ITALIA GIUSTA. L’UTOPIA SEMPLICE.1 Stampa
Scritto da Redazione   
Martedì 05 Aprile 2011 19:42

Un'assemblea di cittadini 

che discutono di sé

e decidono tutto  

di Francesca Di Ciaula

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Si elargiscono offerte al querelante di turno, che così di fatto rinuncia ad un diritto riconosciuto, quello del lavoro, della parità di accesso a pubblici impieghi, di una diversità di fatto negata, in cambio di una temporaneo compenso/retribuzione/impiego che lo manterrà nella stessa condizione di querelante, non persona libera, bensì servo di padroni. Un sistema che si autoalimenta, difficile da scardinare. Agli altri invece, una “stanchezza del chiedere, pudore del denunciare, vergogna del dire” - sono le parole di Nicola Magrone a conclusione dell'incontro - impedisce di andare oltre la semplice indignazione e a questa indignazione di farsi organizzata opposizione politica civile nel rispetto delle regole della  democrazia .

In un paese come il nostro, dove i luoghi pubblici sono disertati, le assemblee cittadine guardate con sospetto per via di timori di strumentalizzazioni e storie di cattiva amministrazione sapute e sottaciute, quella dello scorso giovedì 31 marzo al Palazzo della cultura qui a Modugno,  organizzata da liberi cittadini, è stata occasione di incontro per definire i contorni di una vera utopia: una città da vivere, città amministrata nel rispetto della legalità.

         Assemblea inedita, riunione di cittadini nel tentativo di andare oltre l'individualismo di aperte sottoscrizioni o pubbliche manifestazioni. Se la denuncia dell'incuria in cui è tenuto il paese e di conseguenza le vite dei cittadini, denuncia del disconoscimento della parte più indifesa della popolazione, i disabili, i bambini, gli anziani, del loro diritto a far propria questa città a cominciare da quello di poterla attraversare a piedi senza pericoli, è un'azione dovuta di cittadino, la chiamata all'impegno civile forse dovrebbe esserne la conseguenza immediata. Eppure accade che in questo paese, oggi rianimato solo dal chiacchiericcio pre-elettorale, dove peraltro rimangono assenti i contenuti e opachi i volti, vecchi schieramenti di partiti e conflitti di interesse tolgono il respiro anche ad una libera domanda civile e sociale, alla richiesta di attenzione ai bisogni dei cittadini, alla loro singola diversità.

         In questo grigio scenario, il mondo dell'associazionismo, riserve di energie civili, riconducibili a quel grande contenitore che è la nostra Carta costituzionale, stenta a farsi largo, la società civile stravolta da blocchi politici, personaggi e gruppi di potere che scambiano un diritto del cittadino con la gestione di una domanda destinata a restare precaria. Si elargiscono offerte al querelante di turno, che così di fatto rinuncia ad un diritto riconosciuto, quello del lavoro, della parità di accesso a pubblici impieghi, di una diversità di fatto negata, in cambio di una temporaneo compenso/retribuzione/impiego che lo manterrà nella stessa condizione di querelante, non persona libera, bensì servo di padroni. Un sistema che si autoalimenta, difficile da scardinare. Agli altri invece, una “stanchezza del chiedere, pudore del denunciare, vergogna del dire” - sono le parole di Nicola Magrone a conclusione dell'incontro - impedisce di andare oltre la semplice indignazione e a questa indignazione di farsi organizzata opposizione politica civile nel rispetto delle regole della  democrazia.

         Allora cos'altro ci rimane se non uno sforzo del credere in questa utopia, in  qualcosa che non c'è ma ci può essere? E cos'è questo appello ad un'utopia se non una testimonianza dell'esserci come liberi cittadini, della rivendicazione di una libertà di coscienza civile, di una reale e difficoltosa difesa della nostra Costituzione ad di fuori dalle manifestazioni di piazza che rendono la nostra coscienza appacificata? È stato questo l'appello finale nell'assemblea rivolto a tutti i coloro che non vogliono rinunciare a se stessi, ad una vita dignitosa, buona qualità, non concessa, ma ad alta voce rivendicata.

Ultimo aggiornamento Domenica 10 Aprile 2011 09:15
 
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