IL RAZZISMO CONTAGIA ANCHE IL BASKET Stampa
Scritto da Redazione   
Domenica 10 Aprile 2011 12:56

 silvestri_basket

 I timidi sussurri di solidarietà

da dirigenti sportivi

che sembrano politici

per quanto parlano a vuoto

 

di Michele Silvestri

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Abiola Wabara, 29enne giocatrice del Sesto San Giovanni e della nazionale italiana, è stata bersaglio di insulti razzisti [...].
Per una volta ci tocca constatare che le parole della politica, in quanto a mancanza di concretezza, sono ampiamente superate da quelle dei dirigenti sportivi .

 

Mercoledì sera della settimana appena trascorsa si è giocata Pool Comense - Bracco Geas Sesto San Giovanni, gara-2 dei quarti dei playoff del massimo campionato di basket femminile italiano; Abiola Wabara, 29enne giocatrice del Sesto San Giovanni e della nazionale italiana, è stata bersaglio di insulti razzisti e sputi da parte di alcuni spettatori presenti alla partita.

Motivo? (E chiediamo scusa per il tentativo d’attribuzione di un nesso logico-causale all’accaduto). Abiola, cestista della nazionale italiana, ha la pelle nera ed è figlia di genitori nigeriani. Prima di passare in rassegna la già sentita ‘solidarietà del giorno dopo’, riteniamo interessante sottolineare il seguente fatto.

Il sabato sera precedente a Cinisello, in occasione di gara-1, un gruppo di tifosi sempre della Pool Comense aveva insultato gli arbitri della partita: episodio puntualmente (e giustamente) messo a referto arbitrale con il risultato della multa alla società Pool Comense da parte del giudice sportivo. Torniamo a mercoledì. La destinataria degli insulti (probabilmente peggiori) e degli sputi questa volta è la giocatrice Wabara: cosa viene scritto sul referto arbitrale? Nulla. E dunque, da parte del giudice sportivo, assenza di provvedimenti.

Finalmente arriva il ‘giorno dopo’. La Digos di Como acquisisce i filmati della partita con lo scopo di individuare i responsabili all’interno - da capire se infiltrati o meno - del gruppo dei tifosi ultrà del Como. La procura federale, preso atto del silenzio del giudice sportivo, avvia un’indagine sull’episodio. Ed infine la già ascoltata solidarietà. Carlton Myers, ex campione della nazionale maschile di basket e coloured pure lui: “Dispiace che ancora avvengano questi episodi, ma più che parlare si dovrebbe passare ai fatti, con sanzioni o sospensioni!”. Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità: “Il razzismo non è soltanto un fenomeno inaccettabile, ma soprattutto un reato. Il fatto che ingiurie di stampo razzista siano proferite in luoghi dove sono presenti molti bambini e ragazzi, oltre alla rilevanza penale, assume anche un carattere altamente diseducativo. L’Ufficio nazionale contro le discriminazioni razziali ha quindi segnalato alla Procura competente il caso”. Anna Paola Concia, responsabile nazionale sport del Pd: “Questi sedicenti ultrà devono capire che i loro comportamenti non possono e non devono avere cittadinanza nelle manifestazioni sportive. Chiedo al Coni di intervenire su questa vicenda”.

Amen; dopo l’immediata solidarietà del presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Dino Meneghin, venerdì è intervenuto il presidente del Coni Gianni Petrucci: “Mi auguro che per la prima volta chi ha detto e fatto quelle cose si faccia conoscere e dica il perché lo ha fatto”.

Per una volta ci tocca constatare che le parole della politica, in quanto a mancanza di concretezza, sono ampiamente superate da quelle dei dirigenti sportivi.

Ultimo aggiornamento Lunedì 11 Aprile 2011 11:51
 
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