E IN EUROPA TORNANO LE FRONTIERE Stampa
Scritto da Redazione   
Martedì 19 Aprile 2011 12:18

 frontiere

[foto Wikipedia]

  
L’Europa delle isterie nazionali

 di Fabio Traversa

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Domenica 17 aprile, sui display della stazione di Ventimiglia, è annunciato che tutti i treni dall'Italia verso la Francia sono sospesi: quelli per Nizza, per Grasse… Tutti, su ordine delle autorità francesi. Nessun convoglio, secondo quanto poi confermato dalla Polfer e dalla polizia di frontiera italiana, può varcare la frontiera di Mentone. Le autorità francesi spiegano di aver sospeso la circolazione dei treni a causa di una manifestazione non autorizzata a sostegno dei migranti tunisini "per evitare rischi di incidenti", una misura "temporanea" che "non è andata oltre lo stretto necessario", ovvero sei ore. Il ministro degli Esteri Franco Frattini considera i 300 no global non una "ragione sufficiente" per chiudere la frontiera ferroviaria a Ventimiglia, "uno degli assi transeuropei più trafficati e delicati”, chiama l'ambasciatore a Parigi e lo invita ad un “passo diplomatico” per chiedere chiarimenti. E la Farnesina definisce la decisione una "misura illeggittima", una "chiara violazione" dei principi generali dell'Unione, in particolare del Trattato di Schengen, e che spinge anche il Codacons a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Imperia contro la Francia per interruzione di pubblico servizio.

Il giorno dopo, però, l’Unione europea appoggia Parigi. Secondo una prima valutazione raccolta da fonti della Commissione, bloccando temporaneamente il traffico ferroviario, la Francia non ha violato le regole europee, dal momento che provvedimenti di questo tipo possono essere adottati se giustificati da motivi di ordine pubblico. E le parole dell’Italia diventano più distensive. Il portavoce della Farnesina Maurizio Massari spiega che, con la Francia, "stiamo lavorando insieme, costruttivamente, non c'è nessuna escalation di tensione, al fine di arrivare a iniziative comuni in vista del vertice italo-francese del 26 aprile".

 

Ma la tensione tra i due Paesi resta sotto gli occhi di tutti. Dopo le polemiche sulle operazioni militari in Libia i nuovi attriti sugli immigrati sbarcati a Lampedusa. Al punto che il governatore della Lombardia Roberto Formigoni ritiene l’atteggiamento della Francia anti-europeista, disumano e inaccettabile. Ormai è un dato di fatto: all'Europa lenta, che non parla "con una voce sola" come sollecitato più volte dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, corrispondono sempre più iniziative adottate unilateralmente dai singoli Stati membri. Dal Belgio arriva la conferma che da giovedì scorso sono iniziati i controlli sui passaporti dei viaggiatori in volo dall'Italia. Le verifiche, spiega un portavoce del ministero per le Politiche migratorie, "non sono sistematiche" e vengono fatte "non alla frontiera ma all'uscita dei passeggeri dall'aereo". Alla faccia dell’“Unione” europea.

Ultimo aggiornamento Martedì 19 Aprile 2011 12:31
 
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