banca d’Italia) emette la moneta che presta al sistema bancario commerciale privato il quale a sua volta la presta al sistema produttivo e allo Stato. Lo Stato per avere la moneta che serve per il suo funzionamento, emette dei titoli a garanzia i quali sono acquistati da cittadini privati e stranieri e dalle banche commerciali stesse. La moneta che lo stato ottiene con questo procedimento costituisce il debito pubblico. Quindi tutta la moneta emessa in circolazione dal sistema bancario è data in prestito e chi ottiene questo prestito contrae un debito che dovrà restituire con l’aggiunta degli interessi. Ora su questo meccanismo appare subito evidente un paradosso: il debito non potrà mai essere restituito totalmente perché la quantità di moneta messa in circolazione, è inferiore al debito contratto. Per comprendere meglio questa affermazione aritmetica supponiamo che:

- sia A la quantità di moneta stampata dall’istituto di emissione e data in prestito;

- sia B la quantità degli interessi che i debitori devono restituire;

Ne consegue che, a fronte di una quantità di moneta in circolazione pari ad A, i debitori dovranno restituire A+B. Condizione impossibile per cui per avere moneta necessaria alla circolazione dei beni e servizi si è costretti a indebitarsi all’infinito (la situazione della Grecia in questi giorni ne è un esempio eloquente). Si è costretti a lavorare in condizioni di schiavitù solo per pagare gli interessi del debito. Lo stato, per mancanza di liquidità, è costretto ad aumentare sempre di più la pressione fiscale, è costretto a ridurre sempre di più i servizi, è costretto a ridurre gli investimenti in opere pubbliche, gli investimenti per la difesa del territorio e gli investimenti per la manutenzione dei beni culturali. Questi ultimi si degraderanno sempre di più e saranno un giorno acquistati dai cosiddetti mercati, ovvero dagli usurai che detengono la sovranità monetaria. Questo processo si arresterà solo quando l’emissione monetaria, in nome del popolo sovrano, sarà esercitata dallo stato che la emetterà senza contrarre nessun debito. Sembra una cosa semplice ma, perché questo possa avvenire, si dovrà verificare una rivoluzione di tipo copernicano. Chi ha la sovranità monetaria, avendo a disposizione una quantità enorme di denaro, ha il potere di acquistare tutto, talora anche “l’anima” delle persone. Chi ha la sovranità monetaria condiziona la politica economica dello stato asservendola al proprio egoismo. Le guerre nel mondo, l’immigrazione clandestina, la povertà e le ingiustizie sociali sono determinate da questo immane potere.

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Mino Magrone

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Tutto il discorso di Serafino Pulcini ruota intorno alla “sovranità monetaria”. Chi la possiede è potente e può svolgere politiche economiche da vera potenza. Chi non la possiede (v. i singoli Stati dell’Eurozona) non è potente perché è privo della possibilità di stampare moneta.

La questione monetaria, nell’intervento di Pulcini, non è discussa in sé e per sé ma in relazione l debito pubblico. Dice Pulcini: “il debito non potrà mai essere restituito totalmente perché la quantità di moneta messa in circolazione è inferiore al debito contratto”. Pare che, per Pulcini, la quantità di moneta in circolazione sia pari al debito pubblico per cui la moneta circolante non potrà mai coprire l’intera estinzione del debito più gli interessi sul debito stesso. Da ciò, per uscire cioè da questa situazione di “indebitamento all’infinito”, è necessario che lo Stato possa emettere moneta senza “contrarre nessun debito”.

Suppongo che sia giusto rilevare che la moneta emessa e circolante non è, né in teoria né nella pratica dei nostri mercati, inferiore al debito pubblico. Essa, la moneta, la sua emissione e circolazione, il suo valore non sono in relazione al debito pubblico ma, in estrema sintesi, sono regolate dalla sua “quantità”. Molti lettori ricorderanno la formula che riassume la teoria quantitativa della moneta:

P= M
   _____
     Q

Dove P è il livello generale dei prezzi, M è la quantità di moneta effettivamente circolante e Q è la quantità delle merci e dei servizi prodotti e scambiati sul mercato. Se supponiamo un aumento di M (quantità di moneta in più) che da 1.000 unità passa a 2.000 unità in circolazione e se Q resta invariata (1.000), il prezzo P deve aumentare (nell’esempio raddoppia). Si dimezza nel caso in cui la quantità di moneta in circolazione scenda da 1.000 unità a 500. L’esempio serve a dimostrare che è la quantità di moneta emessa e circolante effettivamente che determina il suo valore (potere d’acquisto) e il livello dei prezzi. Il debito pubblico (il suo livello) non influenza né è influenzato dalla quantità di moneta.

