=IL CONVEGNO DI MODUGNO DI ITALIA GIUSTA. CHE COSA CI STA LASCIANDO LA SECONDA REPUBBLICA AL TRAMONTO= Stampa
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Scritto da Redazione   
Lunedì 12 Novembre 2012 11:45

CONVEGNO 

 

 

 

I DISASTRI DELLA SECONDA REPUBBLICA E LA DEMOCRAZIA NEGATA
un convegno di Italia Giusta secondo la Costituzione con Pasquale De Santis, segretario di Italia Giusta, Nicola Brescia, presidente del Comitato Fibronit di Bari, Fulvia Gravame, di Peacelink Taranto, Massimo Romano, consigliere della Regione Molise per Costruire Democrazia, Nicola Magrone, presidente della Fondazione onlus Popoli e Costituzione.

 

C’è soprattutto un problema di democrazia negata nell’eredità che lasciano i partiti della Seconda Repubblica e di distorta selezione del personale politico, di solito privo di quelle competenze e capacità che potrebbero consentire di fronteggiare i disastri, dall’Italia che frana all’inquinamento pesante alla stessa vicenda Ilva: una soluzione ancora c’è ed è applicare la Costituzione italiana che invece i partiti della Seconda Repubblica lasciano sfregiata e intendono deturpare ancora. E’ stato sottolineato in un convegno promosso a Modugno dal movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, al quale hanno partecipato rappresentanti del Comitato Fibronit di Bari, di PeaceLink di Taranto e del movimento molisano Costruire Democrazia.

Le stesse primarie che si pretendono momento sommo di democrazia - ha detto tra l’altro Nicola Magrone, presidente della Fondazione onlus Popoli e Costituzione, promotrice con Italia Giusta del convegno - sono una violazione brutale della Costituzione: al contrario di quello che si vuole fare credere, l’Italia infatti non è una Repubblica presidenziale. I partiti ricorrono a un brutale stratagemma per dare ad intendere che sono i cittadini a scegliere il presidente del Consiglio dei ministri ma così non è’’. “Anche la riduzione della rappresentatività parlamentare - ha detto ancora Magrone - che si sventola da Grillo al Pdl, passando per l’ Idv e il Pd, per attrarre la benevolenza popolare non è un rimedio ai costi della politica ma solo un danno per la rappresentanza delle minoranze in Parlamento. Per ottenere un reale effetto di contenimento dei costi basterebbe ridurre indennità e retribuzioni, misure tra l’altro attuabili senza modifiche costituzionali’’.

 

Costituzione sfregiata, scomparsa dell'opposizione, disoccupazione di massa , degrado della scuola pubblica, sfruttamento del territorio a fine di profitto, disastri ambientali, questione immorale, persecuzione fiscale dei ceti più deboli”: questi i temi al centro del dibattito di Italia Giusta secondo la Costituzione e questi i disastri che i partiti della cosiddetta seconda Repubblica danno in lascito all'Italia. Hanno partecipato Pasquale De Santis, segretario di Italia Giusta,  e come osservatori diretti di casi in cui quei disastri si sono manifestati: Nicola Brescia, presidente del Comitato Fibronit di Bari, che ha parlato della inquietante similarità tra il caso della sciagurata fabbrica barese e quello in tutti i modi denunciato da Italia Giusta dell'ex cementeria che inquina d'amianto soprattutto Modugno; Fulvia Gravame, di Peacelink, per la vicenda dell'Ilva e della situazione tarantina; Massimo Romano, consigliere della Regione Molise per Costruire Democrazia, ‘testimone’ instancabile del fitto intreccio partiti-affarismo.

Se applicassimo la Costituzione per esempio nel rapporto delle istituzioni con la famiglia Riva - ha detto tra l’altro  Fulvia Gravame - la vicenda Ilva potrebbe essere risolta meglio, con un ristabilimento di equilibrio e legalità. E ripartire dai valori fondanti ha senso anche per ridare nuove speranze e uno sviluppo diverso a una cittàrovinata da Ilva ma anche da molteplici altre fonti inquinanti”.

Ultimo aggiornamento Lunedì 12 Novembre 2012 11:59
 
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