=A MODUGNO NEMMENO L'AMIANTO SCUOTE I CITTADINI. IL MIRACOLO DI UN'AMMINISTRAZIONE AUTOSOSPESA= Stampa
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Scritto da Redazione   
Domenica 05 Febbraio 2012 12:31

Immagine1Una comunità che non vede, non sente e non parla.

 

di Francesca Di Ciaula
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foto Buttiglione/Sudcritica

 

C'è oggi quest'aria che tira tra la gente. Disagio e inquietudine per uno Stato che si  presenta col volto arcigno dell'esattore, distante dalla vita privata dei cittadini e per la gran parte frutto dell'incapacità delle nostre classi dirigenti. D'altro canto la cosiddetta casta e i suoi privilegi  sono sotto gli occhi di tutti e il Parlamento sembra essere la casa di lobby e gruppi di potere arroccati su se stessi. Lo si è toccato con mano sulla questione delle riduzione degli stipendi dei parlamentari. Rischia di traballare pericolosamente la fiducia nello Stato come garante di forme democratiche di coesione sociale e accesso ai diritti di cittadinanza. E  che dire poi della fiducia nell'impegno civile e nelle idee che muovono il fare politica?

Li vediamo da sempre, i partiti e gli uomini che li rappresentano, sempre più incredibilmente agitati da farsesche parole, atti spesso lontani dalle questioni urgenti del lavoro e delle forme di rappresentanza sociale, dell'accesso alle opportunità e a condizioni sociali dignitose. Ma quando lo sguardo si ferma sul vicino, il paese in cui  viviamo, allora ci sembra di capire meglio questo momento, prendere il metro delle cose, e allora il partitismo, autoreferenziali atti e comunicazioni degli amministratori locali, false contrapposizioni di gruppi politici, ci paiono più comprensibili.

Se l'incertezza riguardo il futuro immediato è madre di pericolose sconnessioni e forme di frantumazione del tessuto sociale, la politica dei politicanti continua a produrre  nel comune cittadino afasia di pensieri, difficoltà a leggere la realtà, anche quella intorno a casa. Qui, in questo paese che è Modugno, lo leggiamo da tempo questo stato di cose.

L'arroccamento dietro il privato e lo stato soggettivo delle cose, la difficoltà a saltare il gap tra la politica agìta nelle sedi istituzionali di un Comune e i movimenti di idee di cittadini, quello a cui si assiste è la difficoltà nello stesso tessuto sociale a discutere, informarsi, saperne di più intorno a questioni di primaria importanza legate al territorio, come la salute e l'aria ammorbata da veleni e puzze. Per non parlare dell'amianto, che qui nel paese stanno disperdendo nell'aria con inadeguate e pericolose operazioni di dismissioni di un vecchio impianto di una cementeria, l'ex stabilimento della Italcementi.

Una questione pubblica e privata al tempo stesso, questione che costringe a saltare le vecchie logiche politiche, vecchie contrapposizioni per adottare un punto di vista diverso: quello dei beni comuni. Far nascere un movimento di idee dal basso, sembra così difficile in questo paese e un serio allarme, che riguarda la salute di tutti coloro che il paese abitano, lascia indifferente la gran parte dei cittadini. Quello cui si assiste da queste parti, è la disgregazione di ciò che rimane di una comunità, se per comunità intendiamo un insieme di persone che condividono abitudini e modi di pensare. Ciò che non mi appartiene, ciò che non vedo oltre la porta di casa non mi interessa. A volte sembra questa la sensazione che afferri.

Fare di un'esperienza personale un'esperienza partecipata, significa creare relazioni e dibattiti intorno ai beni comuni. E questo passa dalla voglia di capire le dimensioni del problema, capire quali i pericoli presenti in questo paese per la salute pubblica, per quella qualità di vita che ogni cittadino, ciascuna persona dovrebbe rivendicare per sé.

 

Immagine3Invece in un Comune come Modugno, che può ascrivere a sé un dato epidemiologico elevato riguardo le malattie tumorali, superiore a quello della regione cui appartiene e che continua a esibire un elevato tasso di inquinamento dell'aria, si registra solo l'ottica corta delle partigianerie, dell'essere contro, dell'essere per. Contro chi rivendica giuste spiegazioni intorno al territorio che quotidianamente calpestiamo e l'aria che respiriamo, pro l'amministrazione che continua a rincuorare e assicurare tutti circa l'assenza di quel killer invisibile che è l'amianto.

Qui la così detta anti-politica, che minaccia di sommergere l'Italia, è già di casa e nessuno ci fa caso ai non vedo/non sento/non parlo degli amministratori. Così i partiti possono continuare ad essere quelle entità aliene dotate di logica propria, luoghi buoni per escogitare funambolesche soluzioni da azzeccagarbugli, come è accaduto nel Pd, che nell'accettare l'autosospensione del sindaco (oggi sotto il mirino della magistratura) dal partito stesso, imbastisce lodi al primo cittadino per l'onestà del gesto. Oppure come accade nell'Udc, partito del vice sindaco (e prima, del capo dell’opposizione e dopo dell’assessore ai sevizi sociali), dimissionarii per oscuri motivi a solo dopo pochi mesi dall'approdo in consiglio comunale, motivi non ancora chiariti nonostante una ben cesellatae vacua pubblica dichiarazione, che alla fine il vicesindaco si è sentito in dovere di divulgare.

Celate furbizie e comunicati raffazzonati, spesso imbastiti con inesattezza di dati e parole. Per cui un capogruppo di partito, quello della coalizione di maggioranza, porta come vessillo in consiglio comunale la questione dell'ex cementeria, poi cacciata in fondo all'ordine del giorno, infine liquidata in maniera sommaria con un comunicato affidato al nuovo assessore all'ambiente, che riscrive una storia di inverosimili bonifiche di un sito pericolosamente inquinato.

Comunicazioni opache, posizioni indefinite, precariamente adagiate su affermazioni e negazioni delle stesse. Basta guardare questo paese che è Modugno, per sentirsi del tutto integrati nel paese Italia, dove le consorterie dettano il modo di far politica, parola abusata e svuotata di senso, quando le decisioni nell'amministrare il paese vengono prese in nome di motivazioni e “urgenze” così lontane dall'interesse di tutti. Alla fine è questa l'aria che tira: sfiducia in chi ci amministra e ci regala di quando in quando  atti dissestati e parole inconcluse. Alla fine nessuno li ascolta più e loro possono continuare a inventarsi storie e realtà parallele a quella che respiriamo tutti i giorni.

Ultimo aggiornamento Venerdì 30 Marzo 2012 20:39
 
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