=ILVA. NAPOLITANO FIRMA IL DECRETO - SE IL PIL VALE PIU' DELLA VITA= Stampa
Scritto da Redazione   
Martedì 04 Dicembre 2012 16:59
ilva

IN CALCE: IL DECRETO DEL GOVERNO

 

 

Presidente, venga a spiegare ai bambini malati perché lo Stato ha preferito darli in pasto al Mostro...

Lettera al presidente della Repubblica di una donna del Comitato donne per Taranto, dopo la firma di Giorgio Napolitano al decreto del governo che consente all'Ilva di produrre nonostante il sequestro disposto dalla magistratura

Taranto 03.12.2012
Lettera aperta a Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica
...Avevo davvero riposto in Lei la mia fiducia, credevo che fosse una persona per bene, che difendesse la nostra Costituzione. Credevo che quei valori, di cui tanto parla, fossero davvero radicati in Lei e fossero il punto di riferimento per ogni sua azione, per ogni sua decisione.

Credevo che avrebbe scelto la Vita e non la morte.. E invece ha firmato la nostra condanna. La condanna di una città sacrificata da anni in nome del profitto più squallido e criminale, abbandonata nelle mani di una famiglia di imprenditori senza scrupoli, plurindagati e pluricondannati e tutt'oggi agli arresti domiciliari o addirittura latitanti.

Come credere ancora nello Stato Italiano? Come credere nella politica e in chi dovrebbe difendere e promuovere il bene comune..e invece ci ha rubato anche il diritto alla Vita?

A Taranto c'è un'ordinanza del sindaco che vieta il pascolo entro un raggio di non meno di 20 km attorno all’area industriale...ma in quei 20 km noi ci viviamo!! Vivono i nostri bambini!!! Le pecore e le capre sono state uccise...ora lo Stato uccide anche noi...per decreto!!!

Ho bisogno di sapere da Lei, signor presidente, cos'hanno di diverso i bambini di Genova rispetto ai nostri.
Perchè lì l'area a caldo è stata CHIUSA, in quanto incompatibile con la città, e la produzione spostata a Taranto? Chi ha compiuto il "miracolo" rendendola "compatibile"?!
Venga qui, venga a visitare i nostri bambini devastati dal cancro (e non solo), li guardi negli occhi e sostenga il loro sguardo, se ci riesce, gli spieghi perché lo Stato ha preferito darli in pasto al Mostro, quel mostro che ha distrutto il nostro mare, violentato la nostra terra, insozzato il nostro cielo. Dica alle loro mamme che la malattia e la morte del figlio è necessaria altrimenti cala il PIL!!!
Una pagina vergognosa e vigliacca della storia di questa nazione è stata scritta oggi..e porta la sua firma!

Ora le auguro buona notte, presidente..ma non so se e come riuscirà a dormire...e se ci riuscirà allora si preoccupi, perchè temo che ha barattato la sua coscienza col vile denaro.
Tonia Marsella


Domani il Comitato Donne per Taranto, con PeaceLink, Tarantorespira e tante altre associazioni e cittadini di Taranto farà un sit in sotto la prefettura: ciascuno terrà in mano una copia della Costituzione italiana

 

ECCO IL DECRETO DEL GOVERNO

 

 

testo in vigore dal: 3-12-2012 
        
                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
 
  Visti gli articoli 41, 43, 77 e 87 della Costituzione; 
  Visto il decreto-legge 7 agosto  2012,  n.  129,  convertito  dalla
legge 4 ottobre 2012, n. 171, e il Protocollo d'Intesa del 26  luglio
2012  per  interventi  urgenti  di  bonifica,  ambientalizzazione   e
riqualificazione di Taranto sottoscritto a Roma; 
  Visto il decreto del Ministro  dell'ambiente  e  della  tutela  del
territorio  e   del   mare   in   data   26   ottobre   2012,   prot.
DVA/DEC/2012/0000547, di  cui  alla  comunicazione  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 252 del 27 ottobre 2012, con  il  quale  si  e'
provveduto al riesame  dell'autorizzazione  integrata  ambientale  n.
DVA/DEC/2011/450 del 4 agosto 2011,  rilasciata  alla  Societa'  ILVA
S.p.A. per l'esercizio dello  stabilimento  siderurgico  ubicato  nei
comuni di Taranto  e  di  Statte,  disponendo,  ai  fini  della  piu'
rigorosa protezione della salute e dell'ambiente,  l'applicazione  in
anticipo  della  decisione  di  esecuzione   n.   2012/135/UE   della
Commissione, del 28 febbraio  2012,  che  stabilisce  le  conclusioni
sulle  migliori  tecniche  disponibili  (BAT)  da  impiegare  per  la
produzione di ferro e acciaio ai sensi della direttiva 2010/75/UE; 
  Considerato che l'autorizzazione integrata ambientale  e  il  Piano
operativo assicurano l'immediata  esecuzione  di  misure  finalizzate
alla tutela della salute ed alla protezione  ambientale  e  prevedono
graduali ulteriori interventi sulla base di un  ordine  di  priorita'
finalizzato al risanamento progressivo degli impianti; 
  Ritenuta  la  straordinaria  necessita'  e   urgenza   di   emanare
disposizioni  per  assicurare  che,  in  presenza   di   stabilimenti
industriali di interesse strategico nazionale,  qualora  vi  sia  una
assoluta  necessita'  di  salvaguardia   dell'occupazione   e   della
produzione, il  Ministro  dell'ambiente  possa  autorizzare  mediante
autorizzazione integrata ambientale  la  prosecuzione  dell'attivita'
produttiva di uno  o  piu'  stabilimenti  per  un  periodo  di  tempo
determinato non superiore a  36  mesi  e  a  condizione  che  vengano
adempiute le prescrizioni contenute  nella  medesima  autorizzazione,
secondo le procedure e i termini ivi indicati, al fine di  assicurare
la piu' adeguata tutela  dell'ambiente  e  della  salute  secondo  le
migliori tecniche disponibili; 
  Ritenuta altresi' la straordinaria necessita' e urgenza di  emanare
disposizioni per assicurare la piena  attuazione  delle  prescrizioni
della sopracitata  autorizzazione,  volte  alla  immediata  rimozione
delle condizioni di criticita' esistenti che possono  incidere  sulla
salute,  conseguendo  il  sostanziale  abbattimento  delle  emissioni
inquinanti; 
  Considerato che la continuita' del funzionamento  produttivo  dello
stabilimento  siderurgico  Ilva  S.p.A.  costituisce  una   priorita'
strategica di interesse nazionale, in considerazione  dei  prevalenti
profili  di  protezione  dell'ambiente  e  della  salute,  di  ordine
pubblico, di salvaguardia dei livelli occupazionali; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri,  adottata  nella
riunione del 30 novembre 2012; 
  Sulla proposta del Presidente del  Consiglio  dei  Ministri  e  del
Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del  mare,  di
concerto con il Ministro dello sviluppo economico; 
 