Per ribadire che sia il valore sia la quantità della moneta non impediscono che il debito pubblico sia interamente rimborsato, si può ricorrere anche all’ “equazione di FisherMV=PQ la quale chiarisce che l’intera quantità di moneta circolante moltiplicata per la sua “velocità di circolazione” è uguale all’insieme delle merci e dei servizi scambiati moltiplicato per i rispettivi prezzi. E’, questa di Fisher, la così detta “equazione degli scambi”. Esiste ancora, ma non è il caso di analizzare la questione, l’ “equazione di Keynes” o di Cambridge. In tutti questi strumenti di analisi della quantità di moneta necessaria al funzionamento del mercato non appare il debito pubblico né il suo livello più o meno alto.

Tuttavia, la quantità di moneta emessa ed effettivamente circolante può avere non direttamente ma per vie mediate riflessi sulla possibilità più agevole di estinzione del debito.

Sono, infatti, note le politiche monetarie fino ad alcuni mesi fa adottate dalla Federal Reserve americana la quale ha, per svariati anni, “iniettato” nel mercato americano enormi quantità di dollari, prima per attenuare la crisi e poi per spingere in su il Pil (la crescita) degli Stati Uniti. Anche il governo giapponese di Abe sta seguendo la stessa politica monetaria. La Bce, con Draghi, pare che si sia decisa al “quantitative easy”, anche se con grave ritardo ed ancora tra mille incertezze dovute all’opposizione della potente Bundesbank.

L’Italia sta patendo, come del resto l’Eurozona, ma anche il Giappone un periodo di grave e pericolosa “deflazione”. Ciò aggrava il peso già enorme del debito pubblico. Una maggiore quantità di moneta circolante innesterebbe una “inflazione controllata” del 2-3% con alleggerimento del peso del debito (con l’inflazione i debitori sono avvantaggiati) e possibilità di ripresa e crescita economica che di per sé garantiscano sia la solvibilità del debitore sia la sostenibilità del debito sovrano.

Questo discorso tradotto nelle formule prima commentate significa che, se nella equazione degli scambi di Fisher (MV=PQ) aumentasse la quantità di moneta M, perché l’uguaglianza sia soddisfatta devono di pari passo aumentare P (i prezzi) e Q (la quantità di merci e servizi scambiati) con la conseguenza di qualche punto in più dell’inflazione e delle merci e dei servizi prodotti e scambiati (crescita).

In definitiva, la via per portare il debito pubblico entro il 60% del Pil (oggi in Italia il livello di indebitamento è del 133% del Pil) è rappresentata dalla crescita economica con “inflazione controllata” di almeno il 2% su base annua.

Comunque, Serafino Pulcini va ringraziato veramente per avere con coraggio e capacità di analisi non comune affrontato alcuni temi tra i più delicati e controversi della politica economica italiana, europea e dell’intero pianeta.

 

 

 Serafino Pulcini

______________

L’ argomento sovranità monetaria meriterebbe un dibattito diffuso su tutti i mezzi di comunicazione, per scoprire la verità e renderla patrimonio di tutti. Ringrazio pertanto “Sudcritica” e Mino Magrone per l’attenzione prestata al mio articolo. Le affermazioni contenute nel mio documento hanno, nelle mie intenzioni, l’ambizione di stimolare un dibattito volto alla ricerca della verità. Dalle osservazioni di Mino Magrone sul mio documento deduco di non essermi espresso, forse, con sufficiente chiarezza sull’argomento. Egli pone l’attenzione sul debito pubblico, sui rapporti che regolano la quantità di moneta circolante con i prezzi di mercato, la quantità dei beni o merci scambiate, la velocità degli scambi ecc. Tutte argomentazioni valide come la teoria quantitativa della moneta, ma che non sono legate alla questione di chi detiene la sovranità monetaria e le conseguenze che questa produce sul debito. Proverò a essere più esplicito.

Quando sostengo che - “il debito non potrà mai essere restituito totalmente perché la quantità di moneta messa in circolazione è inferiore al debito contratto” – mi riferisco al debito complessivo derivante dalla emissione monetaria e non solo al debito pubblico. In altre parole, il debito è una conseguenza diretta dell’emissione monetaria perché, quando il sistema bancario emette nuova moneta in circolazione, questa è data in prestito.

