='QUESTIONE URBANISTICA' A MODUGNO: LE RAGIONI DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE NELLE PAROLE DELL'ASSESSORE REGIONALE ANGELA BARBANENTE= Stampa
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Scritto da Redazione   
Giovedì 26 Giugno 2014 00:24

 

angela-barbanenteL’esponente della Regione Puglia a un convegno Pd sulla questione: “Le norme vigenti sono quelle del 1995, le varianti introdotte nel 1999 non hanno efficacia perché la loro approvazione non è stata perfezionata con l’approvazione regionale”

 

Il Sindaco di Modugno, Nicola Magrone, nella seduta del Consiglio Comunale del 28 maggio 2014, intorno alle gravissime anomalie emerse negli ultimi due mesi nella gestione del territorio negli anni dal 1999 ad oggi, illustrò l’allarmante situazione urbanistica della città; rassicurò l’opinione pubblica per quanto riguarda il rischio di coinvolgimento delle realizzazioni urbanistiche già realizzate e pose il problema del presente e del futuro, concludendo con un appello all’unità delle forze politiche della città, ai professionisti, ai lavoratori, agli imprenditori, agli artigiani, agli intellettuali per affrontare un problema ereditato dal passato e che produce i suoi effetti anche oggi sulla qualità della città e della vita dei cittadini.

Nella seduta del 20 giugno del consiglio comunale convocata su richiesta del sindaco per discutere di come risolvere la questione urbanistica, dieci consiglieri di maggioranza e uno dell’Udc - col parere contrario dell’amministrazione - scelsero di decidere per un rinvio di mesi, votando una sorta di commissione di tecnici che dovrebbe in 45 giorni dal suo insediamento (problemi di regolamenti e di ferie esclusi) elaborare proposte tra le quali il consiglio comunale dovrebbe poi scegliere quella che sembrerà la migliore. Fu bocciata invece la proposta dell’amministrazione, sostenuta da sei consiglieri di maggioranza, compreso il sindaco, di inviare subito le norme contestate alla Regione Puglia per concordare la soluzione con la Regione stessa, interlocutore sovraordinato del Comune sulla questione della pianificazione del territorio che già si era espresso per l’ illegittimità delle norme utilizzate a Modugno per 15 anni.

Ieri sera, 25 giugno 2014, l'assessore della Regione Puglia alla pianificazione del territorio, Angela Barbanente, è intervenuta a Modugno a un convegno Pd sulla questione, concordando sulla linea seguita sinora dall'amministrazione comunale. Ecco un ampio stralcio della parte centrale del suo intervento (di seguito la trascrizione):

 

 

 


[...] Che cosa si fa oggi? Oggi è il Consiglio che deve decidere. E il Consiglio deve decidere dando valore al tempo e quindi decidendo rapidamente ... perché se l’ipotesi è quella che la variante prosegua, si perfezioni – come si dice -, prosegua il proprio cammino dopo aver deragliato si rimetta sul binario e raggiunga la meta, non si può immaginare, considerata la situazione che si è venuta a creare, PERCHÈ OGGI VIGE LO STRUMENTO URBANISTICO APPROVATO DALLA REGIONE PUGLIA NEL 1995. PUNTO. VOI POTETE PRESENTARE ALL’UFFICIO TECNICO DEL COMUNE TUTTI I PERMESSI DI COSTRUIRE CHE VOLETE, TUTTE LE LOTTIZZAZIONI CHE VOLETE, E SARANNO ESAMINATI SULLA BASE DELLO STRUMENTO URBANISTICO DEL 1995. PERCHÉ COME C’È UNA RESPONSABILITÀ POLITICA C’È ANCHE UNA RESPONSABILITÀ TECNICA E NESSUNO PUÒ IMMAGINARE CHE UNA DIRIGENTE POSSA APPROVARE UN PROGETTO O UN PIANO SULLA BASE DI NORME DIVERSE. SU QUESTO NON C’È DUBBIO. MA, È IMPORTANTE, SE IL CONSIGLIO COMUNALE SI È ORIENTATO VERSO L’IPOTESI NON DI CHIUDERE QUELLA VARIANTE, ‘NON CI PIACE’, IPOTESI A: PRENDO LA VARIANTE, LA STRACCIO, LA BUTTO NEL CESTINO, NON MI PIACE, È UNA VARIANTE ORRIBILE, SONO PASSATI OLTRE 15 ANNI, SI CAMBIA, CAMBIANO LE PERSONE, CAMBIANO I CONTESTI, CAMBIA LA CITTÀ, SI SONO VISTI GLI EFFETTI, DICE ‘MAMMA MIA, CHE COSA ABBIAMO COMBINATO’, VOGLIAMO PRENDERE QUESTA VARIANTE E STRACCIARLA, NON CI PIACE PIÙ, IPOTESI A, SI REVOCA E SI CHIUDE. IPOTESI B: MANDIAMO AVANTI LA VARIANTE E VEDIAMO CHE COSA DICE LA REGIONE, COME CHIUDE IL PROCEDIMENTO LA REGIONE PUGLIA, COME PERFEZIONA QUEL PROCEDIMENTO. NELL’UN CASO E NELL’ALTRO IL TEMPO È UNA VARIABILE ESSENZIALE. Chi mi conosce sa che io sono una gran sostenitrice della partecipazione perché è importante per approvare da parte di un qualsiasi organo politico-amministrativo dei provvedimenti efficaci, bisogna ascoltare, bisogna discutere, bisogna capire. Quando ci chiudiamo troppo nelle nostre stanze facciamo anche cose che possono non essere … però i tempi della partecipazione devono essere rapidi. Diversamente noi facciamo danni e creiamo anche, in questo caso, alibi a coloro i quali dicono che la partecipazione fa perdere tempo, che non fa concludere niente, che non è in grado di dare risposte in tempi ragionevoli. Ovviamente il  consiglio comunale è anche libero di modificarla quella delibera, no?, perché poi è passato del tempo, non certo di mandarla alla Regione così com’era nel 99 ma di modificarla secondo gli indirizzi che oggi, e questo voglio sottolinearlo, penso che noi tutti abbiamo assimilato, come giustamente veniva detto dalla segretaria nella sua introduzione, noi abbiamo che l’urbanistica è importante per la qualità della vita dei nostri cittadini, è importante per stare bene nelle nostre città, e questo si riflette sul senso della comunità, sul benessere, sulla salute della nostra comunità, non solo sulla salute dal punto di vista fisico ma anche psicologico, ormai ci sono montagne di studi che questo affermano, che questo dimostrano. E credo che soprattutto nel caso di Modugno sia particolarmente importante [...].

 


 

Ultimo aggiornamento Giovedì 26 Giugno 2014 08:49
 
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