=GLI ASSOCIATI DI MODUGNO 2. COSI' IL SINDACO GATTI SI DIFESE IN CONSIGLIO SENZA DIMETTERSI= Stampa
Scritto da Redazione   
Venerdì 30 Novembre 2012 23:27

gatti

 

Quello che segue è il testo integrale delle dichiarazioni in consigio comunale del sindaco Gatti il 30 novembre 2011. Non sapeva il perché delle indagini anche sul suo conto ma si era fatta un'idea perché gli dissero che gliel'avrebbero fatta pagare. Chi, perché? Il silenzio del consiglio. Il 30 novembre 2012, gli arresti e le dimissioni del consiglio. Il documento dello scandalo politico.

gatti“mi sento io il garante di questa città”

Cioè non so cosa viene contestato, non so i fatti che vengono contestati e quindi non c’era la volontà di nascondere chissà cosa o chissà quale particolare avvenimenti. Ma su questo passaggio lo farò successivamente, perché in questi giorni ho avuto modo di pensare e ad alcune conclusioni sono arrivato.  

Parto subito da quello che è successo il 28 ottobre, quando è stato notificata a me e a altre 10 persone che non cito, perché non è, parlo per quanto mi riguarda in questa situazione, mi piace dare testualmente lettura di quello che mi è stato notificato. È una lettera della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, richiesta di autorizzazione alla proroga dei termini per l’esecuzione delle indagini preliminari. Il pubblico ministero, nella persona del Dott. Francesco Bretone, visti gli atti del procedimento penale in epigrafe nei confronti di 11 nomi, tra i quali il mio , indagati per i reati di cui all’articolo 110 e 317 codice di procedura penale, in Modugno fino ad oggi. Poi prosegue dicendo: rilevato che alla data del 2 novembre scade il termine di 6 mesi dal giorno dell’iscrizione al registro delle notizie di reato di cui all’articolo 335 codice di procedura penale, denominativa della sopra indicata persona, sottoposta a indagini, termine così computato tenendo conto della sospensione feriale dei termini di cui all’articolo  240 bis, dispositivo di attuazione introdotto dall’articolo 1 del decreto legislativo 20/07/90 del 1993; rilevato che entro tale termine non possono concludersi le indagini preliminari in quanto in attesa dell’informativa finale della Guardia di Finanza, che potrà dare seguito ad ulteriori e necessari approfondimenti; ritenuta pertanto la sussistenza di una giusta causa; visto l’articolo 406 del codice di procedura penale chiede la proroga del sopraindicato termine di scadenza per il tempo di 6 mesi. Manda alla segreteria in sede per la immediata trasmissione del presente atto e della documentazione al Giudice per le indagini preliminari. Il quale Giudice per le indagini preliminari quindi dispone sostanzialmente che questa proroga di indagini venga notificata a 11 persone tra i quali il sottoscritto. È chiaro che ci sono delle indagini in corso, non è chiaro, cioè non è dato sapere da questi due fogli fatti e circostanze contestati alle persone, e in particolare il sottoscritto. Ecco il motivo per cui nei primi giorni ho fatto dichiarazioni di un certo tipo. Cioè non so cosa viene contestato, non so i fatti che vengono contestati e quindi non c’era la volontà di nascondere chissà cosa o chissà quale particolare avvenimenti. Ma su questo passaggio lo farò successivamente, perché in questi giorni ho avuto modo di pensare e ad alcune conclusioni sono arrivato.

qualcuno che scrive su internet, non so con che faccia alcuna gente scrive su internet, a me lo venite a dire se comincio a parlare io delle cose che mi sono state chieste in fase di ballottaggio, non finirei mai. 

