IL BALLOTTAGGIO DEL 'PARTITO UNICO' Stampa
Scritto da Redazione   
Venerdì 27 Maggio 2011 17:04
 

la dichiarazione di Magrone sul ballottaggio: è affare loro e dramma per il paese. I Verdi di Modugno: non c'entra niente il codice penale? Italia Giusta, Azione e Tradizione, Verdi, Comitato centro storico La Motta, protagonisti della Nuova Italia annulleranno la scheda; l'unico, legittimo strumento di resistenza e di protesta in difesa della democrazia oltraggiata. imagesCAHXBHF4

Si svolge domenica e lunedi' il ballottaggio per decidere il sindaco a Modugno: e' l'ultimo atto di una competizione elettorale che riproporrà un’amministrazione a “partito unico” come quella che ha governato per dieci anni il paese distruggendolo.
 
Qualunque sia l'esito del ballottaggio, restera' comunque fuori dal consiglio, con la ''furbata" di PDUDC di un apparentamento fatto aggirando le regole, l'unico vero consigliere di opposizione, Nicola Magrone, in favore del quale si e' dichiarato con lo scorso turno elettorale il 12% dei cittadini modugnesi.
 
 
Sul punto, un documento dei Verdi:
 
" FURBATA  ELETTORALE PDUDC?

 O QUALCOSA DI PIU’?

Elezioni Amministrative di Modugno. Risultato elettorale del 15 e 16 maggio 2011:

Coalizione di centrosinistra – candidato sindaco Domenico Gatti voti 7276  (31,34%).

Coalizione di centrodestra – candidato sindaco Giuseppe Vasile voti 6021   (25,93%).

Coalizione di centro – candidato sindaco Filippo Bellomo voti 5668  (24,41%).

Coalizione “con Magrone sindaco” candidato sindaco Nicola Magrone voti 2673  (11,51%).

Entro le ore 14 di domenica 22 maggio  si sarebbero potuti ratificare in Prefettura i cosiddetti “apparentamenti”.

La coalizione capeggiata da Domenico Gatti pubblicizza, sulla Gazzetta del Mezzogiorno, un’intesa con il gruppo del  candidato sindaco Filippo Bellomo, ma, di fatto, non sottoscrive alcun apparentamento in Prefettura.

Così facendo all’elettore apparirà evidente un’intesa tra i due gruppi Gatti – Bellomo.

Pertanto si induce l’elettore che vedeva in Bellomo il “suo sindaco”, a dirottare i suoi voti su Gatti, il quale, vincendo, si porterà per intero nella sua coalizione il premio di maggioranza. Al contrario, con l’apparentamento ratificato in Prefettura Gatti avrebbe condiviso il premio di maggioranza con il gruppo di Bellomo. Al tempo stesso Bellomo, non apparentandosi ufficialmente resta, sulla carta (ma solo sulla carta), opposizione occupando così buona parte dei seggi dell’opposizione. Se invece Bellomo avesse ratificato in Prefettura l’accordo, di fatto raggiunto, sarebbe entrato nella maggioranza ed avrebbe liberato i seggi dell’opposizione al candidato sindaco di opposizione Nicola Magrone. Insomma un giochetto di prestigio che porterà ad ottenere un consiglio comunale privo di opposizione. Né più né meno di quello che ci ha governato negli ultimi dieci anni.

Però in tutto questo gioco squallido e tenebroso si apre uno scenario che va approfondito e chiarito:

Tutto ciò è consentito dalla legge? Vediamo cosa intende il codice penale per reato di truffa?

Il reato di truffa:

 Art. 640 cod. pen.: Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire 100.000 (€ 51,65) a 2 milioni (€ 1.032,91) (c.p.649).

 Quanto lavoro sta dando Modugno alla Procura della Repubblica di Bari!"

 Giancarlo Ragnini – Portavoce dei Verdi di Modugno

 bellomo_gatti

 

 

 
 
 
 ________ 
Ultimo aggiornamento Giovedì 02 Giugno 2011 18:44
 
Condividi