=PER UNA STRATEGIA MENZOGNE ZERO NEL 2012= Stampa
Scritto da Redazione   
Domenica 22 Aprile 2012 12:40

 

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all'ingresso della scuola elementare - foto sudcritica

 

 

Il paese immondezzaio

e l’orgia delle strategie zero

(“rifiuti zero”, “amianto zero”, “inquinamento zero”).

A quando “menzogne zero”?

 

 

 

Il Sindaco di Modugno ha commentato e spiegato così la contrarietà dell’amministrazione comunale all’insediamento di un inceneritore:

Un impianto di incenerimento di rifiuti a Modugno sarebbe contrario alle principali disposizioni di legge nazionali e comunitarie, che prevedono tale tipologia di impianti solo alla fine di un ciclo di gestione dei rifiuti che deve gerarchicamente e obbligatoriamente iniziare con la riduzione della produzione di rifiuti, con elevate percentuali di raccolta differenziata, di riciclo, di riuso. Tali obiettivi prioritari non sono ancora stati raggiunti nel nostro territorio e l’Amministrazione Comunale di Modugno intende superare con rapidità e convinzione tale ritardo. È questo il motivo principale per il quale, nel VERO interesse dei cittadini e al fine di garantire loro un futuro sostenibile, il Comune di Modugno ha scelto la strada del rispetto della Legge, e ha deliberato l’adesione alla strategia “Rifiuti Zero al 2020”. Questo approccio renderà funzionalmente inutile qualunque impianto di incenerimento di rifiuti, che diventeranno in tal modo risorse utili e fonte di benefici per l’intera comunità, e non solo per i privati proponenti l’impianto.

Se abbiamo capito bene, le ragioni dell’opposizione del Comune all’inceneritore possono così riassumersi:

  1. Alla luce delle leggi nazionali e comunitarie, un inceneritore può essere giustificato solo se si è in presenza di un “ciclo di gestione dei rifiuti” che abbia già “ridotto la produzione dei rifiuti, che la raccolta differenziata abbia raggiunto “elevate percentuali”, che il “riciclo” e il “riuso” dei rifiuti sia cosa fatta.
  2. A Modugno nessuna di queste condizioni è realizzata: i rifiuti aumentano anziché diminuire, di “raccolta differenziata”, di “riciclo” e di “riuso” manco a parlarne.
  3. Per queste ragioni, non è il momento di pensare ad un inceneritore.

L’argomentare del sindaco e dell’amministrazione ha qualcosa di strabiliante: la questione dei rifiuti, a Modugno, è all’anno zero e loro annunciano la “strategia dei rifiuti zero al 2020; poi si vedrà per l’inceneritore

La morale della favola è che l’amministrazione poggia le ragioni della sua opposizione all’inceneritore non sulla nocività in sé di siffatto strumento ma sulle sue proprie responsabilità nell’aver lasciato il paese nell’anarchia anche sul problema dei rifiuti. Come a dire: vedete? abbiamo fatto bene a non muovere un dito per differenziare, riciclare, riusare perché oggi siamo forti delle nostre omissioni per opporci all’inceneritore e abbiamo salvato la comunità da un pericolo grave, tenendola con lucidità lungimirante come un’immondezzaio.

Onde, non ci resta che augurarci che, entro quest’anno almeno, si dia avvio ad un’altra “strategia”, civile, politica e anche morale: quella delle “mezogne zero”. [m.m.]

Italia Giusta secondo la Costituzione 

Ultimo aggiornamento Domenica 22 Aprile 2012 16:30
 
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