='QUESTIONE URBANISTICA' A MODUGNO. MAGRONE, SERVE UN COMUNE SENTIRE SULLA NECESSITA' DI COSTRUIRE UN APPRODO= Stampa
Scritto da Redazione   
Sabato 28 Giugno 2014 10:17

DAL 1999 AL 2014 A MODUGNO SI E' COSTRUITO CON NORME ILLEGITTIME.per rivista1

UN CONVEGNO PD (25 GIUGNO 2014) SUL TEMA 'URBANISTICA DI QUALITA''
L'INTERVENTO INTRODUTTIVO DEL SINDACO NICOLA MAGRONE

 

Dal 1999 al 2014 nel territorio di Modugno si è costruito seguendo norme non valide perché non approvate - come era invece previsto dalle leggi - dalla Regione Puglia. Le norme non valide furono introdotte con modifiche apportate nel 1999 (con una delibera di Consiglio Comunale) alle norme tecniche attuative del Piano Regolatore Generale Comunale che era stato approvato dalla Regione Puglia nel 1995. L'illegittimità l'ha rilevata la stessa Regione Puglia investita dalla questione delle norme di costruzione in vigore nel Comune di Modugno dal nuovo dirigente comunale al settore Urbanistica, Francesca Sorricaro, nominato dall’amministrazione guidata da Nicola Magrone, in carica da un anno.

In molte parti, le norme del 1999 ritenute dalla Regione non valide hanno modificato il Piano regolatore generale in maniera anche rilevante, per esempio alterando il rapporto tra altezza degli edifici e larghezza stradale, escludendo dal calcolo della complessiva superficie edificabile le superfici di scale esterne e balconi o ancora inserendo in aree destinate ad attività industriali altre destinazioni d’uso come attività commerciali di vendita e distribuzione. In altri casi non hanno tenuto delle prescrizioni della Regione, per esempio riguardo a sopraelevazioni o ristrutturazioni.

Il 25 giugno 2014 si è tenuto a Modugno, per iniziativa del Pd, un convegno sul tema 'L'Urbanistica di qualità', con la partecipazione dell'assessore della Regione Puglia alla Qualità del territorio, Angela Barbanente, del sindaco Nicola Magrone e del consigliere regionale Mario Loizzo.

Ecco l'audio dell'intervento introduttivo della 'questione urbanistica a Modugno' di Nicola Magrone.

 

Magrone spiega come in città si è giunti alla drammatica situazione del settore urbanistica con la scoperta, ratificata dalla Regione Puglia, che per 15 anni a Modugno si è costruito seguendo norme illegittime. L'amministrazione ha ritenuto che in primo luogo dovesse essere ricostituito il corpo di norme che riguardano il Prg (approvato dalla Regione Puglia nel 1995), con le varianti successive (non quelle del '99, mai approvate dalla Regione): il Prg è infatti l'unico strumento urbanistico - secondo la Regione - oggi efficace.

“Noi abbiamo fatto quello che avevamo il dovere di fare – ha detto Magrone – e abbiamo chiesto a tutti di proporre che fare ‘nel frattempo’, ma questo ‘nel frattempo’ è sfuggito al dibattito generale e clamorosamente alla deliberazione del consiglio comunale che delega le decisioni a “un indefinito comitato di esperti che richiede sei-sette mesi solo per organizzarlo e formalizzarlo regolarmente” ma non risolve il problema delle risposte da dare in tempi rapidi, rapidissimi, ai cittadini. Il sindaco ha spiegato che l’amministrazione proprio per risolvere questo problema aveva ritenuto di ricorrere immediatamente alla disponibile ma anche doverosa collaborazione della Regione, rinviando ad essa la delibera del 1999 che non aveva esaurito il suo iter rendendo inefficaci le Norme tecniche di attuazione del Prg che contengono varianti.

Orinatoio Pascazio per rivista3D’altro canto – ha detto ancora Magrone – anche le norme del Prg “hanno presentato un problemaccio”, perché anche per il Prg, per 15 anni, si è andati avanti non con un documento unitario ma con uno strumento urbanistico smembrato in mille fogli, con una cartografia non omogenea, carte discontinue che non rappresentano la realtà e che sono state interpretate soggettivamente. “la nostra preoccupazione primaria – ha continuato il sindaco – è stata dunque quella di ricostituire uno strumento urbanistico che fosse un punto di riferimento certo, perché dove non c’è certezza nelle norme “è lì che si annida la libertà interpretativa” nelle risposte ai cittadini. Per questo, abbiamo autorizzato il dirigente - ha spiegato Magrone - a sospendere come prevedono anche le sentenze del Consiglio di Stato, non l’attività edilizia, ma i termini di decorrenza delle risposte da dare alle domande edilizie. Quella che noi abbiamo disposto - ha detto - “non è assolutamente una sospensione dell’attività edilizia, è una sospensione che la pubblica amministrazione dà ai tecnici dei termini che essa ha entro i quali deve rispondere”: questo, per consentire la continuità della risposta ai cittadini contemporaneamente col difficile lavoro, che si sta svolgendo, di ripristino di uno strumento urbanistico certo.

Mentre si ricostituisce il Prg con norme tecniche e cartografia, la soluzione dell'amministrazione prevedeva che s’inviasse alla Regione la delibera del ’99 per portare a compimento la procedura di variante: per rimettere cioè sui binari un treno deragliato eriportarlo alla sua naturale stazione di destinazione. “Io non dico – ha continuato il sindaco – che la nostra è una soluzione brillante, è una soluzione pedestre, è quello che deve fare un medico del pronto soccorso che cerca di contenere il disastro che si paventa”.

Il sindaco ha quindi ricostruito anche le ultime vicende del consiglio comunale, dove dieci consiglieri diparterre consiglio comunale maggioranza e uno dell'Udc - contro il parere dell'amministrazione - hanno preferito votare a favore della costituzione di una commissione di esperti che - ha detto il sindaco - non risolve il problema perché i risultati di questa commissione non avranno alcun valore giuridico e intanto non risponde alla questione di che cosa si fa 'nel frattempo' rispetto alle richieste dei cittadini all'ufficio urbanistico, anzi rischia di dilatare i tempi per mesi e mesi. E poi, “lasciatemelo dire – ha sottolineato – non ho mai visto che su un problema che riguarda una categoria sociale si chiama a decidere come comportarsi la categoria sociale interessata: non è consentito per un dilatato conflitto di interessi, vistoso e clamoroso”.

“Quello che chiedo – ha detto ancora – è che si giudichi la condotta dell’amministrazione secondo criteri di lealtà e di obiettività: lo dissi anche in consiglio comunale, ogni consigliere si senta amministratore, decida in libertà. So che su questo non è questione di maggioranza e opposizione, la mia prospettiva era che ognuno votasse liberamente come credeva, ed è successo”. Il problema a questo punto – ha sottolineato il sindaco – è che a proposito della questione urbanistica Modugno si trova “in una situazione difficile, molto difficile” e ha annunciato che “ci sono molti altri livelli di questo problema, che sono veramente impressionanti”. Da quando si è votato in consiglio si è molto disquisito - ha aggiunto il sindaco - sulla questione politica, se ho ancora una maggioranza o non ce l'ho. Qui però non è questione di maggioranza e opposizione - ha continuato Magrone - qui, se non c'è un comune sentire sulla necessità di trovare un approdo, se si crea un clima di rissa e di armate che si scontrano sulla pelle dei cittadini, è chiaro che rischia di venir meno il senso stesso dell'amministrazione e del consiglio.

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 02 Luglio 2014 00:42
 
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