                                Emana 
 
 
                     il seguente decreto-legge: 
 
                               Art. 1 
 
Efficacia dell'autorizzazione integrata ambientale in caso  di  crisi
  di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale 
 
  1. In caso  di  stabilimento  di  interesse  strategico  nazionale,
individuato con decreto del Presidente del  Consiglio  dei  Ministri,
quando  presso  di  esso  sono  occupati  un  numero  di   lavoratori
subordinati, compresi quelli ammessi al trattamento  di  integrazione
dei guadagni, non inferiore a duecento da almeno un anno, qualora  vi
sia una assoluta necessita' di salvaguardia dell'occupazione e  della
produzione, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e
del mare puo' autorizzare, in  sede  di  riesame  dell'autorizzazione
integrata ambientale, la prosecuzione dell'attivita'  produttiva  per
un periodo di  tempo  determinato  non  superiore  a  36  mesi  ed  a
condizione  che  vengano  adempiute  le  prescrizioni  contenute  nel
provvedimento di riesame della medesima  autorizzazione,  secondo  le
procedure ed i termini ivi indicati, al fine di  assicurare  la  piu'
adeguata tutela dell'ambiente e  della  salute  secondo  le  migliori
tecniche disponibili. 
  2. Nei casi di cui al comma 1, le misure  volte  ad  assicurare  la
prosecuzione dell'attivita' produttiva sono esclusivamente e ad  ogni
effetto  quelle  contenute  nel   provvedimento   di   autorizzazione
integrata  ambientale,  nonche'   le   prescrizioni   contenute   nel
provvedimento di riesame.  E'  fatta  comunque  salva  l'applicazione
degli articoli 29-octies,  comma  4,  e  29-nonies  e  29-decies  del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, e successive modificazioni. 
  3. Fermo  restando  quanto  previsto  dagli  articoli  29-decies  e
29-quattuordecies del decreto legislativo n. 152  del  2006  e  dalle
altre disposizioni di carattere sanzionatorio penali e amministrative
contenute nelle normative di settore,  la  mancata  osservanza  delle
prescrizioni contenute nel provvedimento di cui al comma 1 e'  punita
con sanzione amministrativa pecuniaria  fino  al  10  per  cento  del
fatturato della societa' risultante dall'ultimo  bilancio  approvato.
La sanzione e' irrogata, ai sensi dell'articolo  16  della  legge  24
novembre 1981, n. 689, dal prefetto competente per territorio. 
  4. Le disposizioni di cui al comma  1  trovano  applicazione  anche
quando  l'autorita'  giudiziaria  abbia  adottato  provvedimenti   di
sequestro sui beni dell'impresa titolare dello stabilimento. In  tale
caso i provvedimenti di sequestro  non  impediscono,  nel  corso  del
periodo   di   tempo   indicato   nell'autorizzazione,    l'esercizio
dell'attivita' d'impresa a norma del comma 1. 
  5. Il Ministro dell'ambiente e della tutela del  territorio  e  del
mare riferisce  semestralmente  al  Parlamento  circa  l'ottemperanza
delle prescrizioni dell'autorizzazione integrata ambientale nei  casi
di cui al presente articolo.

nota
Il punto (qui, in rosso) è quello ampiamente sospettato di incostituzionalità.
Ultimo aggiornamento Venerdì 07 Dicembre 2012 21:50
 
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