UN FASCIO DI LUCE NEL PAESE DELLA ILLEGALITA' Stampa
Scritto da Redazione   
Martedì 24 Maggio 2011 16:11
comizio_nicola1 
[Nicola Magrone - foto sudcritica]
ELEZIONI A MODUGNO, IL PAESE DELLA ILLEGALITA'
2.673 CITTADINI - IL 12 % DELL'ELETTORATO * - DANNO FIDUCIA A MAGRONE
PER IL PARTITO DELLA COSTITUZIONE
                              
MA INTANTO TORNANO IN CONSIGLIO GLI AMMINISTRATORI INQUISITI
 
Modugno è stata l’unica città in Italia a vedere la candidatura a Sindaco di una personalità che ha fatto della difesa della Costituzione italiana del ’48 la ragione culturale, professionale e politica della sua vita. Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, che agisce in Puglia  e non solo da oltre trent’anni, ha consentito di accreditare il suo candidato sindaco dI circa il 12% dei voti.
Una notizia dolosamente ignorata dai mezzi di informazione, locali e nazionali, scritti e parlati.
Eppure, in un momento storico paralizzato dal cinico e strumentale dibattito intorno alla necessità di cambiare la Costituzione (cimento nel quale giganteggiano centro destra e centro sinistra), la notizia di Modugno avrebbe dovuto suscitare scalpore. Niente da fare: tutti zitti. Amplissimo spazio, invece, al grandioso successo di Beppe Grillo che a Modugno ha ottusamente rifiutato ogni sostegno a Italia Giusta senza riuscire nemmeno a presentare una sua lista e a Bologna ha sfiorato il 10%. Questa sì, il risultato di Bologna, è stata la notizia strombazzata e assistita da pensosi dibattiti sui giornali e in tv tra analfabeti adeguatamente retribuiti e mantenuti a spese della comunità.
Non finisce qui: un’amministrazione comunale larghissimamente inquisita, si è riproposta ed ha avuto il consenso della maggioranza degli elettori; naturalmente, all’insegna del “rinnovamento”. Si apprestano a dare il colpo di grazia alla Costituzione. Il 12% degli elettori ha detto che lo sa e che glielo impedirà. Il Pd ha gli strumenti giuridico-elettorali per negare l’ingresso in consiglio ad un assessore inquisito e per consentire l’ingresso di Nicola Magrone, ex procuratore della Repubblica. Figuriamoci! Non lo fa e si tiene stretto il suo amico. Ha da concludere qualche pratica in sospeso.
 
* Vedi per giunta lo sterminato numero di schede elettorali grossolanamente esaminate dai componenti dei  seggi ed annullate o, peggio, attribuite ad altri candidati da improvvisati presidenti. Un fenomeno che si meriterebbe un attento esame da parte delle autorità competenti. Che non ci sarà, naturalmente.
[da sudcriticanotizie]
Ultimo aggiornamento Sabato 11 Giugno 2011 23:07
 
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