Tutte le teorie monetarie della nomenclatura ufficiale di, se pur condivisibili, Keynes, Cambridge, Fisher, Friedman ecc.hanno, come riferimento implicito, la moneta emessa a debito e non sono correlabili con l’argomento della sovranità monetaria.

La sovranità monetaria e chi la detiene, in primis, è una questione di carattere giuridico che riguarda la scienza del diritto e solo secondariamente le scienze economiche.

La moneta, nel momento dell’emissione, dovrebbe essere accreditata ai legittimi proprietari, ovvero ai cittadini che con il lavoro creano i beni reali. Se così fosse, non esisterebbe la natura del debito attuale e tanto meno esisterebbe il debito pubblico.

La moneta non è una merce, ma è lo strumento che misura il valore delle merci o dei beni da scambiare. La proprietà della moneta è del popolo o del cittadino come si preferisce, in quanto l’accetta come strumento di scambio. La moneta come strumento per la misura del valore dei beni di scambio non dovrebbe essere di proprietà dell’ente giuridico preposto all’emissione, come oggi accade. Infatti, senza entrare nei meccanismi di emissione secondaria della moneta ad opera del sistema bancario, secondo la regola della riserva frazionaria, la BCE, quale istituto centrale di emissione, emette denaro e lo dà in prestito per il valore scritto sul simbolo monetario, oltre agli interessi. Prestare qualcosa è una prerogativa del proprietario, pertanto la BCE, prestando il denaro che emette dal nulla, si comporta da proprietario del denaro stesso determinando, senza esercitare alcuna attività produttiva, un enorme arricchimento dal nulla dei suoi soci privati a danno dei sistemi produttivi. Altro che plusvalenza delle teorie di Marx! Questo è un vero e proprio furto che, per le sue catastrofiche conseguenze, può essere definito un crimine contro l’umanità. Con questo sistema, il popolo è stato esautorato della sua legittima sovranità monetaria, in evidente contrasto in Italia con l’art. 1° della Costituzione: “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.

Gli esempi citati da Mino Magrone sulle iniziative di alcune banche centrali di alcuni paesi confermano le mie tesi. La Federal Reserve,pulcini l’istituto ufficiale (privato) di emissione monetaria degli Stati Uniti d’America, ha distribuito enormi quantità di dollari nel mercato americano durante gli ultimi anni, ottenendo una sensibile crescita economica, ma ha anche determinato un considerevole aumento del debito del popolo americano. Stessa cosa è avvenuta in Giappone. Il “quantitative easing” proposto da Draghi, altro non è, da parte della BCE, che emissione monetaria per l’acquisto di titoli di debito (BOT e similari che in pratica sono delle cambiali) degli stati membri dell’unione europea che comporterà un ulteriore aumento del debito. Gli stati membri avranno più denaro a disposizione che probabilmente comporterà una lieve ripresa delle attività economiche, ma quando gli stati dovranno restituire, anche parzialmente il debito, il problema si ripresenterà, forse in maniera ancora più grave. La situazione della Grecia attuale ne è un esempio eloquente. L’opposizione a questa operazione da parte di alcuni banchieri del consiglio di amministrazione della BCE è strumentale per ottenere la contropartita delle riforme, che hanno lo scopo di legittimare con lo strumento della legge la perdita delle sovranità, in gran parte già avvenuta, degli stati stessi.

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Ultimo aggiornamento Sabato 07 Marzo 2015 13:23
 

Commenti  

 
0 #1 Guest 2015-06-09 23:30
l'argomento di Pulcini è gravemente errato in tanti punti che riesce difficile trovare un punto da dove iniziare. Ad esempio, la moneta quando viene emessa è di fatto già dei cittadini, nel senso che tutti i profitti da signoraggio vanno al Tesoro, cioé allo Stato e quindi ai cittadini. Quello che Pulcini cerca di dire è che se invece di debito lo stato emettesse moneta per finanziare la propria spesa non ci sarebbe debito pubblico. Certo, al posto del debito pubblico (che sarà ripagato con imposte future) ci sarebbe inflazione (una imposta corrente a chi detiene in quel momento moneta che perde valore). Il problema, economico oltre che concettuale, con questa soluzione è che l'inflazione ha sempre prodotto scarsa crescita economica e danneggiato i ceti più deboli. Infatti, l'inflazione non è che una tassa su chi ha moneta, e non su chi ha ricchezza. In proporzione un poveretto ha più moneta rispetto al suo reddito, che un riccastro con palazzi e quadri.
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Sudcritica Flash

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‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
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=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

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Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

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=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico


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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

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=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

keynes-main-photo


Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

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Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

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Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

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Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

_______________

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=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

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a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

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Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

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violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

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