Sudcritica Flash. =IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'= Stampa
Scritto da Redazione   
Sabato 21 Marzo 2015 14:08

LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE

LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE

Francesca Di Ciaula

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Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici. Nella  determina del Comune si legge: "Recupero degli spazi della piazza con rifacimento della pavimentazione e abbattimento strutture esistenti". La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.

La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per il recupero della piazzetta con  la demolizione di un'opera mai piaciuta a nessuno per la sua manifesta volgarità.

 

 

Una costruzione dai  costi oscuri, abbattuta per motivi di sicurezza evidentemente non contemplati in fase di progetto. "Finalmente! Quell'opera orrenda non c'è più". Il commento dei cittadini, che tuttavia per consumato costume di questo paese, abituato all'indifferenza dei suoi amministratori, salta a piè pari la domanda: quanto è costata quell'opera modernizzante?

Ultimo aggiornamento Sabato 21 Marzo 2015 19:10
 
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