UN FASCIO DI LUCE NEL PAESE DELLA ILLEGALITA' Stampa
Scritto da Redazione   
Mercoledì 18 Maggio 2011 17:05

comizio_nicolaELEZIONI A MODUGNO, IL PAESE DELLA ILLEGALITA'
2.673 ELETTORI - IL 12 %
DELL'ELETTORATO * -
DANNO FIDUCIA A MAGRONE
PER IL PARTITO
DELLA COSTITUZIONE

 [Nicola Magrone - foto sudcritica]                              

MA INTANTO TORNANO IN CONSIGLIO
GLI AMMINISTRATORI INQUISITI

 

Modugno è stata l’unica città in Italia a vedere la candidatura a Sindaco di una personalità che ha fatto della difesa della Costituzione italiana del ’48 la ragione culturale, professionale e politica della sua vita. Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, che agisce in Puglia  e non solo da oltre trent’anni, ha consentito di accreditare il suo candidato sindaco dI circa il 12% dei voti.

Una notizia dolosamente ignorata dai mezzi di informazione, locali e nazionali, scritti e parlati.

Eppure, in un momento storico paralizzato dal cinico e strumentale dibattito intorno alla necessità di cambiare la Costituzione (cimento nel quale giganteggiano centro destra e centro sinistra), la notizia di Modugno avrebbe dovuto suscitare scalpore. Niente da fare: tutti zitti. Amplissimo spazio, invece, al grandioso successo di Beppe Grillo che a Modugno ha ottusamente rifiutato ogni sostegno a Italia Giusta senza riuscire nemmeno a presentare una sua lista e a Bologna ha sfiorato il 10%. Questa sì, il risultato di Bologna, è stata la notizia strombazzata e assistita da pensosi dibattiti sui giornali e in tv tra analfabeti adeguatamente retribuiti e mantenuti a spese della comunità.

 

Non finisce qui: un’amministrazione comunale larghissimamente inquisita, si è riproposta ed ha avuto il consenso della maggioranza degli elettori; naturalmente, all’insegna del “rinnovamento”. Si apprestano a dare il colpo di grazia alla Costituzione. Il 12% degli elettori ha detto che lo sa e che glielo impedirà. Il Pd ha gli strumenti giuridico-elettorali per negare l’ingresso in consiglio ad un assessore inquisito e per consentire l’ingresso di Nicola Magrone, ex procuratore della Repubblica. Figuriamoci! Non lo fa e si tiene stretto il suo amico. Ha da concludere qualche pratica in sospeso.

 

* Vedi per giunta lo sterminato numero di schede elettorali grossolanamente esaminate dai componenti dei  seggi ed annullate o, peggio, attribuite ad altri candidati da improvvisati presidenti. Un fenomeno che si meriterebbe un attento esame da parte delle autorità competenti. Che non ci sarà, naturalmente.

[da sudcriticanotizie]

Ultimo aggiornamento Domenica 22 Maggio 2011 17:29
 
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