CICLISMO. LA MILANO-SANREMO VALE UNA CARRIERA |
Scritto da Redazione |
Domenica 20 Marzo 2011 20:34 |
I NOMI E I NUMERI DI UNA LEGGENDA di Michele Silvestri ________________
“È la prima corsa importante della stagione: se vinci sei già a posto per tutto l’anno, anzi hai quasi sistemato tutta la carriera”: così il ciclista spagnolo Oscar Freire alla vigilia della 102ma edizione della Milano-Sanremo. Il 35enne corridore della Rabobank, già 3 volte vincitore della prima grande classica della stagione ciclistica, per quest’anno non ce l’ha fatta ad eguagliare Bartali e Zabel in quanto a presenze nell’albo d’oro: l’edizione 2011 della Milano-Sanremo se l’è aggiudicata infatti l’australiano Matthew Goss, precedendo allo sprint lo svizzero Cancellara ed il belga Gilbert, altri due favoriti della vigilia. E gli italiani? Giù dal podio: quarto Ballan, quinto Pozzato (l’ultimo azzurro a vincere la Milano-Sanremo nel 2006), sesto Scarponi, ottavo Nibali. Dunque la 102ma edizione della Milano-Sanremo è stata vinta, per la prima volta nella storia del ciclismo, da un australiano. Purtroppo la storia recente del ciclismo è stata macchiata da diversi episodi di doping fra i protagonisti, casi accertati o fortemente sospettati; neppure la classicissima ne è esente. Il 30enne tedesco Patrick Sinkewitz è stato fermato dall’Uci (Unione Ciclistica Internazionale, ndr) per positività all’ormone della crescita dopo un test del 27 febbraio scorso al Gran Premio di Lugano. Già squalificato nel 2007 per un anno, dopo la positività al testosterone durante il Tour de France, Sinkewitz rischia la squalifica a vita. Patrick Sinkewitz avrebbe dovuto correre la Milano-Sanremo del 2011; al suo posto, la squadra Farnese-Neri ha schierato Diego Caccia.
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Ultimo aggiornamento Domenica 20 Marzo 2011 21:23 |