IL DERBY MILANINTER. Sregolatezze da dimenticare e da ricordare. Stampa
Scritto da Redazione   
Domenica 03 Aprile 2011 21:39

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Barbara Berlusconi rianima Pato


di Michele Silvestri
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 Tanto tuonò che non piovve. Il derby scudetto dei 2 punti di differenza alla vigilia fra Milan e Inter lo hanno vinto nettamente i rossoneri: niente sorpasso e, a 7 giornate dalla fine del campionato, è probabilmente fallita la rimonta da parte dell’Inter.

Le previsioni annunciavano tutt’altro: il Milan era reduce dal deludente pari interno contro un Bari ultimo fra gli ultimi e dalla sconfitta in casa del Palermo, l’Inter continuava a rosicchiare punti ai ‘cugini’ primi in classifica ed aveva il morale alle stelle per l’impresa Champions contro il Bayern Monaco; pure la bilancia degli ex pendeva dalla parte di Appiano Gentile, visto che per un Ibrahimovic milanista (decisivo all’andata) assente per le 3 (poi ridotte a 2) giornate di squalifica, c’era mister Leonardo interista carico e voglioso di rivincita.

Questa volta però - e nel calcio non è accadimento raro - la sregolatezza ha avuto la meglio sul genio (di Leonardo). Iniziando da quella più sregolata, non è possibile tacere delle follie verbali del telecronista di Milan Channel, Mauro Suma, che a 3-0 consumato si lanciava emozionato nel riportare le previsioni - queste azzeccate - di una signora (sic!) ferma accanto alla sua auto ad un semaforo di Milano in uno dei giorni pre-derby: “Tranquillo Mauro, gli facciamo un mazzo così”. Il morale del Suma depresso del dopo Palermo-Milan ne trasse immediato sollievo, tanto da invitare pubblicamente la signora, sul finire del derby, a “contattare i telefoni di Milan Channel”. Il delirio poi sfiorava la patologia quando Mauro Suma, sempre in diretta televisiva, implorava: “Chiamatemi Pellegatti (altro telecronista tifoso del Milan, ndr), voglio essere Pellegatti!”. La sregolatezza numero due - e ci scusiamo con lui per il gradino un po’ più basso del podio - si chiama Antonio Cassano: entra a derby praticamente deciso, si procura e trasforma il rigore che lo chiude definitivamente, esulta sfilandosi la maglia e primo cartellino giallo, infine commette un fallo inutile a pochi minuti dalla fine e secondo giallo e dunque espulsione. La panchina iniziale, forse, non lasciava ad Antonio altro modo per dare ragione alle previsioni della vigilia di patron Berlusconi: “Milan-Inter? Deciderà Cassano”.

A proposito di Berlusconi, la sregolatezza più pato-logica frulla nelle teste di chi vede conflitti d’interesse dappertutto. Chi ha deciso Milan-Inter nella notte del 2 aprile 2011? Pato: doppietta e procurata espulsione dell’interista Chivu. Sì, proprio quel Pato dato in crisi e sofferente all’ombra del gigante Zlatan Ibrahimovic. Le previsioni non avevano infatti tenuto conto ancora una volta di Berlusconi. Non di Silvio, ma di sua figlia Barbara che nell’assemblea del Milan convocata per il prossimo 20 aprile sarà nominata componente del consiglio di amministrazione, dopo che già dal novembre 2010 frequenta la sede di via Turati occupandosi di marketing, comunicazione e gestione. Chi è l’attuale fidanzato della 26enne Barbara? Lui, il 21enne Alexandre Pato.

Le sregolatezze anti-Inter del sabato sera varcano perfino i confini nazionali. L’interista honoris causa José Mourinho non perdeva in casa dal lontano 23 febbraio 2002 quando, allenatore del Porto, subiva un 2-3 dal Beira Mar. Due aprile 2011, anticipo della 30ma giornata del campionato spagnolo, il Real Madrid di Mourinho affrontava al ‘Santiago Bernabeu’ lo Sporting Gijon: 0-1 il risultato finale. Neppure il genio dello “Special One” ha sottomesso la sregolatezza di un sabato anti-Inter da dimenticare o da ricordare, a seconda dei punti di vista.

Ultimo aggiornamento Domenica 03 Aprile 2011 21:51
 
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