=A MARIO= Stampa
Scritto da Redazione   
Venerdì 13 Aprile 2012 12:54

E' scomparso Mario Gismondi, antico amico di Sudcritica

 

"La scienza del cuore"

 

di Rossana Gismondi
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E’ come uno tsunami:  travolge la vita, sconvolgendone ritmi e abitudini, modificandone le prospettive. E’ l’Alzhaimer: che non deve necessariamente  colpire te per stravolgerti. Anzi, quando ti tocca e se ti tocca, sei già fuorigioco: neppure sai di essertene ammalato, oppure ne hai una percezione minima,comunque ben al di fuori della realtà.  Una malattia subdola, strisciante eppoi all’improvviso - almeno così credi-  clamorosa: pronta a rubare ricordi, vita vissuta, eppoi in un declino inesorabile la dignità, almeno quella che tu intendi possa essere la dignità di un essere umano.  

Allora, e solo quando comprendi appieno che quella persona che tu hai amato profondamente, semplicemente non c’è più, puoi affrontare la malattia e ringhiarle contro “bastarda, tu non mi fai paura”. E impari da zero ad affrontarla mettendo al centro della battaglia quotidiana attenta a schivare i colpi per suo conto, quella nuova persona che, se possibile – e lo è - ami ancora di più di quella che ti ha lasciato per  sempre e che vive nei tuoi di ricordi, ben saldi. I malati di Alzheimer non sono resi stupidi dalla malattia: sono solo diversi, perchè vivono in un viaggio continuo spazio temporale: dipende dal tuo stato d’animo decidere se straziartene oppure lasciarti trasportare da loro in questo film senza trama. E raccogliere le perle di saggezza profonda , lampi di verità assoluta, che ti donano. Certo: la scienza ti spiega cosa fare, come rallentare il declino. Ma la scienza del cuore, quella, la puoi mettere a punto solo se lo vuoi veramente.  Ci sono momenti in cui le parole valgono nulla: una mano che ti stringe con la forza di un leone, mentre il resto del corpo è tremante e delicato come una fogliolina al vento, ti urla che ti vuol bene e che sente quanto gliene vuoi tu. Ti urla di non lasciarlo ora e lì, non più tardi o domani, perchè sei la luce nel buio, il porto nella tempesta: e con quelle due mani che si stringono si ha la forza di urlare “bastarda di una malattia, tu non ci fai paura, perchè io e lui siamo una squadra e tu sei da sola” . E quando la morte arriverà per riportare nei miei ricordi quell’altra persona, questa nuova avrà vissuto con dignità il suo percorso: quanto amore, e quanti sorrisi, e quante carezze e quante, tantissime inutili parole non dette per dirci che ci volevamo bene. Tutto il bene e tutto l’amore del mondo, papà.

 

Nicola Magrone, Sudcritica, Popoli & Costituzioni e Italia Giusta secondo la Costituzione si associano al dolore della famiglia Gismondi per la scompara del loro antico amico Mario.

Ultimo aggiornamento Domenica 15 Aprile 2012 18:14
 
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