=MA SONO IN TANTI A PREGARE PER PAPA FRANCESCO= Stampa
Scritto da Redazione   
Martedì 26 Marzo 2013 13:52

 

La Chiesa povera oltre i limiti del buon senso

 

di Mino Magrone

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Bisogna convenire che Papa Francesco ha suscitato intorno a sé, al suo modo di essere e di alludere al messaggio evangelico, un forte interesse e, in molti, grande speranza.Povero-ricco

Il discorso privilegiato, nelle sue ancora non molte apparizioni, è incentrato sul tema di una Chiesa povera per i poveri .

Questo è un argomento cruciale perché è noto che la Chiesa non è povera mentre i poveri nel mondo sono molti miliardi di individui ed i ricchi, anche se non sono numerosissimi, sono molto ricchi e potenti sia a livello individuale sia a livello dei popoli e delle nazioni

Dunque, una Chiesa povera per i poveri: qui siamo veramente nel cuore, nel nucleo ardente del messaggio di Gesù. Perciò, se Papa Francesco potrà, vorrà e saprà mantenere fede alla sua promessa, dovrà ritornare alle origini; è inevitabile che attinga forza, coraggio e consiglio alla fonte originaria del cristianesimo, direttamente, cioè, dalle parole di Gesù disseminate, a proposito dei poveri, in tutto il Vangelo.

Oggi la Chiesa dice ai ricchi date il più possibile. Ma Gesù intendeva dire proprio questo?

Penso che dalla risposta a questo interrogativo possa manifestarsi tutta la difficoltà con la quale il Papa dovrà convivere per mantenere fede alla sua promessa.

Ritornare alle origini significa dire con Gesù: la ricchezza deve andare in malora affinché l’anima del ricco sia salva. Non si tratta, allora, di dare il più possibile. Secondo Gesù si tratta invece di mandare in rovina il proprio patrimonio e la propria ricchezza non per salvare il “ corpo “ dei poveri ma per salvare, soprattutto, l’anima del ricco in quanto liberata delle catene della sua ricchezza.

Gli affamati, coloro che hanno fame e sete di giustizia, i poveri di spirito sono già salvi, per essi è già aperto il regno dei cieli. I ricchi non salvano i poveri; si tratta per i ricchi di mandare in rovina il proprio patrimonio per salvare la propria anima. Chi dà salva se stesso.

Oggi la Chiesa non arriva fino a questo punto. Non vuole apparire nemica del buon senso. Non dice, la Chiesa, di aver dimenticato la condanna dei ricchi, ne maschera la sostanza scandalosa e “folle ” e presenta il messaggio di Gesù come se fosse una indicazione compatibile con il buon senso oggi largamente dominante.

E’ in atto “ la guerra ” tra i popoli e le nazioni ricche da una parte e i popoli poveri dall’altra. Che cosa potrà fare e vorrà fare nei prossimi giorni Papa Francesco? Che farà per i popoli europei dell’area mediterranea rispetto ai ricchi ed esosi dell’area nordeuropea?

Se i popoli ricchi andassero da Gesù per chiedergli che cosa devono fare per ottenere la vita eterna e la salvezza dell’anima, Gesù risponderebbe: liberatevi delle ricchezze, mandate in rovina la vostra brama di potere, i vostri eserciti, il vostro sistema di alleanze, gli agi; mandate alla malora tutto ciò che fa più profondo il solco che vi separa dai popoli poveri.

E a chi obiettasse che così, con questo messaggio, i popoli ricchi andrebbero in rovina ed anch’essi nella povertà si potrebbe replicare: ma è proprio questo che vuole Gesù.

Al giovane ricco che afferma di avere sempre osservato i comandamenti e che chiede che cosa ancora gli manchi  per la sua salvezza potrà e saprà Papa Francesco rispondere come Gesù: ti manca ancora una cosa, dare tutte le tue ricchezze ai poveri.

Forse questo nostro mondo non avverte più il bisogno dello scandalo e della grandiosa follia della scelta della povertà. Il mondo ed il suo buonsenso temono altri pericoli.

Il thaûma, l’angoscia, riguarda altre insidie tra le quali al vertice si trova il rischio sempre in agguato di sprofondare nell’inferno della miseria su questa terra. Ma sono in tanti a pregare per Papa Francesco.

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Ultimo aggiornamento Martedì 26 Marzo 2013 14:10
 
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