=MA OGGI E' NATALE= |
Scritto da Redazione |
Martedì 24 Dicembre 2013 20:57 |
Buon cappotto e buone scarpe Si augura all’uomo di capire qual è la storia a cui sempre si torna. Ce ne sono tante candidate ad esserlo. Alcune più tentatrici di altre, più facili a ripetersi, più dure ad essere rigettate, tanto frequenti e frequentate da essere banali e volgari. Ce ne sono altre, rare, fredde, impervie: traiettorie quasi aliene, apparentemente improponibili, soggette a sottrazione ingiuria e violenza continue, sottoposte a incessante rischio di sterilizzazione desertificazione e annichilimento, rese perciò infrequenti e infrequentate. Il viandante che cammina nella storia più difficile non è né pastorale né martire, segue criteri minimi di orientamento, criteri già scritti nelle origini, e le origini sono la sua meta; egli ha messo una vita a fabbricarsi il cappotto e a risuolarsi scarpe, non porta doni e non dischiude regni di sorta, da trasferire ha solo l’arte di fabbricarsi un buon cappotto e buone scarpe, ha un debole per l’umanità e ne domanda la compagnia, ma senza far proseliti, non aspira a redimere ma si limita ad allontanare da sé la prostituzione morale, manda al diavolo il suddito senza por tempo in mezzo, ricollocandolo in più idonea storia, quella vocata a cancellare le origini insieme con la compiutezza dell’uomo. Natale è un’origine, una storia a cui bene o male sempre si torna, il rinascere alla religione dell’origine che a sé tutto riconduce: la storia che si sviluppa e torna entro sé. L’origine che non dilegua. A una città, Modugno, capitò di smarrire le origini. Ma oggi è Natale. (nicola sacco) |
Ultimo aggiornamento Martedì 24 Dicembre 2013 21:23 |