È chiaro che questo ha innescato una serie di articoli di giornale, che hanno dato la notizia il primo giorno, e su questo nulla da dire, è giusto che si dia la notizia , facciano il proprio lavoro. Ma non posso non sottolineare il rammarico, e quindi la condanna di un linguaggio, di un linciaggio mediatico che è seguito nei giorni successivi. Una serie di articoli che si sono susseguiti un giorno dopo l’altro, che hanno riportato notizie in modo confuso, mettendo tutti gli indagati in uno stesso calderone, quasi che fosse tutta una stessa minestra. Io credo che questa fase non sia consentita a nessuno. Nemmeno i giornalisti che hanno questo potere, non mi riferisco ai giornalisti locali, sia chiaro che tutti indistintamente hanno avuto un comportamento corretto, e lo voglio sottolineare anche questo in Consiglio Comunale. Però c’è una fascia di giornalisti che non è libera, non è assolutamente libera, l’avevo già detto in campagna elettorale questo aspetto, e mi fermo qui, non voglio dire che è assoldata ai poteri forti. I poteri forti non sono certamente qua. Mi conoscete, qualcuno mi può descrivere come il centro di chissà quale gruppo di potere, i poteri forti vi assicuro sono assolutamente altrove. Anzi il fatto di presentarci qui come amministrazione, come sindaco dopo avere fatto un percorso politico elettorale che ha avuto la sua forza dal paese, dalla gente del paese, più che dalla gente estranea a questo paese, la dice lunga su quella che è la considerazione che ho di me stesso e dell’amministrazione che sto guidando. Io non vedo queste indagini come, non le vivo con un senso di fastidio, anzi le vedo come una cosa assolutamente positiva, da cui questa amministrazione non può che trarne vantaggio. Perché ci siamo battuti in campagna elettorale per la trasparenza, per la comunicazione e per la legalità. La legalità con la L maiuscola che dura 365 giorni all’anno, e tutte le ore del giorno. Su quello ci siamo battuti, su quell’articolo di campagna elettorale abbiamo vinto le elezioni, in base a quei principi stiamo amministrando. Quindi assolutamente vediamo di buon occhio queste indagini, non sono certamente io quello che deve dare indicazioni a chi sta investigando, assolutamente , me ne guardo dal farlo, perché sicuramente è gente esperta, gente che si sa muovere, gente che non va dietro ai si dice, perché in questa città si va troppo dietro ai si dice, io ritengo. Ed è sicuramente gente che man mano sta approfondendo tutti gli atti, tutte le delibere di consiglio comunale, e io aggiungo anche i verbali dei consigli comunali, perché io credo che in quei verbali dei consigli comunali degli ultimi anni su alcuni consigli in particolare possono essere di grande aiuto a quelle che sono gli accertamenti, quello che è l’accertamento della verità. Varie reazioni nel paese, varie reazioni, molto politiche, molto politiche. La città è divisa praticamente in due, anche nel pubblico io vedo una divisione, in 3 perlomeno, c’è una parte che ha gia giudicato, una parte che quindi è già schierata contro, chiede la testa, chiede la condanna, a priori senza sapere, senza conoscere. C’è una parte che si è schierata già a favore di questa amministrazione perché conosce bene, e c’è una parte tra di voi che è venuta qui per capirne di più, anche perché incuriosita, ma soprattutto perché ha bisogno di capire, ha bisogno di conoscere, giustamente di capire che cosa stà succedendo. Anche in città io ho registrato questo, ho registrato questo, la necessità di dover capire. Iniziative di vario tipo che prendono la scusa fattori amministrativi, fattori ambientali per poi parlare di tutt’altro, qualcuno che scrive su internet, non so con che faccia alcuna gente scrive su internet, a me lo venite a dire se comincio a parlare io delle cose che mi sono state chieste in fase di ballottaggio, non finirei mai. Io ho vinto una campagna elettorale senza scendere a compromessi, nonostante nella fase di ballottaggio soprattutto mi è stato chiesto di tutto, nuclei di valutazione, posto in commissione, mi fermo qua. Mi fermo qua perché forse è inutile, sono le stesse persone. Posti nello staff. Mi fermo qua perché non voglio andare oltre, ma se comincio a parlare io forse su questi aspetti, che sono tutti aspetti politici, forse non la finisco più. E sono veramente indignato, veramente indignato di come certa gente viva sulle disgrazie degli altri, perché questa è una disgrazia che è capitata, per poter fare le proprie fortune. Sono io a essere indignato di questa cosa.  

io vado avanti, perché anche in questo voglio tenere fede a quello che è stato il motto della mia campagna elettorale, il coraggio delle scelte. Io scelgo di andare avanti. Scelgo di andare avanti perché la coscienza mia mi dice questo, sono stato libero in questi anni in questo Consiglio Comunale di prendere le scelte che ho ritenuto di prendere, e finché questa libertà la conservo e la conserverò io sarò qui presente. Perché mi sento io il garante di questa città. 

