=A MODUGNO PDPDL & AFFILIATI SI ESERCITANO IN UN CIMENTO INEDITO: L'OPPOSIZIONE= Stampa
Scritto da Redazione   
Sabato 28 Settembre 2013 20:43
L’opposizione ossessa dei “fratelli PD”

 

di Nicola Sacco

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Pare che alcune forze politiche modugnesi abbiano scoperto valore, significato e importanza dell'opposizioneiPdmages e pare addirittura che abbiano cominciato a farla.

Sono più o meno le stesse facce della celeberrima accolita o partito unico degli affari, ad essere oggi impegnate nell'arduo, e per loro inedito, cimento. O se non sono le stesse, sono allora i chierici dello stesso famelico bestiario - e non stiamo qui a dire di quali anfibi e quali felini si parla esattamente - che s’è allegramente impipato di Modugno e dei modugnesi lungo ben undici anni di politiche rovinose quando non criminali, di condotte cioè propriamente oggetto di indagini giudiziarie.

Da buoni trasformisti sanno, alla bisogna, portarsi anche da fieri oppositori.

 


 

 Oggi essi si oppongono. Non importa a chi e a cosa si oppongono, l’importante è opporsi. Anzi, mi correggo: forse è molto importante per loro il “chi”, molto meno il “cosa”. Opporsi all’incarnazione del loro ridimensionamento, all’immagine della loro disgrazia, a un’amministrazione che li ha scalzati per governare (cosa che più di ogni altra li sconcerta: com’è possibile intendere a questo modo il compito, quando loro invece avrebbero fatto ed hanno fatto, da reggenti, ben altro? Amministrare e governare una città? Cui prodest?). Ebbene, opporsi a questa SPAVENTOSA assenza di interessi, di complicità in affari, di innominabili vincoli associativi, può ben valere il sacrificio degli interessi dei più. E non solo: può ben valere il sacrificio di un salutare senso del pudore. Davvero ineffabili mentre flirtano, tra i banchi del consiglio comunale (ma anche fuori all’aria aperta), democratici, fittiani, berlusconiani, longhiani, e fauna cantante. Vivono la città, la politica, l’aula consiliare come un lupanare: trattativa continua, mercanteggiamento senza requie, mercimonio senza relax. Per ora queste pratiche sono confinate nella loro dimensione di minoranza, quindi amoreggiano e si prostituiscono tra loro. E anche se la malcelata ambizione sarebbe tornare alla plancia di comando per riattivare le stesse prassi però in più grande stile (e sempre tenendo la mano in testa ai modugnesi, beninteso), è importante che sappiano che ormai non c’è più solo Nicola Magrone ma una larga parte di quella stessa comunità già messa da loro in ginocchio, che li avverserà in ogni caso.


Si deve anche dire che opposizione è un concetto che implica un’igiene che ad essi è e rimarrà pregiudicata ancora a lungo. Pertanto è perfettamente inutile che il partito democratico, forse immaginando di compensare la pochezza dei suoi indecenti alleati (intendendo, con ciò, l’alleanza come indecente) di minoranza, si agiti con comunicati ed esercizi di, appunto, sterile furia oppositiva. Anche perché talune infime denunce ci lasciano col dubbio che da quelli parti ci si sia messi a plagiare i testi dei fratelli d’italia. Vorrei ricordargli le blatte.

Ma tutto sommato va così un po’ dappertutto, in Italia. Essi scimmiottano. A Roma scimmiottano Berlusconi. A Modugno, fatte le debite proporzioni di meschinità, scimmiottano fratelli d’italia.

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Ultimo aggiornamento Giovedì 03 Ottobre 2013 23:03
 
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