CONSULTA AMBIENTE, PERCHE' UN NUOVO REGOLAMENTO Stampa
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Scritto da Redazione   
Domenica 16 Ottobre 2016 21:47

UNA NOTA DI ITALIA GIUSTA SECONDO LA COSTITUZIONE

 

CONSULTA PER L’AMBIENTE DEL COMUNE DI MODUGNO.

ALTRO CHE SVOLTA AUTORITARIA:
UN NUOVO REGOLAMENTO PER PIU’ DEMOCRAZIA
ED EFFETTIVA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI.

 

consulta Renato-Guttuso-I-tetti-di-Roma-1941-Olio-su-tela-60-x-80-cm-Palermo-Collezione-Soprintendenza-dei-Beni-CulturaliGuida breve per discutere e decidere lealmente intorno ai bisogni reali della comunità.

 . Perché la necessità di un nuovo Regolamento

 A Modugno si prepara un nuovo Regolamento della Consulta per l’Ambiente, che sarà presto all’esame del Consiglio comunale. Un nuovo regolamento per più democrazia e una effettiva partecipazione dei cittadini.

Quali, dunque, le maggiori criticità del vecchio Regolamento e i criteri guida del nuovo?

In primo luogo, il vecchio Regolamento della Consulta comunale per l'ambiente - organismo importante per la sua funzione consultiva e diregolamento consulta modugno copia di quello di bari collaborazione con l’amministrazione comunale nella tutela dell’ambiente - risente a Modugno del peso degli anni: benché sia stato, infatti, approvato poco meno di cinque anni fa (marzo 2012), il Regolamento di Modugno risulta un clone (un vero e proprio copia e incolla) del Regolamento del Comune di Bari, che fu approvato addirittura nel febbraio 2005. Probabilmente adattarsi a un Regolamento già esistente apparve il modo più rapido per dotare in fretta di un organismo consultivo un’amministrazione comunale come quella di Modugno, che per anni si era occupata abbastanza maldestramente anche di ambiente (ne sono solo esempi le vicende della realizzazione della centrale turbogas Sorgenia e delle emissioni odorigene di Tersan Puglia). Ad ogni modo, qualunque sia stata la genesi di questa diretta ‘filiazione’ le differenze tra i due Regolamenti (quello di Modugno del 2012 e quello di Bari del 2005) sono davvero minime e di non particolare rilevanza; in taluni casi le modifiche adottate a Modugno sono risultate addirittura deteriori.

 

Un dato certo è che il vecchio Regolamento è dominato dall’anomalia di attribuire un ruolo leaderistico, quasi totalitario, al Presidente. Ruolo che ha portato inevitabilmente a “politicizzare” la funzione della consulta, fino alla tentazione di farne un partito del Presidente, con velleità di garanzia e di controllo. Ma la consulta, pur essendo un organo di partecipazione, non ha funzioni di garanzia né di controllo. E’ un organo consultivo che, in funzione tutt'altro che subordinata, ha il gravoso compito di lavorare insieme con l'amministrazione nella difesa dei cittadini dai maggiori rischi ambientali. L'assemblea, la quale primariamente dovrebbe avere questo compito proprio perché rappresenta i cittadini, dovrebbe dunque avere funzioni dirigenziali: al contrario, nel Regolamento del 2012, non gode assolutamente di un ruolo primario; anzi, non è neppure ben chiara nella sua composizione.

cuore matisse

 

Il Nuovo Regolamento di Modugno della Consulta per l’ambiente, dunque, è stato impostato secondo criteri del tutto diversi: maggiore democrazia, termini precisi di durata in carica e in molti casi la temporaneità e la rotazione degli incarichi, la previsione di norme di decadenza, l’affidamento di un ruolo dirigente all’Assemblea, e sulla scia della stragrande maggioranza dei regolamenti comunali sulle Consulte ambientali e sociali, diversi organismi bilanciati, riservando pochissime funzioni a una figura di comando. Questo, per evitare la creazione di piccoli luoghi di potere, gestiti in modo da ostacolare - per quella disastrosa deriva di politicizzazione personalistica di cui si diceva - il comune sforzo contro i pericoli per l’ambiente come quelli che di recente Modugno ha affrontato e sta affrontando (per esempio, i tentativi di insediamento di industrie a rischio come Ecofuel e Biochemtex e di inceneritori come quello nella ex Olearia e quello della Newo che intende insediarsi nel territorio del Comune di Bari ma rappresenta un serio rischio per i cittadini di Modugno, soprattutto del quartiere Cecilia; e ancora per esempio, le molestie odorigene ai cittadini come nel caso di Tersan Puglia). Questo, anche per evitare che compiti e obblighi ben precisi siano disattesi come nel caso delle relazioni annuali sull'attività svolta e sui risultati conseguiti, mai realizzate e prodotte dalla attuale Consulta. L’attuale Consulta per l’Ambiente, infatti, affidata a un’unica figura di comando, in più di quattro anni di vita, non ha mai prodotto di rilevante in termini di studio, analisi ed elaborazione di proposte. La conseguenza di questa improduttività, è stata la violazione costante, e non priva di gravità, di alcuni suoi obblighi. Primo tra tutti quello di relazionare annualmente sull’attività svolta e sui risultati conseguiti.

