lavori in corso alla ex cementeria di Modugno, marzo 2012 - foto buttiglione/sudcritica

Perché l’assessore all’ambiente di Modugno legge il suo curriculum ad ogni accenno di critica?

In un'intervista a un periodico locale, dell'assessore all'ambiente Agostino Di Ciaula, pubblicata tre giorni fa, interrogato sulla questione dell'inquinamento ambientale da amianto dell'ex cementeria, l'assessore fa riferimento alla grave questione dei rischi per la salute pubblica con queste parole: “La domanda alla quale è necessario rispondere è capire se a Modugno ci sono stati casi di mesotelioma pleurico e se qualcuno di questi casi possa essere causato dall’esposizione ambientale. Ho avviato una raccolta di dati epidemiologici dal registro regionale per i mesoteliomi e sto analizzando i dati”.

Sapevamo dell'impegno del dottor Di Ciaula, precedente l'assunzione della sua carica assessorile, dei risultati delle sue ricerche messe a disposizione del dottor Nicola Magrone e della sua inchiesta, “La cementeria dei rimorsi e dei morti”, pubblicata su Sudcritica.it. E per questo, anche grazie a quel suo intervento sapevamo dell'incidenza concreta di “Rischio di tumore maligno della pleura nei residenti a Modugno”. Così di fatti si leggeva nell'allegato della seconda parte dell'inchiesta di Magrone, a firma del dottor Agostino Di Ciaula, con l'aggiunta: “Nel periodo 2000-2005 il valore del SMR  per il tumore alla pleura (IDC 9 163) a Modugno è 115.1 per i residenti di sesso maschile”. Cosa fosse poi il SMR (rapporto standardizzato o indice comparativo di mortalità) lo spiegava il dottore nello stesso documento, estratto delle sue ricerche.

Un dato epidemiolgico di tutto rispetto dunque, a sostegno dell'indagine di Magrone, che voleva fare chiarezza sulla realtà di pesanti condizionamenti riguardo la salute dei cittadini modugnesi. Adesso le parole dette al periodico locale ci lasciano perplessi. Siamo andate a rileggerle, ma continuiamo a non saper trarne conclusione logica.

Abbiamo salutato l'arrivo del nuovo assessore con parole che lo invitavano all'impegno in questo campo. Ci siamo confrontati con le sue opinioni che egli ha condiviso su Sudcritica circa  la “necessità di continuare a parlare di questo problema, anche perchè purtroppo la cementeria non è la sola fonte di amianto alla quale i modugnesi sono esposti”. Poi non si sa bene perché adesso siamo dalla parte di quei cittadini che stanno ancora aspettando risposte.

Oggi l'assessore parla di un “procedimento penale” in corso a seguito del sopralluogo di  Arpa e Noe, ottenuto dopo sua formale richiesta ( ? ). E a dire il vero non siamo affatto rassicurati dalle sue parole: “Il Comune di Modugno ha sollecitato la trasmissione dei risultati del sopralluogo nel caso in cui si debba prendere provvedimenti urgenti a tutela della sicurezza per i residenti”.

Come a dire che urgenza ci potrebbe essere. Il Comune non sa nulla e non può far nulla. Eppure, come medico, l'assessore sa di quali urgenze si parla, sa che si parla di vita e di morte, di salute e malattia.

Ci dispiace per di più constatare che le stesse contrapposizioni che animavano questa, come altre questioni di decoro e salute pubblica su cui Italia Giusta ha sollecitato l'attenzione dell' amministrazione comunale e dei cittadini, siano state lette ancora una volta come azioni che riguardano la singola persona. (“Non capisco perché la cosa si sia trasformata in un attacco sul piano personale”). Risvolto penoso di un pubblico dibattito che fa parte (o dovrebbe far parte) della vita di una società civile, dove attacchi personali non hanno senso alcuno. È a questa amministrazione e ai suoi rappresentanti eletti, che Sudcritica e il Movimento di Italia Giusta secondo la Costituzione, si è sempre rivolta. Siamo comuni cittadini che chiedono risposte concrete, chiedono parole chiare e atti univoci intorno a urgenze sanitarie del paese che viviamo, intorno all'aria che respiriamo. [f.d.]

Italia Giusta secondo la Costituzione