=LE OLIMPIADI DI OSCAR PISTORIUS= Stampa
Scritto da Redazione   
Martedì 10 Luglio 2012 12:24

 

olimpiadi

I 400 metri di Pistorius

da solo e in squadra

che il mondo attende

 

di Michele Silvestri

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Da venerdì 27 luglio a domenica 12 agosto prossimi, gli occhi del mondo sportivo e non saranno puntati su Londra che ospiterà i trentesimi Giochi Olimpici. Dal momento dell’accensione della fiaccola olimpica da parte dell’ultimo tedoforo fino alla maratona e quindi alla cerimonia di chiusura, nella capitale inglese gareggeranno 269 atleti italiani: pochi (77 in meno rispetto a Pechino 2008 e 104 in meno rispetto ad Atene 2004) ma - si spera - buoni.

I risultati ottenuti sul campo dicono che le atlete potrebbero farci ascoltare l’inno di Mameli più volte rispetto alle previsioni riguardanti i loro colleghi uomini; inoltre la rappresentanza femminile italiana alle Olimpiadi è cresciuta in termini relativi: a Londra l’Italia schiererà 147 uomini e 122 donne (il 45% del totale). Donna anche la portabandiera dell’Italia: Valentina Vezzali, 7 medaglie olimpiche (di cui 5 ori) nella scherma.

 

Tutti sognano di scrivere una pagina di storia sportiva alle Olimpiadi. Alcuni, per la loro tenacia, sono già entrati a far parte della memoria collettiva nel grande libro “a cinque cerchi”.

È il caso del canottiere del 4 di coppia, Rossano Galtarossa: 40 anni appena compiuti, è alla sua sesta Olimpiade. A quota 6 Giochi c’è anche Alessandra Sensini, windsurfista 42enne, che vanta già una medaglia d’oro, una d’argento e due bronzi. Ed è il caso di Josefa Idem, la canoista che, un mese dopo la chiusura di Londra 2012, compirà 48 anni ed avrà partecipato a 8 Olimpiadi; nelle prime due (Los Angeles 1984 e Seul 1988) Josefa indossava i colori della Germania, in seguito, dopo il matrimonio con il suo allenatore italiano Guglielmo Guerrini, la Idem ha preso la cittadinanza italiana e ha indossato il Tricolore nelle competizioni sportive; è stata a lungo fra i candidati a portabandiera per la cerimonia di apertura di Londra 2012.

Ma la tenacia che più di tutte è da ricordare si chiama Oscar Pistorius: il 25enne sudafricano, che corre grazie a protesi in fibra di carbonio in sostituzione delle gambe, sarà il primo atleta paralimpico a partecipare alle Olimpiadi tra i normodotati; la federazione del Sudafrica lo ha infatti selezionato sia per il quartetto nella staffetta 4x400, sia per la prova individuale dei 400 metri su pista. Pistorius (che ha subito all’età di 11 anni l’amputazione di entrambe le gambe a causa di una malformazione genetica), per qualificarsi a Londra 2012, doveva correre nell’arco dell’anno i 400 metri al di sotto del tempo limite di 45 secondi e 30 centesimi per due volte. A marzo Oscar lo aveva fatto in 45’’20, ma a fine giugno non era riuscito ad andare oltre il secondo posto sui 400 metri ai Campionati d’Africa, con il tempo di 45’’52. A inizio luglio la federazione sudafricana ha comunque deciso di convocare Pistorius assieme ai suoi colleghi normodotati de Beer, Mogawane e de Jager. “Oggi è realmente uno dei più bei giorni della mia vita. - ha commentato Pistorius -. Sarò a Londra per Olimpiadi e Paralimpiadi. Grazie a tutti coloro che mi hanno fatto diventare l’atleta che sono. Dio, la famiglia e gli amici, i miei avversari e i miei tifosi. Mi avete tutti dato una mano”.

A Londra dunque Oscar Pistorius parteciperà prima alle Olimpiadi (dal 27 luglio al 12 agosto) e poi alle Paralimpiadi (dal 29 agosto al 9 settembre), manifestazione nella quale vanta già quattro medaglie d’oro alle edizioni di Pechino e di Atene.

Ultimo aggiornamento Martedì 10 Luglio 2012 12:41
 
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