=LA QUESTIONE MERIDIONALE SPIEGATA CON PAROLE MIE= Stampa
Scritto da Redazione   
Lunedì 25 Luglio 2011 17:51

“LAICI, CAPORALI, SANTI"

 

di Giovanni Buttiglione

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La fede in Dio esige che il cristiano ponga nella giustizia divina l’accoglimento delle sue suppliche. Attraverso le  preghiere  i più umili, deboli e indifesi, gli  “ultimi”,  chiedono e attendono per tutta la vita il segnale, il momento, che li libererà  dalle afflizioni  compensandoli dell’amarezza di una esistenza povera  ma ricca di spirito:  attendono “la grazia”. Oggi la speranza è tutta nella conquista di un posto di  lavoro che permetta di soddisfare almeno i bisogni primari del cristiano senza dover mendicare  il necessario per vivere.

Proprio per assecondare questa speranza di grazia, si sono moltiplicati gli intermediari della fede, direttamente in contatto col Signore quasi e forse più dei preti e dei religiosi in genere. Gli intermediari,  sostituendosi a Dio, concedono direttamente grazie e posti di lavoro. Il traboccante sentimento di fede dei bisognosi suscita ammirazione  nelle processioni di eventi religiosi (tantissime ormai) durante tutto l’anno, ogni anno, coi mesti volti dei partecipanti in preghiera che invocano, non più i santi ma i loro padroni:  aiuto. I padroni hanno visi più serafici, hanno i volti del sindaco, degli assessori, dei consiglieri di tutti gli enti. Così calati, ognuno, nella parte del  santo dispensatore di grazia, salutano tutti con lo stesso santo atteggiamento: un papa!

Il fatto è che le grazie questi santi in terra le fanno sul serio.  Posso testimoniare personalmente del posto di lavoro “trovato”  esattamente il giorno dopo la proclamazione degli eletti nel nuovo consiglio comunale di Modugno ad un mio sfortunatissimo parente. Egli già lavorava a tempo indeterminato in una piccola azienda; vive da anni e  tuttora senza pagare affitto in un appartamento di lusso di 110 mq di proprietà dei nonni della moglie la quale ha già una ipoteca su una cospicua eredità dei nonni. Su suggerimento del suocero amico di un intermediario dei santi in Paradiso, si è licenziato dal lavoro  “che non dava affidamento” (la piccola azienda) e, con parenti ed amici, ha pregato intensamente affinché il miracolo di essere assunto in una grande azienda  metalmeccanica  (diciamo Getrag)  si realizzasse.  In cambio, i santi attraverso i loro portavoce (sindaco, assessori, consiglieri, addetti ai servizi sociali) hanno fatto sapere, commossi dalla miserabile condizione di vita del fedele povero (ma proprio povero, il padre ha “solo” qualche ettaro di terreno da lasciargli in eredità) che avrebbe sicuramente ricevuto la grazia di fronte alle preghiere di tanti parenti e amici [tanti davvero] espresse in un modo così supplichevole da apparire  un vero e proprio  “voto di fedeltà”, diciamo pure pure un voto, non si poteva non dare un buon posto di lavoro, soprattutto a chi già lo ha!

I miei  poveri vecchi genitori (defunti) avevavo fiducia in Dio  e nei santi e speravano di essere premiati con una vita migliore  magari con un onesto lavoro. Ho lavorato diversi anni in Getrag ed in Bosch tramite l’azienda che ne curava la logistica ed i trasporti e senza alcun dubbio posso affermare che tali aziende che prendono milioni di euro di finanziamenti per lo sviluppo dell’occupazione nel sud danno lavoro  a proprietari terrieri, proprietari di case, coniugati con titolari di licenze di commercio, liberi professionisti a tempo libero, fratelli sorelle cugini et similia di consiglieri comunali e provinciali, di sindacalisti, parenti di avvocati ingegneri ecc,ecc. I poveri che non hanno nessuno, li vedi in processione a chiedere la grazia di entrare a far parte come manovalanza e facchinaggio nelle cooperative usa e getta dove ogni tre quattro mesi c’è un ricambio di tutti i lavoratori che tornano nuovamente in processione da un altro santo da celebrare, a chiedere la grazia. Le grandi aziende in pratica, in virtù dei soldi pubblici che prendono, invece di  adottare una politica oculata tesa a dare lavoro ai meno abbienti per promuovere quelle relazioni sociali finalizzate alla cooperazione e alla civile convivenza nelle grandi aree a forte urbanizzazione, sono diventate il parcheggio per ricchi ereditieri, proprietari, padroni di rendite a vario titolo e ancor più collusi con cooperative che fanno del caporalato la loro ragion d’essere.

Per questo motivo evito le processioni dei santi; sono più associazioni di affari che momenti  di celebrazione di fede religiosa. Gesù aiutava i poveri, non stabilizzava i ricchi.

Intanto sono contento che il mio lontano parente, per la gioia di essere stato assunto in una grande azienda (diciamo GETRAG) porterà la moglie in crociera per una settimana. Io non sono invidioso tant’è che non porterò mia moglie in crociera, e nemmeno dal dentista del quale ha bisogno, e nemmeno  andrò  io dall’ortopedico del quale ho bisogno. Io non ostento le mie ricchezze: semplicemente non ne posseggo. Sto aspettando la grazia da Dio in “persona” perché  gli intermediari non si fidano del mio “voto di fedeltà” .

Ultimo aggiornamento Giovedì 11 Agosto 2011 13:04
 
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