Ci sono le dimissioni del Consigliere Vasile, un atto che io rispetto, non voglio entrare nel merito, motivazioni personali, motivazioni politiche si è detto. Sulle motivazioni personali non entro nel merito, ognuno sa le proprie cose, ognuno sa il modo con cui vive determinati momenti, ognuno sa come è stato consigliato, ognuno sa i fatti propri. Non voglio entrare nel merito assolutamente, rispetto, è un atto anche quello di libertà. E soprattutto è anche un fatto politico però si è detto, ma se l’atto politico tende ad essere di esempio per tutti, io credo che almeno per questo mi riguarda diciamo il gesto del Consigliere Vasile non mi può essere di esempio. Perché abbiamo modi di vita diversi, esperienze politiche diverse, stili di vita diversi, percorsi politici diversi, generazioni diverse, non c’è niente che ci possa accomunare, e quindi tanto meno posso io prendere d’esempio. Si è detto per la difesa delle istituzioni. State tranquilli le istituzioni so io come difenderle, e anche in questo non prendo esempi da nessuno. So che mi saranno chieste, probabilmente, presumo perché se dal gruppo del MEP, dal centrodestra altrettanto le dimissioni, quindi l’ha anticipato già il Consigliere Lomoro, no, presumo, presumo, il Consigliere Lomoro ha già anticipato questo. Forse in questo periodo si fa presto a mollare tutto. Ma è una situazione in cui Modugno ha bisogno di essere amministrata, in un periodo economico forte, un periodo economico difficile in cui la crisi sociale è forte, la crisi lavorativa è altrettanto forte. La situazione degli uffici è molto delicata anche. E quindi io vado avanti, perché anche in questo voglio tenere fede a quello che è stato il motto della mia campagna elettorale, il coraggio delle scelte. Io scelgo di andare avanti. Scelgo di andare avanti perché la coscienza mia mi dice questo, sono stato libero in questi anni in questo Consiglio Comunale di prendere le scelte che ho ritenuto di prendere, e finché questa libertà la conservo e la conserverò io sarò qui presente. Perché mi sento io il garante di questa città. Insieme, come simbolo dell’amministrazione che mi sorregge, ovviamente.

Io un’idea me la sono fatta- Io credo che il fatto sia partito da quei maledetti ultimi 4 mesi della passata amministrazione. Ultimi 4 mesi in cui c’è stata una accelerata improvvisa sulle questioni urbanistiche di questa città. Mi era stato detto questa scelta politica la pagherai, la pagherete, la pagherai, e questo è successo 

