=DEMAGOGIE E PROPAGANDA IN UN PAESE CHE ATTENDE DI ESSERE LIBERATO= Stampa
Scritto da Redazione   
Venerdì 20 Aprile 2012 12:22

 

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centro storico di Modugno, aprile 2012 - foto Sudcritica

 

 

 

 

A Modugno gli amministratori si fingono pedadoghi.

Il pulpito? Una discarica sociale e ambientale

 

 

Sembra che il nuovo cavallo di battaglia di una parte dell'amministrazione comunale di Modugno, in particolare di quella in carico di questioni ambientali, sia la parola partecipazione. Partecipazione dei cittadini intorno alla cosa pubblica, rivendicazione di quel bene comune non sempre ben identificato in tutto ciò che ha a che vedere con diritti fondamentali quali la salute pubblica, la qualità dell'aria e del suolo.

Così, intorno a questo nuova parola d'ordine, sembra che l'amministrazione prenda linfa, nel tentativo di porsi alla testa di un movimento di coscienze. Anzi fa di più: l'amministrazione fa scuola, nel tentativo di educare i cittadini. Diciamo che dall'alto vuole promuovere un movimento di idee, che invece nasce per sua natura dal basso. Così capita che la questione della partecipazione sia portata avanti proprio da un'amministrazione che ha sempre sorvolato sulle denunce ad opera di cittadini, riguardo al degrado di un centro storico, sede storica ormai anche di topi e scarafaggi, devastato da una sistematica incuria delle amministrazioni, che si sono susseguite in questo paese; capita che nulla sappia dell'amianto, che è stato e viene assiduamente volatilizzato con pericolose e inadeguate operazioni di smantellamento del sito dell'ex cementeria. Tanto per focalizzare alcune questioni talmente gravi e incancrenite, da essere oggi così intrinsecamente legate al nome di questa cittadina che è Modugno.

Peccato che gli amministratori, che oramai si susseguono a ruota a Palazzo di Città, non abbiano voluto fermarsi un attimo a considerare questo stato di cose e le questioni più volte fatte da noi cittadini oggetto di comunicazione e sensibilizzazione. Perché a guardare bene si sarebbero accorti che tutto questo va sotto il nome di  “partecipazione”. Invece tali azioni sono state bollate col marchio di “allarmismi”, lasciate cadere poiché considerate mosse da “invidie” o piuttosto “attacchi” diretti agli amministratori stessi, insomma questioni di partigianerie, piuttosto che azioni fatte oggetto di attenzione e analisi, all'interno di uno sguardo ad ampio raggio su questa casa comune che è il paese.

 

Così accade che le parole vengano rovesciate nel loro contrario, negate nell'atto stesso dell'essere asserite. A Modugno la partecipazione al bene pubblico, possiede significato altro. Qui per fortuna solerti amministratori si fanno carico di sollecitare la pubblica opinione, intorno a valori e idee, che già in partenza non possono che essere condivisi, in ciò azzerando, ignorando, sottacendo pubbliche iniziative, che a più riprese hanno chiamato la gente a riflettere intorno a questioni e urgenze che riguardano la vita di tutti.

Eppure lo sanno bene che non è così, lo sanno bene assessori e consiglieri. Che assemblee pubbliche intorno al bene indisponibile della salute pubblica, periodicamente hanno smosso l'aria di questo assonnato, disattento paese. Ad un'attenta e disinteressata lettura, eventi del genere non potevano essere lasciati cadere. Invece oggi il Comune fa appello ai cittadini in questa generosa opera di costruzione della coscienza civica del paese, come se nulla qui fosse nato, nulla fosse stato detto, nulla chiesto, nulla pensato.

[f.d.]

Ultimo aggiornamento Sabato 21 Aprile 2012 14:22
 
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