NICOLA MAGRONE CANDIDATO SINDACO A MODUGNO |
Scritto da Redazione | |
Martedì 12 Aprile 2011 12:51 | |
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COMUNICATO STAMPA incontro con i giornalisti - giovedi' 14 aprile ore 15.30
“In situazioni drammatiche come quella di Modugno un’obiezione di coscienza s’impone nell’interesse vero di tutti. Modugno ha bisogno di una rivoluzione. Non violenta ma civile, morale, etica, di rispetto delle persone”. Sono le motivazioni che hanno portato dapprima “Italia Giusta secondo la Costituzione” e Comitato Centro Storico La Motta, poi i movimenti “Azione e Tradizione” e “Protagonisti della Nuova Italia” con il partito dei Verdi a decidere di candidare sindaco a Modugno il magistrato Nicola Magrone, noto per le sue battaglie in difesa della legalita’ e dei diritti, attraverso un tragitto passato per numerose assemblee cittadine. Questa candidatura e le motivazioni che la sostengono saranno illustrate ai giornalisti che avranno la cortesia di intervenire in una conferenza stampa che si terrà a Modugno, giovedì 14 aprile, alle ore 15.30, nella sede di “ITALIA GIUSTA”, nel centro storico, piazzetta Santa Caterina, 6. Intervengono Nicola Magrone e dirigenti dei movimenti che propongono la sua candidatura. Si ringraziano sin da ora i giornalisti che vorranno partecipare.
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Che cos’e’ oggi Modugno? “Un paese intristito, abbrutito - ha sottolineato di recente Magrone in una delle assemblee con i cittadini - e muto, eppure ricco di intelligenze e di competenze rese socialmente inutili. Un paese devastato da un assetto urbanistico a dir poco rivoltante: i quartieri orrendi e disgregati, le strade da dopoguerra, i pedoni in balia di aggressivi predoni motorizzati, non un marciapiedi per persone viventi, per carrozzine o per sedie a rotelle; il commercio isterico per ambizioni da piccola metropoli, l’industrializzazione, idea raccomandata e propagandata come occasione storica risoltasi nella storica sconfitta dell’agricoltura e dell’ambiente (infiocchettata con centrali che non si sa a chi servono, inceneritori che non hanno nulla da incenerire se non grossolane e indistinte montagne di rifiuti, capannoni che si affittano non si sa a chi e per che cosa); non un cinema, non un teatro (qualcuno ci prova con coraggio suicida), non una libreria, una biblioteca esangue e dispersa, l’evasione scolastica incontrollata”. Eppure... Solo a leggere i nomi dei candidati alla carica di Sindaco, ci si accorge che si tratta di persone già da tempo, da troppo tempo, decenni, in Consiglio comunale o in Giunta. Quelli, cioè, che hanno portato alla disperazione il paese, che stanno tutti insieme in maggioranza e che oggi, elezioni alle porte, si presentano (hanno il coraggio di presentarsi) di nuovo come alternativa a se stessi. Ruminanti. E’ così, che si annunciano altri cinque anni di scorribande amministrative e morali. |
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Ultimo aggiornamento Venerdì 15 Aprile 2011 23:33 |