=L'ILVA RESTA SOTTO SEQUESTRO. MA ESPLODE LA BAGARRE DELLE INTERPRETAZIONI= |
Scritto da Redazione |
Martedì 07 Agosto 2012 17:42 |
Il Tribunale del riesame di Taranto ha confermato oggi il sequestro dell'Ilva ordinato dal Gip. Alcuni arrestati liberati. Tra i custodi nominato il Presidente dell'Ilva Ferrante, con il compito di rimuovere tutte le cause di inquinamento. CAOS NELLE INTERPRETAZIONI DELLA DECISIONE: LA PRODUZIONE RIPRENDE O NO? IN ATTESA DEL DEPOSITO DELLE MOTIVAZIONI, IL DISPOSITIVO DELLA DECISIONE SEMBRA ORIENTARE PER IL BLOCCO DELLA PRODUZIONE E PER L'AUTORIZZAZIONE ALL'ILVA DI METTERE PIEDE NEGLI AMBIENTI SEQUESTRATI AL SOLO SCOPO DI RIMUOVERE LE CAUSE DELL'INQUINAMENTO. GIA' SI OBIETTA: COME SI PONE RIMEDIO SENZA TENERE ATTIVO L'IMPIANTO? SI PROFILANO LE OMBRE DI UNA SOLUZIONE PILATESCA: LAVORIAMO E SISTEMIAMO TUTTO. MA A SPESE DI CHI IN TERMINI DI SICUREZZA? UNA COSA E' PERO' CERTA: RESTA CONFERMATA LA DRAMMATICA SITUAZIONE ACCERTATA DAL GIP. SI SPERA CHE TUTTO NON FINISCA NEI RITI DELLE DIPLOMAZIE ISTITUZIONALI POLITICHE E INDUSTRIALI E CHE NON SI CONTI SULLA INCLINAZIONE DIFFUSA A DIMENTICARE. SI SPERA NELLA CHIAREZZA DELLA MOTIVAZIONE DELLA DECISIONE. Sudcritica 7.8.12 H. 17 _____________I COMMENTI______________
MAGRONE: "Dal Tribunale ci si poteva attendere un dispositivo chiaro. La sostanza ed i fatti della tragedia di Taranto sono confermati ma tra le righe del dispositivo emrgono seri dubbi su quello che potrà accadere: si chiuderà o si continuerrà a produrre cercando di rimediare? E in questo caso, ancora una volta, sulla pelle di chi?" 7.8.12 h.17,30
BONELLI :
"Le prescrizioni dei magistrati sono state confermate integralmente e quindi la produzione va sospesa - prosegue il leader ecologista -. Il governo farebbe bene a predisporre un piano di conversione industriale come è avvenuto a Pittsburgh e a Bilbao, città che hanno cambiato il proprio modello economico, che hanno vinto la battaglia contro l'inquinamento e ora rappresentano delle eccellenze per innovazione e qualità della vita".
"Per quanto riguarda la situazione dell'Ilva ci sono altri aspetti su cui chiederemo l'intervento della magistratura - conclude Bonelli -. In particolare presenteremo un esposto sulla mancata messa in sicurezza della falda sulla quale, a norma del Dlgs 152/2006, bisognava intervenire".
7.8.12 H. 18
Matacchiera, Marescotti "L'ordinanza del Tribunale del Riesame non autorizza l'Ilva a continuare a produrre. Pertanto nei prossimi giorni l'azienda dovrà cessare la produzione, mantenere gli impianti in stand-by e avviare i lavori tecnici "per eliminare le situazioni di pericolo". Una interpretazione letterale non consente equivoci in quanto non si parla mai di facoltà d'uso per produrre ma per realizzare misure tecniche che eliminino situazioni di pericolo. Se si continua a produrre le situazioni di pericolo si perpetuano. Se l'Ilva continuasse a produrre in violazione di quanto stabilito dal Tribunale del Riesame, raccoglieremo le firme dei cittadini per un esposto alla Procura della Repubblica e faremo rispettare il volere dei magistrati. Porteremo inoltre all'attenzione della Magistratura un dossier tecnico per dimostrare come l'attuale cokeria è troppo pericolosa e non può diventare compatibile con il quiartiere Tamburi neanche con eventuali operazioni di aggiornamento tecnico. E' strutturalmente inadeguata e non può continuare a produrre neanche con gli interventi annunciati dall'assessore regionale all'ambiente che sono deludenti e inefficaci. Questa cokeria è vecchia, è troppo vicina alle abitazioni della città e va spenta. Abbiamo intenzione di avviare altre azioni di tipo legale per difendere la salute dei cittadini di Taranto. Un nuovo inganno non passerà e vigileremo per il massimio rispetto della legalità.
In parziale modifica del decreto di sequestro preventivo impugnato, ferma restando la nomina degli ingegneri Barbara Valenzano, Emanuela Laterza e Claudio Lofrumento, nomina custode e amministratore delle aree e degli impianti di sequestro altresì il dott. Bruno Ferrante nella sua qualità di presidente del C.d.A. e di legale rapp.te di Ilva s.p.a., revocando la nomina del dott. Marco Tagarelli. Dispone che i custodi garantiscano la sicurezza degli impianti e li utilizzino in funzione della realizzazione di tutte le misure tecniche necessarie per eliminare le situazioni di pericolo e della attuazione di un sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni inquinanti". 7.8.12 h.21 |
Ultimo aggiornamento Mercoledì 08 Agosto 2012 00:31 |