=COSE DI MODUGNO. LA SCOPERTA= Stampa
Scritto da Redazione   
Giovedì 01 Marzo 2012 10:38

logo_movimentoIn un tripudio di comunicati grondanti rammarico, dispiacere e amarezza da far impallidire le pagine dei necrologi sui quotidiani, si dimettono uno alla volta, l'ultimo quello di Sel. Rammarico, dispiacere e amarezza comunque scarichi di ogni efficacia, espressi quindi in una logica di mera ostentazione del dolore. La spettacolarizzazione del dolore.

In breve: a Modugno sono di  moda le dimissioni (il vice sindaco, l'assessore alle questioni sociali, l'assessore alla viabilità): comunque, da qualcosa. L'ultima (da Sel) è connotata dalla elaborazione di un voluminoso dossier di accuse al sindaco (che il dimissionario ha sostenuto prima durante e dopo le votazioni) e al suo stesso partito che di democrazia non capirebbe nulla. Chi poteva immaginare tanto dolore dietro alle bandiere elettorali che ci indicavano il futuro? Essi, dunque, sapevano di sé quello che noi potevamo solo sospettare.

 

Avviliscono e allo stesso tempo divertono le scelte che, da qualche mese a questa parte, compiono alcuni (forse molti, anzi troppi) attori da strapazzo della scena politica modugnese. Essi si dimettono. Si dimettono ormai da qualsiasi cosa e lo fanno sempre un minuto più tardi, quel tanto che basta per evitare qualunque scossone, con quella squisita accortezza che sventa ogni possibile terremoto, con quella toccante premura che non consente né inversioni di rotta né declino dell’attuale assetto di potere. Democratici che si autosospendono, vicesindaci che lasciano, assessori che rinunciano, partiti ‘votatissimi’ che ammutinano maggioranze prima bulgare e adesso appena fortissime, coordinatori di circoli cittadini che si accomiatano con la morte nel cuore. Il tutto in un tripudio di comunicati grondanti rammarico, dispiacere e amarezza da far impallidire le pagine dei necrologi sui quotidiani. Rammarico, dispiacere e amarezza comunque scarichi di ogni efficacia, espressi quindi in una logica di mera ostentazione del dolore. La spettacolarizzazione del dolore (nella politica locale). Ci mancava questa ma oggi ce n’è abbastanza da organizzarci un nuovo partito. Il quale avrebbe pure una bella forza dirompente se solo si proponesse di contrastare per davvero le forze dominanti nel paese.

Il divertito avvilimento che ci procurano tali condotte ‘dimissionarie’ discende direttamente dalla loro pretesa di impartirci, un attimo dopo aver annunciato l’uscita di scena, una lezione memorabile sulla “politica che non funziona”, sull’immobilismo, sugli ostacoli continuamente sorgenti in seno alla stessa amministrazione, sulla mancanza di idee e di progetti di chi governa, sui mai concessi ‘tavoli politici’, sull’assenza di dialogo e sulla mancata condivisione delle scelte cioè sulle imposizioni e sugli arbìtri ascrivibili, a piacimento, al primo cittadino Domenico Gatti o al suo partito democratico (suo ad onta dell’autosospensione e democratico al netto della millanteria, cioè zero virgola …).

Gente come l’ex-vicesindaco Bellomo, l’ex-assessore Bozzi, l’ex-assessore Vacca, l’ex-coordinatore SEL Vito Paparella (sostenitori fino ad oggi della maggioranza e dell’amministrazione Gatti), per quanto ognuno di loro abbia il suo stile, sembra avere in comune l’esperienza dell’improvvisa illuminazione sulla insipienza del governo della città. Interpretazione nobile: tutte queste rispettabili figure devono fare i conti, a un certo punto del loro percorso politico, con la desolante constatazione dello stallo amministrativo; per tutti loro arriva, in un modo o nell’altro, il penoso momento della scoperta che il paese è fermo nonostante tutto, fermo e intristito, paralizzato da una moltitudine di problemi a cui non si riesce o non si vuole dare una risposta. Il coordinatore di SEL, a onor del vero e diversamente dagli altri, parla estesamente e spiega con dovizia di particolari come la distanza tra l’orientamento politico del suo partito e l’attività di questa amministrazione venga man mano aumentando, lamenta lo scarso coinvolgimento delle forze - che pure hanno contribuito ad un successo elettorale - nelle scelte inerenti alle figure che devono occupare ruoli delicati e decisivi nella macchina amministrativa, registra addirittura “la distruzione di un sistema di welfare”, denuncia “la perdita di credibilità e di centralità sul piano politico-istituzionale” di un Comune che “arranca e improvvisa”, e infierisce infine sulla persona del Sindaco sputtanando il suo “atteggiamento napoleonico”. Insomma, un quadro politico “balcanizzato” (sempre secondo Paparella).

Italia Giusta apprende non senza una punta di sconcerto queste sensazionali notizie e nel farlo si rammarica, si dispiace e si addolora per il fatto di ritrovarsi oggi un sindaco che non discute e non lascia partecipare gli altri (come si dice? Prepotente? Antidemocratico? Autoritario?) su mandato di un partito che non discute e non lascia partecipare gli altri (come si dice? Egemone? Accentratore? Totalitario?).

Ma poi, tutto questo sarà vero o siamo solo di fronte alle paranoie di un ‘politico’ frustrato che non trova niente di meglio da fare che gettare fango su una compagine politica che lavora seriamente e con entusiasmo per il bene comune? Forse Italia Giusta deve cominciare a chiedersi se non sia davvero il caso di mettersi a difendere sindaco, amministratori e partito democratico perché adesso i nemici stanno diventando tanti e troppo sospetti. E allora diciamolo, per noi il sindaco ha un solo difettino: non è vero che non lascia partecipare gli altri; è proprio lui che non partecipa, non ne ha voglia, non ne vede la necessità. È sindaco, ha avuto i voti, deve decidere lui, ha una città di quarantamila abitanti sulle spalle, non ha mica il tempo di trastullarsi con i giochini della vita democratica. E gli altri, se vogliono giocare, giochino pure al subbuteo della partecipazione, al gioco dell’oca della ‘proposta politica’, e via baloccando. E si ricordino però che una volta iniziato a giocare sta mica bene buttare tutto per aria.

E aprire gli occhi prima di fare le squadre, no? [ns]

Ultimo aggiornamento Giovedì 01 Marzo 2012 18:44
 
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