=LA QUESTIONE IMMORALE NELLA PERIFERIA= Stampa
Scritto da Redazione   
Giovedì 18 Agosto 2011 20:25

  espresso

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Dice Marco Travaglio nel blog di Beppe Grillo:

Ecco perché purtroppo dal punto di vista del conflitto di interessi di Tedesco, Vendola e dal punto di vista del conflitto di interessi di Pronzato e del rapporto malato tra politica e affari dimostrato da Bersani sia nel caso Serravalle, sia nel caso Unipol, sia nel caso Monte dei Paschi – Bnl, bisognerà cercare altrove un candidato che possa prendere il posto di Berlusconi. Per andare al posto di Berlusconi non basta avere una faccia diversa da Berlusconi, una statura diversa o un’etichetta diversa sulla fronte, bisogna anche essere diversi.

Naturalmente, Travaglio guarda le cose grandi, quelle che riempiono di sé i giornali e le televisioni, non può mica piegarsi fino alle cosette di provincia, quelle insomma nelle quali siamo immersi e dalle quali siamo sommersi noi, comuni cittadini.

Mettiamo Modugno (Bari), comune che sfiora i cinquantamila abitanti, inglobato nella zona industriale di Bari, letteralmente violentato da speculazioni di ogni tipo e amministrato ormai da oltre dieci anni da variopinte coalizioni di centrosinistra, amorevolmente accudite e sostenute dal centrodestra e da personaggi che hanno avuto ed hanno sgradevoli frequentazioni con le aule di giustizia.

Ricapitoliamola così, la vicenda, attingendo ad una notizia di agenzia che non ha incuriosito nessuno e che anzi ha rassicurato tutti per non aver provocato anche la minima riflessione pubblica:

BARI, 2 LUG - Se ne occupo' prima delle amministrative anche 'il Fatto quotidiano' per analogie con altre situazioni di esponenti Pd indagati e candidati in amministrazioni comunali nel barese: il Pd Mimmo Gatti, 40 anni, pur essendo imputato di falso per una questione riguardante appalti nell'Istituto Case popolari di Bari del quale e' dipendente, si candidava sindaco a Modugno, comune di oltre 35.000 abitanti nell'hinterland barese governato dal centrosinistra da oltre dieci anni e in una situazione di assoluto degrado ambientale e sociale. Gatti aveva favorito la propria candidatura, avversata nel partito locale ma ottenuta col 51 per cento dei consensi tra i 3609 votanti alle primarie, assicurando al suo partito che ancor prima del suo insediamento in caso di elezione avrebbe avuto la prescrizione. Lo stesso 'Fatto quotidiano', raccontava che a maggio 2011 ''a sollevarlo dalla questione'' ci avrebbe pensato la prescrizione, sottolineando tuttavia che era ''cosa diversa dall'assoluzione''. Tuttavia, la prescrizione che sarebbe dovuta arrivare in un'udienza processuale di un paio di settimane fa sinora non e' arrivata perche' sono stati sbagliati i conti: benche' il 4 luglio 2011 ci sia l'insediamento del nuovo sindaco la prescrizione non arrivera' prima del prossimo anno (il 2012) per un reato, il falso in faccende della pubblica amministrazione, che altrove, ad altri candidati del centrosinistra, e' costata la candidatura.

Dopo che Mimmo Gatti e' stato eletto, infatti, si e' scoperto che la prescrizione e' lungi da venire e che e' tutt'altro che scontata. Secondo il suo legale, l'avv.Tommaso Barile, non si avra' prima del prossimo anno, se frattanto non sara' intervenuta la sentenza di primo grado:il 7 dicembre 2011 e' prevista la prossima udienza che dovra' ratificare alcuni patteggiamenti ma non potra' ratificare le prescrizioni perche' non saranno ancora state raggiunte. Frattanto riprende fiato persino qualche voce dissenziente nel partito di Gatti che prima delle elezioni pretendeva che il candidato sindaco chiedesse un'assoluzione nel merito delle accuse. Intanto altri gruppi sociali chiedono conto, soprattutto per una specie di 'truffa' elettorale: quest'ultima accusa arriva da parte di liste civiche che hanno partecipato alle elezioni avendo come candidato sindaco Nicola Magrone, magistrato di spicco per la sua attivita' professionale e culturale. Magrone ha ottenuto l'11.70% per cento dei voti senza neppure acquisire il diritto ad entrare in consiglio comunale perche' al ballottaggio Gatti ha stretto un accordo un accordo con l'Udc, che costituiva parte della minoranza, ma non lo ha formalizzato, cioe' non ha stretto un apparentamento formale: il risultato e' che oggi l'Udc esprime il vicesindaco e parte della giunta, quindi e' organicamente nella maggioranza, ma dal punto di vista formale fa parte della minoranza, alla quale sottrae dunque seggi, almeno quattro. [V. in questa rivista, tra l'altro : LA FURBATA DEL PDUDC]

