=A MODUGNO FRANCO LA CECLA, ANTROPOLOGO E ARCHITETTO= Stampa
Scritto da Redazione   
Giovedì 07 Novembre 2013 22:57

Franco-Cecla3

di  Francesca Di Ciaula

___________________________


Gli spazi dell'abitare urbano riconsiderati alla luce di quel senso di appartenenza che spesso rincorriamo, che tante volte invece avvertiamo esserci già sfuggito via. Pensare gli spazi urbani in relazione a chi quotidianamente li attraversa e li vive. Pensarli come luogo per sostare e coltivare sguardi e punti di vista altri.

 

 

 

L'incontro con Franco La Cecla (domenica 10 novembre, ore 18.30, Chiesa del Purgatorio) inaugura a Modugno un ciclo di appuntamenti che si susseguiranno lungo il filo rosso della lettura dell'esperienza dell'abitare, dei tentativi di superare i limiti del nostro tempo e le forme della socialità, le più riconosciute e apprese, attraverso la ricerca di spazi liberi di pensiero, ricerca di esperienza carica di senso (v.USCITE DI SICUREZZA. INCONTRI A MODUGNO PRIMA DI NATALE)

.

 

Franco La Cecla, antropologo e architetto. Dagli spazi disegnati in maniera funzionale ed estetizzante con servizi e arredi urbani pensati sulla base di comportamenti già definiti, a spazi di vita progettati per divenire luoghi di relazioni e convivialità. Questo uno spaccato della riflessione e lavoro di antropologo di La Cecla. Gli spazi dell'abitare urbano riconsiderati alla luce di quel senso di appartenenza che spesso rincorriamo, che tante volte invece avvertiamo esserci già sfuggito via. Pensare gli spazi urbani in relazione a chi quotidianamente li attraversa e li vive. Pensarli come luogo per sostare e coltivare sguardi e punti di vista altri. Per questo i luoghi dovrebbero poter conservare residui, margini di possibilità dell'essere modificati o usati in modo diverso e creativo.

Al cittadino non resta che un'“uscita di sicurezza”: sviluppare forme di consapevolezza dei nostri modi dell'abitare, fino alla quella difficoltà a posare lo sguardo e decifrare i segni dei nostri disagi quotidiani, mettere a fuoco - a dirla con La Cecla - “quel senso di distrazione permanente rispetto al nostro ambito territoriale”, che così tanto caratterizza tanti agglomerati urbani, che caratterizza l'abitare anche di questo paese.

Abitare - dice La Cecla - è attività di creazione di luoghi, esperienza complessa creativa, realizzazione di connessioni e relazioni all'interno di una mappa condivisa, quella che si nutre della conoscenza e attraversamento dei luoghi, di quell'esperienza dell'abitare come percezione del territorio in cui si vive, esperienza dello spazio e dell'esserne parte.

 

Ultimo aggiornamento Giovedì 07 Novembre 2013 23:31
 
Condividi