=ELEZIONI DI PERIFERIA. A MODUGNO DOVE TUTTO E' ROBA LORO= di Nicola Sacco Stampa
Scritto da Redazione   
Domenica 29 Maggio 2011 12:04

 Ma ora tutto è chiaro

 

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[immagine da medicinalive.com]]

 

 

bellomo_gattiDivulgare inviti a recarsi alle urne per votare scheda nulla NON È l’ultima, disperata mossa di chi è rimasto fuori dai giochi e non riesce ad accettare la sconfitta; non lo è per la semplice ragione che queste elezioni amministrative non sono state per Italia Giusta Secondo La Costituzione un gioco, né tanto meno un gioco ideato e organizzato da altri; i quali altri magari, a quel gioco, hanno avuto la grande bontà di ammetterci e, durante quel gioco, magari, hanno avuto l’infinita pazienza, un filo ascetica, di sopportarci. Ed ora che siamo stati eliminati saremmo tenuti a non fare sciocchezze.

Ci dicono chiaramente: basta giocare, su! adesso prendete partito.

Ebbene, vuoi vedere che davvero non avevamo capito di aver giocato finora a palla prigioniera?

Ad ogni buon conto questo paternalismo ci pare da rigettare. Loro devono andare fino in fondo, Italia Giusta invece, quasi che non abbia né sostanza né ragioni politiche, può ben mettersi a cuccia. Loro, che la Politica riescono tutt’al più a balbettarla, si travestono da Adulti Della Democrazia e scacciano i bambini molesti rimbrottandoli che è ora di andare a dormire.

A voler restare dentro la metafora, tuttavia, Italia Giusta ha più di una ragione valida per ritenere di essere ancora in partita e, come tale, si sente anche in diritto di incidere sul voto del ballottaggio. Prima ragione, tra tutte, la sua veste di convitato di pietra del prossimo consiglio comunale. Qualcuno, infatti, dovrà pur spiegare, balbettii a parte, come si possa ignorare che ben 2.600 cittadini abbiano chiesto di essere rappresentati da Nicola Magrone nelle istituzioni locali. Qualcuno dovrà pur spiegare come si possa con decisione unilaterale, cioè con un colpo di spugna, cancellare la volontà del 12% degli elettori modugnesi, opponendo per il momento non più che desolanti giustificazioni da pianerottolo. Qualcuno dovrà pur essere chiamato a rispondere di questo vero e proprio colpo di mano. Qualcun altro, invece, dovrà pur essere chiamato a rispondere delle blandizie, delle carezze assillanti e non richieste, delle profferte in definitiva moleste, del vero e proprio stalking politico attuato strumentalizzando la statura, evidentemente inarrivabile, dello stesso Nicola Magrone, allo scopo di strappare consensi negli ultimi scampoli di campagna elettorale prima del secondo turno.

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Come fare affinché queste invocazioni non rimangano pura retorica? Italia Giusta crede che lo strumento più idoneo, niente affatto eversivo e anzi, di significato squisitamente politico, per tentare delle risposte a quelle che ritiene laceranti questioni, sia: votare scheda nulla.

Annullare il voto, dunque.

Non c'è da temere, così facendo, di fare il gioco di qualcuno. Non è vero, cioè, che comportandosi in questo modo si favorisce uno anziché l'altro. Tutt'altro.

Si annulla la scheda per segnalare di voler respingere gli assalti predatori dell'uno e dell'altro. Si annulla la scheda perché i prepotenti hanno finalmente fatto outing e, essendosi rivelati per quello che sono, implicitamente ci chiedono di non mandarli 'a palazzo' (altrimenti gli elettori non avranno più scuse né alibi né attenuanti). Si annulla la scheda per tentare di sanare così l'usurpazione di un seggio consiliare conquistato più che legittimamente. Si annulla la scheda per non essere confusi con chi sistemerebbe tutto con due grugniti al posto dei principi democratici. Si annulla la scheda perché è l'ultima occasione per gridare: scusate il ritardo ma ora tutto mi è chiaro!

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Ultimo aggiornamento Lunedì 13 Giugno 2011 17:49
 
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