A parte le 'truffe politiche del Pdudc', denunciate dal 'partito della Costituzione' messo in piedi da Magrone,  l'inchiesta nella quale Gatti e' coinvolto non e' di poco conto: portò nel 2005 all'arresto dell'allora presidente dell'ente Iacp, Gaetano Mossa, architetto ritenuto vicino al centrodestra. Ai domiciliari andarono altri sei dirigenti dell'istituto. I pm Marco Dinapoli (oggi procuratore a Brindisi), Renato Nitti, Roberto Rossi (attuale consigliere Csm) e Lorenzo Nicastro (nel frattempo divenuto assessore regionale all'Ambiente della seconda amministrazione Vendola) ipotizzavano diversi reati dovuti all'''illegalità diffusa'' con la quale veniva gestito l'istituto.

Le indagini si occupavano di presunte irregolarità compiute tra il 1999 e il 2004 nello Iacp di Bari. Gatti, ingegnere assunto dallo Iacp nel 2002 e tra il 2002 e il 2005 assessore all'urbanistica del comune di Modugno (poi, sino al 2010, capogruppo consiliare del Pd), e' accusato di aver autorizzato il pagamento degli stati di avanzamento lavori per alcuni cantieri. Sulla base di microspie poste negli uffici dello Iacp di Bari, nel 2006 i pm conclusero le proprie indagini: il 2 febbraio 2007 il gip Antonio Lovecchio rinviò a giudizio 12 persone tra cui Gatti, che fu imputato ''per i reati di cui agli articoli 81, 479 in relazione all'articolo 476 codice penale perché in esecuzione di un medesimo disegno criminoso nella sua qualità di pubblico ufficiale attestava falsamente negli stati di avanzamento lavori 1 e 2 dell'appalto affidato all'impresa Multimedia costruzioni - reato commesso in Sannicandro alla data del primo agosto 2003''.

 

Orbene, SUDCRITICA non tornerebbe sull’argomento (sul quale ha già detto la sua: v. “IL SINDACO PDUDC CHE SI CREDE BERLUSCONI”) se non fossimo tutti sommersi dalla polemica demenziale che ruota intorno alla penosa domanda: sono più onesti quelli del centrodestra o quelli del centrosinistra? Non solo: se non fossimo tutti inseguiti dai proclami quotidiani dei Bersani, dei Vendola e dei Di Pietro secondo i quali nessuno, che sia imputato o anche solo indagato, si azzardi a candidarsi con loro; verrebbe preso di peso e buttati fuori. E’ nota, d’altra parte, la ruvida severità morale e politica dei tre leaders.

A Modugno, nessuna obiezione: tutti insieme, dal Pd a Sel a Rifondazione a Idv, attendono la prescrizione liberatrice. Qualcuno da quelle parti ha tentato di osservare che, come spiega quotidianamente Travaglio con l’ausilio tecnico-giuridico di Di Pietro, prescrizione non significa innocenza semmai il contrario e che sarebbe giusto che Gatti rinunciasse alla prescrizione per fare accertare inquivocabilmente la sua estraneità ai fatti.

Niente da fare. L’amministrazione è lì, accampata in Comune. Attende la prescrizione in un singolare processo che procede lentamente, certamente più lentamente dei termini di prescrizione.   [I.G.]

bambin_per_titoli

Ultimo aggiornamento Sabato 01 Ottobre 2011 12:39
 
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