=PIAZZETTA PALMINA A FASANO= Stampa
Scritto da Redazione   
Lunedì 23 Aprile 2012 19:09

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Nella foto Sudcritica, il parroco don Vito, Mina Martinelli, Nicola Magrone, Lello Di Bari

 

PALMINA MARTINELLI: COMUNE LE DEDICA VIA, FU VITTIMA VIOLENZA

BRUCIATA VIVA A 14 ANNI PER RIFIUTO PROSTITUIRSI, TARGA A FASANO

CRO - 2012-04-23 15:35

(ANSA) - FASANO (BRINDISI), 23 APR - Palmina Martinelli non é una vittima in attesa di giustizia, "é in attesa di un risarcimento per l'ingiustizia che le è stata fatta": lo ha detto Nicola Magrone, che fu pm nel processo per l'omicidio di Palmina Martinelli, arsa viva a 14 anni per aver rifiutato di essere avviata sulla strada della prostituzione. Magrone, che con l'aiu to dei medici rianimatori, registrò le ultime dichiarazioni di Palmina Martinelli, ha partecipato oggi alla cerimonia che si è tenuta a Fasano per intitolare a Palmina Martinelli una piazza adiacente al Comando della polizia municipale. "Largo Palmina Martinelli (1967-1981) giovane vittima di crudele violenza" è scritto sulla targa scoperta da Magrone insieme col sindaco, Lello di Bari, e con una delle sorelle di Palmina, Giacomina. Alla cerimonia hanno partecipato anche i ragazzi dell'associazione antimafia 'Libera' che da alcuni anni ha inserito il nome della quattordicenne tra quelli delle vittime dell'omertà e della mafia, sottolineando che "in punto di morte Palmina pronunciò il nome dei suoi aguzzini, ma quella voce ridotta a un filo dall'agonia non fu ascoltata da nessun giudice". Magrone ha ripreso queste considerazioni di 'Libera' ricordando un giudizio che egli diede dopo le assoluzioni: "Se si fosse trattato della figlia di  un giudice - dichiarò - Palmina sarebbe stata creduta". L'iniziativa del Comune - ha detto ancora l'ex pm - "é un gesto di altissimo valore morale e civile; esso, onorando Palmina, onora la comunità di Fasano, il sindaco e l'amministrazione".

Il sindaco Lello di Bari era, nell'81, medico-chirurgo nell'ospedale di Fasano e tra i primi fu chiamato a prestare soccorso a Palmina trovata agonizzante in casa, col corpo ustionato in massima parte. L'intitolazione della via alla ragazzina è partita da una petizione che fu avviata nel dicembre 2010 da Sinistra ecologia e libertà (Sel) e alla quale lo stesso sindaco Di Bari, che è invece alla guida una coalizione di centrodestra, volle apporre la propria firma,cerimonia_2 seguendo poi l'iter per giungere all'approvazione dell'iniziativa. L'intitolazione è stata approvata dal Prefetto di Brindisi nel febbraio scorso. Lo scoprimento della targa intitolata a Palmina - ha detto tra l'altro il sindaco - è "un atto non formale per me, ma certamente velato di un'emozione del tutto particolare". "Palmina - ha concluso - è, e rimarrà, il simbolo di una ragazzina che ha avuto la forza di dire no a chi la voleva portare sulla strada della prostituzione e che per questo rifiuto ha trovato la tragica morte". Di recente della vicenda di Palmina Martinelli si è occupata la trasmissione Rai 'Chi l'ha visto?', proprio sottolineando risvolti inquietanti del processo nel quale sono stati assolti i presunti assassini della quattordicenne. Vicenda raccontata, attraverso gli atti giudiziari, nel libro 'Fatti tuoi. Cronaca di un omicidio negato. Il processo a Palmina', pubblicato dalle 'edizioni dall'interno delle quali oggi Magrone è presidente. (ANSA).

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Nella foto Alberto Covella/Sudcritica, Nicola Magrone con i dirigenti ed i ragazzi di Libera-associazione contro tutte le mafie

Ultimo aggiornamento Lunedì 23 Aprile 2012 20:51
 
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