 Col nuovo Regolamento, quindi, in primis si passa da una Consulta tutta incentrata sulla figura del presidente (rappresentante delle associazioni) con poteri spropositati e mal regolamentati a una Consulta tutta incentrata sul ruolo dell’Assemblea con poteri bilanciati tra i diversi organi e compiti ben precisi. In particolare nella nuova configurazione il presidente è l’Assessore comunale con delega all’Ambiente, mentre espressione delle associazioni è il coordinatore. La scelta di affidare la presidenza all’assessore all’ambiente è derivata anche da un’analisi accurata, benché non esaustiva, dei regolamenti adottati nei principali Comuni in Italia la quale ha evidenziato in particolare che nei Comuni tra i 30 ed i 90 mila abitanti in media l’Assessore o il Sindaco esercitano le funzioni di Presidente. Tuttavia non è al presidente che è affidato il ruolo di maggior rilievo (di fatto ha esclusivamente la funzione di raccordo della Consulta con l’amministrazione comunale).

. Che cosa prevede il nuovo Regolamento sull’organizzazione della Consulta. Assemblea, Gruppiorgani consulta di lavoro, Direttivo, Coordinatore, Presidente.

La nuova configurazione organizzativa del Regolamento della Consulta ambiente del Comune di Modugno prevede:

a) l’assemblea, quale organo di indirizzo generale;

b) i gruppi di lavoro; quali organi di studio dell’assemblea su temi specifici;

c) il presidente, quale organo di raccordo con l’Amministrazione comunale;

d) il coordinatore, quale organo di raccordo con le associazioni-organizzazioni e fondazioni onlus.

e) il direttivo, quale organo esecutivo dell’assemblea, composto da 5 componenti:

1) l’Assessore comunale con delega all’Ambiente;

2) il coordinatore della Consulta;

3) il presidente della Commissione consiliare comunale competente in materia ambientale;

4) un consigliere comunale, avendo riguardo che se il presidente della Commissione è espressione della maggioranza il consigliere deve essere espressione della minoranza e viceversa;

5) un segretario, scelto tra i membri dell’assemblea, con esclusivi compiti di verbalizzazione e senza diritto di voto.

. Le regole per discutere, per proporre, per decidere. Il primato dell’Assemblea.

inceneritore consultaTutte le decisioni, i pareri e le relazioni sono espresse o ratificate dall’assemblea, che vota sempre in modo palese e si esprime con i due terzi dei componenti. Anche in caso di parità di voti all’interno del direttivo è dirimente il successivo voto dell’assemblea e in caso essa si esprima con parità di voti favorevoli e contrari la proposta è respinta.

Sono previste tre relazioni obbligatorie ogni anno: le linee di indirizzo per il perseguimento degli obiettivi istituzionali dell’Amministrazione, l’aggiornamento semestrale delle predette linee e la relazione sull'attività svolta e sui risultati conseguiti.

 

. Chi può aderire alla Consulta. Le condizioni minime capaci di impedire strumentali edconsulta dipinti-illusioni-ottiche-fb estemporanee adesioni.

Com’è ovvio, per evitare approssimazioni e superficialità, possono aderire alla Consulta le associazioni, le organizzazioni non lucrative di utilità sociale e le fondazioni onlus costituite con atto notarile o con scrittura privata registrata all'Agenzia delle Entrate contenente atto costitutivo e statuto, che si richiamino a principi ecologisti, ambientalisti ed animalisti, e che abbiano sede nel Comune di Modugno. Da qualche parte si è rilevato che il requisito di aver “sede nel Comune di Modugno” taglia via le organizzazioni di livello provinciale, regionale e nazionale che non abbiano una sede a Modugno. Ma la nuova formulazione altro non è che una precisazione puntuale della formulazione del vecchio Regolamento, il quale prevedeva l’adesione di Enti e/o Associazioni “operanti nel territorio comunale di Modugno”. Qualunque organizzazione sia operante nel territorio comunale di Modugno opererà attraverso una rappresentanza fisica che certamente non potrà non avere anche una sede a Modugno, a testimonianza della presenza reale nel territorio di attività di volontariato. La norma mira alla realizzazione di un servizio reale e non virtuale o autoreferenziale o, peggio, consulta Nojeva-barka-aeterodiretto in contrasto con la funzione consultiva e di collaborazione con l’amministrazione comunale nell’attività di tutela dell’ambiente dell’intera Consulta. Rischio, abbondantemente constatato dal 2012 ad oggi.

In via transitoria, sono infine previste norme per la prima applicazione del regolamento e norme su internet e social network. E' previsto, infatti: è fatto divieto, sino all'entrata in vigore del disciplinare regolamento per l'utilizzo della pagina facebook comunale e degli altri social network, di creare o gestire gruppi, pagine o profili relativi alla Consulta comunale dell'ambiente del Comune di Modugno. Il divieto si applica anche ai siti internet. Com'è ovvio in qualunque passaggio di regolamentazione.

IGsC

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