SONO TUTTI LA'. DI NUOVO. IL PAESE E' MUTO di Francesca Di Ciaula Stampa
Scritto da Redazione   
Giovedì 02 Giugno 2011 20:48

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[foto da La Gazzetta del Mezzogiorno]

 HANNO CHIUSO UNA PRATICA. FATTI LORO

 di Francesca Di Ciaula
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10127 modugnesi hanno confermato al ballottaggio Gatti a sindaco di Modugno, paese con 32253 cittadini aventi diritto al voto. Poco meno di un terzo di cittadini modugnesi sentono di poter essere rappresentati dal nuovo sindaco.

“Vedremo cosa farà di buono, speriamo bene per questo paese”, sento dire nella sala d'aspetto del medico. E mentre sono seduta già da mezz'ora in paziente attesa, comprendo dalla conversazione tra i due signori di mezz'età che ancora una volta i modugnesi sono contenti di affidare la pratica e l'onere di amministrare questo paese a chi dopotutto ha già esperienza. Che questo in fin dei conti, al di là di tutto quello di cui si pensa e discute, è un punto a favore del neo sindaco. La speranza affidata a chi ha già lavorato per questo Comune in qualità di assessore e consigliere in questi ultimi anni di degrado urbano e disastro ambientale. La speranza affidata ad un sindaco che ha inserito nel proprio programma un indefinito “recupero e ... sviluppo urbanistico ed ambientale” senza un cenno a quale ambiente, quale territorio, i buchi neri e le devastazioni già compiute. Un territorio senza storia e senza identità, problematiche vaghe e discorsi simili, buoni per tante realtà locali.

Si sa, dopotutto questa è stata una campagna elettorale senza confronto sulle questioni reali e i bisogni veri del paese. Hanno fatto promesse, le stesse, di impegno su questioni grandi quanto indecifrabili, sbiadite, senza contorni reali, i due candidati che si sono contesi al ballottaggio la poltrona di sindaco e quello di centro, Bellomo, che adesso potrà occupare il seggio di candidato sindaco non eletto, grazie ad un  “accordo politico” che le coalizioni di centrosinistra e di centro,   PD e UDC in testa, si sono guardati bene dal formalizzare in vero e proprio apparentamento. Sono tutti là di nuovo, ci sono riusciti senza aver speso una parola sulle brutture di questo paese. Nessuna lettura del paese a segnare un primo passo di un possibile cambiamento, un cambiamento cui diventa sempre più difficile credere.

Come si potrebbe qui continuare a pensare a un paese nuovo fatto a misura dei cittadini? Come è possibile credere ad un progetto chiaro e definito di amministrazione proposto da chi non ha avuto il coraggio di una disincantata e lucida analisi del paese e delle sue questioni fondamentali? Adesso le sedi dei partiti ritorneranno a svuotarsi, dalle piazze sono già scomparsi gazebo, palloncini e finte aggregazioni di entusiastici sostenitori, finta partecipazione civile che tornerà a ridimensionarsi, deformarsi sulle solite lamentele oppure su domande in sedi occasionali. Finita l'abbuffata elettorale, il  paese ritornerà nell'inedia e nella morsa di sempre, di veleni ed incuria. Buona fortuna a tutti i modugnesi.

piccione

Ultimo aggiornamento Domenica 12 Giugno 2011 18:56
 
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