=CAMPAGNA ELETTORALE. LA FATWA DELL'ASSESSORE= |
Scritto da Redazione |
Venerdì 03 Maggio 2013 02:13 |
Replica all'ex assessore che dimentica di doverci qualche risposta sull'inquinamento da amianto dell'area della ex cementeria di Modugno e si butta a capofitto nella campagna elettorale annunciando un'impresa per lui inedita: la sua "ferma e decisa opposizione".
di Mario Zagaria Ieri sera mi è stata segnalata una critica mossa dal dott. Agostino Di Ciaula all'idea lanciata dal dott. Nicola Magrone, candidato sindaco per Italia Giusta secondo la Costituzione a Modugno (Bari), di realizzare una rete di connettività wireless che copra l'intera area comunale. La critica, per la verità, è rivolta anche al candidato sindaco del Pdl e a quello del M5s. Si è salvato il candidato del Pd per aver taciuto. Riporto qui per comodità l'intervento completo:
Devo essere sincero: la prima immagine che leggere questo intervento mi ha portato alla mente è stata questa:
Le onde elettromagnetiche fanno male: è vero. Intuitivamente lo sappiamo tutti, ce ne rendiamo conto ogni volta che un pollo dentro al microonde da crudo diventa cotto. Questo però non deve giustificare sterili allarmismi: l'elettromagnetismo è fondamentale per la società e quindi ineliminabile (a meno di non voler abbandonare computer, tv, radio, nonchè ovviamente i cellulari) e, dovendo comunque decidere tra l'innocuo e il letale, il legislatore si è ispirato ad un principio di precauzione generale che grossomodo suona così: meno energia elettromagnetica assorbiamo, meno effetti biologici e sanitari subiremo. All'interno di questa ottica ha definito più di una soglia: massimi consentiti, valori di cautela, obiettivi di qualità, e tanti altri paletti dettati dalla necessità oggettiva di limitare le emissioni elettromagnetiche pur non conoscendone la giusta misura. L'unità di misura utilizzata nella normativa è il volt per metro (V/m). La quantità massima di energia consentita tra i 3 e i 3000Mhz - le frequenze su cui operano radio, televisione, cellulari, WiFi, etc - è di 6 V/m per permanenze superiori a 4 ore al giorno, e di 20 V/m per permanenze inferiori a 4 ore al giorno. Queste soglie rendono la nostra normativa più rigida di quella di molte altre nazioni europee. Partendo dal presupposto che la critica del dott. Di Ciaula non sia tesa ad eliminare completamente la trasmissioni radio e farci ripiombare nel medioevo, sarebbe bene dunque soffermarci sull'elemento di novità che ha provocato la sua reazione: il WiFi. Per contestualizzare questa tecnologia nell'ambito di ciò a cui non rinunceremmo mai, è utile confrontare WiFi e cellulari; e in questa ottica dobbiamo prima di tutto fare un distinguo tra stazioni radio base - i ripetitori - a cui si applicano quelle soglie, e i terminali - i nostri cellulari - a cui quelle soglie, per strane alchimie del diritto, non si applicano. Tornando al paragone tra rete cellulare e rete WiFi, ci accorgiamo di un'altra differenza. La rete cellulare si basa su celle di grandi dimensioni, supportate da antenne di sempre maggiore potenza: man mano che aumentano le utenze, per evitare di creare nuovi ripetitori, si aumenta via via la potenza delle singole antenne per evitare che la rete si saturi. La rete WiFi/WiMax, invece, può essere tranquillamente realizzata usando una costellazione di piccole antenne a bassa potenza (idealmente una per edificio): in questo modo, spalmando l'energia omogeneamente sul territorio, in nessun punto di questo ci sarebbero livelli energetici tali da creare nocumento alcuno. (NB: la tecnologia WiMax 802.16 utilizza terminali che sprigionano una energia addirittura inferiore al classico WiFi 802.11). In conclusione si può dire che avere un’antenna Hiperlan o WiMax sul tetto di casa equivale ad avere mezzo cellulare sul proprio tetto. Ad essere ancora più precisi, possiamo dire che avere un’antenna Hiperlan o WiMax sul tetto equivale ad avere “un decimillesimo” di cellulare in tasca e lo stesso paragone si applica al ripetitore.
Ma l'ex assessore non deve necessariamente fidarsi delle mie parole: potrebbe per esempio consultare i risultati di un esperimento analogo effettuato dal CNR, di cui riporto solo il paragrafo conclusivo:
Un esempio pratico di successo, realizzato "sulla pelle dei poveri bambini", è il caso del piccolo comune di Casola Valsenio: copertura WiMax effettuata su tutta l'area comunale. Per la cronaca, al comune in questione è stato riconosciuto il certificato alla qualità ambientale EMAS. Tornando all'intervento del dott. Di Ciaula, quindi (grassetto mio):
Mi pare evidente che la questione sia stata affrontata con una certa superficialità dall'ex assessore. Mi fa ancora più specie che abbia dovuto utilizzare come giustificazione la tutela della salute dei soggetti più deboli. E forse è proprio per superficialità come queste che il comune di Modugno è così inquinato. . _________________.
Sudcritica, per parte sua, coglie questa occasione per ricordare all'ex assessore Di Ciaula le domande postegli sulla situazione della ex cementeria di Modugno (amianto, gli dice qualcosa?). Una sintesi documentaria (domande comprese) del problema è in Sudcritica.it
Nell'area della cementeria di Modugno |
Ultimo aggiornamento Venerdì 03 Maggio 2013 10:45 |