=ILVA. LE PREMURE POSTUME DI AMMINISTRATORI COMPLICI== |
Scritto da Redazione |
Giovedì 02 Agosto 2012 17:20 |
ILVA Taranto la Magistratura è intervenuta per il fallimento delle Istituzioni, non di altri
Davanti a questa realtà le Istituzioni non hanno saputo tutelare i cittadini, non hanno saputo imporre il rispetto della legalità e del diritto. Solo nel 2007, grazie alle denunce di PeaceLink e delle associazioni ambientaliste si comincia a documentare ed accertare l'avvelenamento quotidiano a cui Taranto è sottoposta. Riteniamo, pertanto, gravissime le dichiarazioni del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola sull'ambientalismo isterico che consideriamo offensive e dannose. Il Presidente Vendola, così come molti altri esponenti istituzionali, dovrebbe chiedere scusa alla città e all'Italia intera per i ritardi e le omissioni istituzionali. L'azione di questi anni dell'associazionismo merita di essere ringraziata e sostenuta, a partire dall'Associazione PeaceLink il cui Presidente, prof. Alessandro Marescotti, è stato oggetto la settimana scorsa di una provocatoria contestazione durante il suo intervento ad un convegno pubblico. Le associazioni ambientaliste hanno, in questi anni, svolto i compiti di tutela pubblica e di analisi ambientale che spettavano alle Istituzioni. E dal mondo ambientalista è venuta l'unica proposta di progetto di bonifica dell'area e che salverebbe anche i posti di lavoro. Dimostrazione che il cosiddetto "ricatto occupazionale", di cui in questi giorni si sono fatti portavoce alcuni politici locali e nazionali, gran parte della stampa locale e nazionale (comprese trasmissioni di quello che dovrebbe essere "servizio pubblico") e, purtroppo, alcuni sindacalisti, è falso ed è solo un favore alla proprietà e a chi non vuole un futuro migliore per Taranto: in tutta Europa esistono esempi di riconversioni industriali e, anche, di poli siderurgici che non mettono a rischio la salute pubblica e l'ambiente. Sono questi gli esempi che Taranto deve seguire, smontando tale ricatto e costruendo un avvenire dove l'aria possa tornare pulita e i cittadini non debbano vivere con il timore di ammalarsi o di vedere nascere figli già condannati.
L'Associazione Antimafie Rita Atria chiede quindi alle Istituzioni di assumersi fino in fondo il loro compito e di assolvere ai doveri per le quali esistono, non sono più accettabili dichiarazioni come quelle di Vendola o parole vuote senza alcun seguito concreto. Ringraziamo la Magistratura, ci stringiamo attorno agli operai, e ai loro rappresentanti, che in queste ore stanno rifiutando il "ricatto occupazionale" e denunciano con forza che non esiste alcuna contrapposizione tra diritto al lavoro e diritto alla salute. Taranto merita di tornare a vivere, Taranto merita aria pulita, salute e lavoro. Taranto merita un futuro migliore. Non è più possibile
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Ultimo aggiornamento Giovedì 02 Agosto 2012 19:05 |