=URBANISTICA E POLITICA A MODUGNO. LA PROPOSTA DEL SINDACO MAGRONE= Stampa
Scritto da Redazione   
Venerdì 01 Agosto 2014 17:38

 

balconi sporgenti2ECCO LA PROPOSTA
DI DELIBERA
PER USCIRE DA 15 ANNI
DI ILLEGALITA' EDILIZIA

Modugno è un Comune nel quale si è costruito per 15 anni - dal 1999 al 2014 - con norme illegittime che la Regione Puglia non riconosce come ‘efficaci e vigenti. Lo ribadisce ancora una volta la Regione al Comune di Modugno, con una nuova nota (la quinta nel giro di un paio di mesi)  nella quale dà ragione all’amministrazione Magrone, ripetendo che per la Regione Puglia sono “efficaci e vigenti le norme tecniche di attuazione” approvate con il Piano regolatore generale del 1995.

La Regione condivide l’intero percorso dell’amministrazione Magrone e nell'ultima sua nota - firmata dall'assessore Angela Barbanente, vicepresidente dell'ente regionale, e dai dirigenti del suo assessorato Giuseppe Musicco, dirigente Abusivismo Contenzioso, e Nicola Giordano, dirigente per la pianificazione del Territorio - conclude ancora una volta: bisogna attenersi alle norme del 1995. Sulle attività edilizie nel Comune di Modugno, l’Ente regionale avverte: se non si osservano le norme del ’95 non c’è legalità.
Per questo, il Sindaco Magrone propone ora al Consiglio una delibera che “in un paese civile risolverebbe il problema urbanistica”. Eccola.

La proposta completa elaborata dal sindaco si può leggere e scaricare a questo link:

Magrone-proposta delibera a consiglio comunale.pdf

Si può osservare che contiene molte importanti informazioni. C'è anche, per esempio, qualche cenno, ma solo qualche cenno, sullo stato disastroso nel quale sono stati trovati l'Ufficio tecnico comunale di Modugno e i suoi strumenti urbanistici (proprio quelli in base ai quali si danno e si negano i permessi per costruire) dal nuovo dirigente, arch.Francesca Sorricaro, nominato da Magrone nel dicembre 2013 e arrivato dopo che il settore era stato 'decapitato' dagli arresti per tangenti del 30 novembre 2012: due dirigenti e quattro tecnici di quell'Ufficio infatti erano stati coinvolti nelle indagini che avevano portato anche all'arresto di due sindaci Pd di Modugno (Giuseppe Rana e Mimmo Gatti), consiglieri comunali di vari partiti e professionisti del settore urbanistica.

Bene, giusto per fare un esempio, questo lo stato dell'Ufficio segnalato dal nuovo dirigente appena vi mise piede:

Solo dal primo gennaio 2011 è stato attivato un sistema informatizzato per la gestione delle pratiche edilizie”; “attualmente risultano in istruttoria circa 153 permessi di costruire e n.150 agibilità”; “a queste istanze si aggiungono tutte quelle, ad oggi non monitorate, antecedenti il primo gennaio 2011”; “spesso la richiesta di integrazione [di documentazione] viene fatta per prassi verbalmente”; “ogni anno arrivano circa 500 richieste di certificato di destinazione urbanistica che devono essere evase confrontando i vari documenti sparsi dello strumento urbanistico e che richiedono pertanto molto tempo”; “sono state inoltre depositate n.1682 richieste di condono (857 del 1985, 432 del 1994, 393 del 2003), attualmente l’istruttoria di tali pratiche viene eseguita solo dietro sollecito del richiedente”; e ancora: “la modulistica per la presentazione delle istanze risulta troppo generica e in alcuni casi carente di informazioni o di tipologie di istanze, ciascun istruttore utilizza format differenti per impostare gli atti, non esiste uniformità; molte pratiche sono accatastate in cumuli nello stesso archivio o distribuite in scaffali nei diversi uffici, in molti casi è difficile recuperare la documentazione; non è stata istituita la Commissione locale per il paesaggio, ci sono pratiche in sospeso per le quali è necessario individuare il valore dell’immobile per poter applicare la sanzione amministrativa relativa ad interventi eseguiti in difformità dal permesso di costruire”.

Solo esemplificazioni. Sempre solo per un esempio, ecco lo stato - all'arrivo del nuovo dirigente - di alcuni degli strumenti di lavoro, gli strumenti urbanistici:

 “Il PRGC vigente è del 1995. Sono seguite una serie di varianti e di integrazioni che non sono mai state riportate su una medesima cartografia o un unico Testo normativo. Gli strumenti urbanistici vigenti sono pertanto frastagliati in numerosi documenti: si pensi solo che sulla cartografia di PRGC non sono state neanche riportate le Osservazioni della Regione relative allo stralcio di alcuni comparti. Non sono riportati il nuovo tracciato ferroviario e la perimetrazione del PUTT. Lo strumento urbanistico non è aggiornato rispetto alla normativa vigente (PUE, Decreto del fare ecc). Lo strumento urbanistico non è conforme alla legge regionale urbanistica n.20/2001 che prevede un Piano urbanistico generale (PUG) suddiviso in parte strutturale e operativa e in piani urbanistici esecutivi (PUE) come strumenti di attuazione. E’ necessario creare una sorta di testo unico dello strumento urbanistico che riunisca tutti i documenti a livello cartaceo e testuale, informatico e visibile anche all’esterno. E’ necessario riperimetrare il centro abitato il cui perimetro non è più conforme allo stato di fatto”.

A queste descrizioni è poi seguita, nella primavera 2014, la scoperta - fatta in collaborazione con la Regione Puglia - che dal 1999 al 2014 nel territorio di Modugno si è costruito seguendo norme illegittime adottate dal consiglio comunale nel ’99: la scoperta cioè del vero e proprio ‘sacco’ edilizio compiuto a Modugno, la scoperta dell'area di illegalità dalla quale Magrone ha tentato di far uscire il paese il 20 giugno scorso con una prima proposta di deliberazione consiliare che seguiva le indicazioni regionali per la situazione esistente (senza contraccolpi per chi ha acquisito una casa con quelle norme illegali) ed evitare che quelle stesse norme illegali potessero essere ancora usate. Ma, da quel 20 giugno, il sindaco si è trovato di fronte ad un muro: un muro costituito da dieci consiglieri della sua ex maggioranza, coalizzatisi all'improvviso in un nuovo gruppo in difesa di quelle norme definite illegali dalla Regione, e cementato dalla complice astensione delle opposizioni (Pd-Pdl e gruppi affini).

A causa di questo muro, l'attuale amministrazione è stata messa in minoranza ed è sull'orlo delle dimissioni. Ma prima di andar via il sindaco Magrone tenta quest'ultima carta per salvare Modugno dall'illegalità: l'illegalità nella quale, a tutti i costi, vorrebbero invece tenerla dieci consiglieri senza coraggio e senza pudore e un Pd paralizzato dai suoi conflitti interni che lo inchiodano al sistematico voto di astensione da ogni giudizio.

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Ultimo aggiornamento Venerdì 01 Agosto 2014 18:01
 
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