All’assemblea costituente del Fli, Fini eletto per acclamazione presidente del Partito si è “autosospeso”per non far coincidere in sé questa carica politica con quella istituzionale di presidente della Camera.

Una raffinatezza tanto inedita quanto furba ed oscena, almeno in questi termini.
Non solo: Fini e il suo partito hanno confermato che le ragioni del nuovo “soggetto politico” stanno esattamente in quelle originarie del Pdl e che il problema sta nella presenza stessa di Berlusconi.
E allora? Idea: “dimettiamoci insieme, io e Berlusconi” dalle nostre cariche istituzionali e andiamo al voto.

Una storia, quella di Berlusconi e di Fini, ormai francamente stomachevole: dimettiti tu che mi dimetto anch’io, cosa loro, cose loro. E perché dovrebbero dimettersi insieme i due “cofondatori” del Pdl? Per la vicenda di Montecarlo (Fini), per la vicenda Ruby e dintorni (Berlusconi)? Niente affatto. Semplicemente perché i due hanno litigato.

E’ incredibile ma la raccontano proprio così. Altro che riforme costituzionali; qui ci riportano al feudalesimo.