PALMINA MARTINELLI E LEA GAROFALO Stampa
Scritto da Redazione   
Sabato 23 Giugno 2018 11:34

PRESIDIO 2A NOVARA PRESIDIO DI LIBERA A SCUOLA
PER TENER VIVA

LA MEMORIA
DI PALMINA E DI LEA

 

Accade nel Liceo delle Scienze Umane “Contessa Tornielli Bellini” dove da alcuni studenti è stato costituito un presidio dell'Associazione contro le mafie dedicato sia alla memoria della testimone di giustizia Lea Garofalo sia alla memoria di Palmina Martinelli. A febbraio scorso l'incontro con Giovanni Gentile e col suo monologo Palmina - amara terra mia, interpretato dall’attrice Barbara Grilli, che racconta con voce forte e parole dure la storia di Palmina, quattordicenne arsa viva nel 1981 a Fasano, in provincia di Brindisi. Ecco come è andata l'intitolazione del presidio, nel racconto dei ragazzi protagonisti.

 

 

Era il 23 settembre 2016, il nostro percorso era iniziato insieme un po’ per caso e un po’ per fortuna qualche mesePRESIDIO 3 prima, il 13 aprile. La scuola era ricominciata e ci sentivamo maturi e pronti abbastanza per prenderci una responsabilità e continuare il nostro cammino insieme. Quello che manca, adesso, è il nome: a quale vittima innocente intitolare il nostro presidio scolastico di Libera? Per quale nome intendiamo impegnarci e portare avanti le nostre battaglie di pace, per contribuire nella realizzazione di un mondo libero dalle mafie, dalle ingiustizie, dalla violenza?
Molte le proposte e le motivazioni, tante idee, tanti punti di riferimento. Ma nessuno ci convince appieno.

 

Poi arriva una voce: “io ho letto questa storia. È la storia di una ragazza che si chiamava Palmina ed era pugliese”. Leggiamo la storia di questa ragazza, cerchiamo una foto del suo volto e alla fine rimaniamo in silenzio. Nessuno ha il coraggio di parlare, di dire qualcosa, di rompere quel silenzio. La stessa voce, poi, spezzerà quel dolore. “Ecco, ho pensato che è una storia di cui non riesco a dire nulla. È una storia che da sola ci dice già tutto. La nostra è una scuola prevalentemente femminile e a Novara nessun presidio è intitolato ad una donna. L’età di Palmina è simile alla nostra. Io pensavo che sarebbe importante ricordarci di Palmina sempre, tutto qui”.
È bastato questo. Non sono servite altre parole. Abbiamo un nome e lo portiamo con orgoglio: siamo il Presidio Palmina Martinelli.

 

Partiamo con le pratiche per comunicare l’intitolazione del nostro Presidio, comunichiamo il nome che abbiamo scelto al coordinamento provinciale, aspettiamo di presentarci alla rete di Libera. Ma ci viene comunicato che Palmina non è nell’elenco nazionale delle oltre 900 vittime di mafia e per statuto non possiamo intitolare il nostro presidio a lei. Ci dispiace terribilmentovale x Lea3 784 38048e. Ne discutiamo per del tempo, ci mettiamo qualche giorno, ma decidiamo di fare un tentativo.


Il coordiname
nto provinciale si riunisce e dobbiamo presentarci alla rete di Libera Novara, c’è anche la referente regionale di Libera Piemonte. Arriva il nostro momento, ci presentiamo e poi comunichiamo a tutti quello che abbiamo pensato: una doppia intitolazione del Presidio. Non vogliamo abbandonare la storia di Palmina, ormai la sentiamo nostra. Sentiamo che non possiamo evitare di ricordarla, nominarla, mantenerla viva per come possiamo. Dall’altro lato, però, non potremmo farlo. Allora pensiamo di ricordare assieme a Palmina un’altra donna che intendiamo ricordare, Lea Garofalo. Donna straordinaria che per proteggere la figlia dalla propria famiglia ha pagato con la vita.

 

Lea è nell’elenco, possiamo scegliere il suo nome. Palmina no, ma un tentativo è importante farlo. Arriva il momento di dire i nomi, lo facciamo: prima Lea, raccontiamo la sua storia. Poi Palmina, e subito diciamo che non è nell’elenco. La referente ci ricorda dello statuto, ci dice che se non è nell’elenco è difficile scegliere il nome. Ma andiamo avanti e raccontiamo la sua storia. Davanti a noi PRESIDIO 1sessanta persone in silenzio, nessuno parla alla fine del racconto, come già era accaduto a noi. La referente, commossa, rompe il silenzio e ci dice che non importa l’elenco, faremo di tutto per ricordare anche l’enorme coraggio della piccola Palmina.

 

Qualche mese dopo ci presentiamo anche al coordinamento regionale, ci battezziamo, è ufficiale: siamo il Presidio Lea Garofalo e Palmina Martinelli.

Oggi, a distanza di due anni, stiamo avviando le procedure con Libera Nazionale per richiedere che il nome di Palmina venga inserito nell’elenco ufficiale. Quella di Palmina è una delle tante storie senza giustizia, non ci vogliamo rassegnare a questa prospettiva: continuiamo a portare avanti la sua memoria come possiamo e come riusciamo. Raccontiamo la sua storia, la regaliamo alle persone che incontriamo con Libera cercando di fare in modo che in tutti possa essere mantenuta viva Palmina. A febbraio abbiamo avuto la grande fortuna di incontrare Barbara e Giovanni, uragani che cercano come noi di tenere viva la memoria di Palmina, la nostra piccola grande amica e sorella coraggiosa.

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Ultimo aggiornamento Sabato 23 Giugno 2018 13:41
 
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