=10 FEBBRAIO, IL RICORDO DELLE FOIBE E DELL'ESODO GIULIANO-DALMATA= Stampa
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Scritto da Redazione   
Sabato 10 Febbraio 2018 09:59

modugno piazza martiri delle foibe

A Modugno, per il “Giorno del Ricordo” delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale, in collaborazione con il Comitato Nazionale “10 Febbraio” l'Amministrazione Comunale terrà domenica 11 febbraio, alle ore 11.00, una celebrazione commemorativa nel “Parco del Ricordo - Vittime delle Foibe” (viale della Repubblica), alla quale parteciperà il Sindaco, Nicola Magrone.

Il ‘Giorno del Ricordo’ venne istituito, 14 anni fa, con la legge n.92 del 30 marzo 2004, per conservare la memoria delle migliaia di vittime, nelle terre al confine italo-jugoslavo, causate dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale dalla violenza delle forze politiche comuniste jugoslave guidate da Josip Broz (noto col nome di battaglia ‘Tito’), e per ricordare le centinaia di migliaia di italiani costretti all’esodo da territori che dal 1918 al 1943 erano stati amministrati dall’Italia.

La giornata, il 10 febbraio, venne scelta perché il 10 febbraio 1947 era stato firmato a Parigi il Trattato di pace chefoiba5 assegnava alla Jugoslavia terre una volta italiane (Istria, Dalmazia, parte della Venezia Giulia). L’istituzione del ‘Giorno del Ricordo’ pose fine ad un oblio durato 60 anni sulle cruente vicende storiche che interessarono il confine italo-jugoslavo dalla fine della Seconda Guerra mondiale fino agli Anni Cinquanta. Si stima che gli italiani uccisi - nel periodo tra il 1943 e il 1947 - furono almeno 20.000, gettati vivi nelle cavità carsiche chiamate ‘foibe’ o chiusi nei campi di concentramento per essere poi gettati in Adriatico.

Gli esuli italiani costretti a lasciare le loro case si calcola siano stati almeno 350.000, tra coloro che furono obbligati a fuggire da Istria, Fiume, Dalmazia, Venezia Giulia dalla violenza delle forze comuniste titine e coloro che furono costretti a un esodo forzato dopo la firma, il 10 febbraio del 1947, del Trattato di pace di Parigi col quale non solo furono dati alla Jugoslavia la Dalmazia, Zara, le isole del Quarnaro, Fiume, l’Istria e parte della provincia di Gorizia, ma fu giorno ricordoanche concesso a Tito il diritto di confiscare tutti i beni dei cittadini italiani, che sarebbero stati risarciti dallo Stato italiano. Il risarcimento non c’è mai stato: ancora oggi, 70 anni dopo la firma di quel Trattato, il presidente dell'Associazione degli esuli giuliano-dalmati, Antonio Ballarin, chiede che arrivi l’indennizzo dello Stato per i danni subiti dai profughi, costretti a lasciare casa e beni.

Ieri il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha usato la dura condanna della strage delle foibe per un ammonimento per ‘l’oggi’. “Le stragi, le violenze, le sofferenze patite dagli esuli giuliani, istriani, fiumani e dalmati - ha detto - non possono essere dimenticate, sminuite o rimosse. Esse fanno parte, a pieno titolo, della storia nazionale e ne rappresentano un capitolo incancellabile, che ci ammonisce sui gravissimi rischi del nazionalismo estremo, dell'odio etnico, della violenza ideologica eretta a sistema”. 

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qualche videolink:    

 - RAI STORIA - LE FOIBE - http://www.raistoria.rai.it/articoli-programma-puntate/le-foibe/29203/default.aspx

- ISTITUTO LUCE: MARTIRI ITALIANI, Le Foibe del Carso (24.05. 1946) - https://www.youtube.com/watch?v=noC40ErsQJ8

- MAGAZZINO 18, con Simone Cristicchihttps://vimeo.com/119621401

- PORZUS, film del 1997 diretto dal regista Renzo Martinelli - https://www.youtube.com/watch?v=JhDd1hI6syU&t=56s

 

Ultimo aggiornamento Sabato 10 Febbraio 2018 15:47
 
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