Ho anticipato prima che io un’idea ma la sono fatta, perché quando succedono queste cose uno si guarda indietro e comincia a pensare che cosa può essere successo, comincia a fare delle ipotesi, comincia a fare dei collegamenti. E vi dico il collegamento che io ho fatto quale è, ve lo dico perché credo che sia quello il collegamento che ho fatto e ne ho avuto conferma anche su alcuni articoli che sono apparsi su alcune testate giornalistiche domenica scorsa. Io credo che il fatto sia Partito da quei maledetti ultimi 4 mesi della passata amministrazione. Ultimi 4 mesi in cui c’è stata una accelerata improvvisa sulle questioni urbanistiche di questa città, e delle quali io insieme al gruppo Consiliare PD, che si era dimezzato nel frattempo, questo passaggio lo devo anche ricordare, aveva preso le distanze politiche da questo modo di amministrare. Non si parla di legittimità o meno, non si parlava in quel caso di questo, ma si parlava di una situazione politica. Io ho fatto l’assessore all’urbanistica per 3 anni e mezzo, e credo di avere  dato una svolta urbanistica a questa città,  ho creato tutte le premesse per sbloccare i comparti edilizi, ho portato il piano direttore in Consiglio Comunale, ho fatto il regolamento per le cooperative edilizie, ho fatto il picchettamento dei comparti, avevo creato tutto quello che era necessario, posto le premesse quindi per uno sblocco dell’attività edilizia in questo paese. Poi la città di Modugno non è stata capace di fare tesoro di tutto questo lavoro, però è chiaro che non si può, è inammissibile politicamente in 4 mesi prendere tutti i provvedimenti di urbanistica giacenti da 5 anni e buttarli tutti sui tavoli di questo Consiglio Comunale. È politicamente inammissibile. Ci era stato proposto un provvedimento sulle maglie 33 e 34 su viale della Repubblica, abbiamo detto che non era possibile, perché non è possibile improvvisamente  cambiare e stravolgere lo stile di vita e la vivibilità di interi quartieri così improvvisamente. Ci erano stati dati dei disegni così su carta patinata, bella a vedersi, a colori, dei colori fantastici, ma che non erano neppure agli atti dei Consigli Comunali, così distribuiti sui banchi. Ci fu proposta l’approvazione di un comparto, mi riferisco al C10 in particolare, che seguiva una procedura diversa da quella che era la procedura seguita da un altro comparto con le stesse regole dal punto di vista urbanistico. Allora non è possibile avere approvato con il piano precedente un comparto di un determinato tipo, poi viene in Consiglio Comunale tenendo conto di altre situazioni. Andate a leggere gli sbobinamenti, Consigliere Lomoro vada a leggere gli sbobinamenti, Consigliere Lomoro. Come furono portate le maglie M e N. una scelta di fine anni 90, una scelta ben politica degli ultimi anni 90 in cui a seguito di variazione, di una legge nazionale gli standard venivano definiti da 21 metri quadri per abitanti a 18, ci fu una scelta politica con variante al piano regolatore di utilizzare quei tre metri residui, 21 meno 18, per dare la possibilità di ulteriori volumetrie. Fin qua tutto bene, io contesto solo la scelta politica di quello, fu fatto un atto dalla Regione, sebbene anche in quel caso una serie di contraddizioni. Il Consiglio Comunale che approva dei numeri, la Regione che ne approva altri, il Comune di Modugno quindi approva i piani di lottizzazione secondo i numeri, poi ci si rende conto che i numeri erano contraddittori, cioè il Comune diceva una cosa la Regione diceva un’altra, quindi si torna in Consiglio Comunale per riperimetrare, una confusione che non vi dico, tutto da fare negli ultimi 4 mesi. Noi in questi ultimi 4 mesi abbiamo detto no, mi era stato detto, mi era stato detto questa scelta politica la pagherai, la pagherete, la pagherai, e questo è successo. Ma io come in quell’occasione ho dato, ho risposto in questo modo, nessuno mi può obbligare a votare in un determinato modo. Io mantengo la mia libertà, la mia libertà di votare in Consiglio Comunale politicamente come la coscienza mi guida, così come la coscienza mi guida. E quella libertà che avevo allora la mantengo tutt’oggi. Ecco il motivo per cui vado avanti, perché so di non essere condizionato da nessuno. Quello che è successo all’ASI negli ultimi giorni, è un’altra dimostrazione di questo. Non ho esitato a prendere le distanze  da quelle che erano le indicazioni anche dei Comuni più grossi viciniori. Può darsi che una persona come me può essere anche di fastidio a determinate logiche, e quindi ecco lo scatenarsi di tutto quello che sta accadendo. L’urbanistica quindi, l’urbanistica probabilmente, almeno così dicono i giornali, al centro di tanti intrecci, io concordo con questa lettura, perché mi sono convinto in questi giorni di questo, ed è lì che questa amministrazione deve dare le risposte più forti, deve farne la base per quello che deve essere il proprio percorso amministrativo. Un’urbanistica che non sia velocizzata, che non sia accelerata, un’urbanistica che faccia tutti i passaggi di condivisione possibile con il territorio. Perché sull’urbanistica, si giocano grossi interessi, ma si gioca soprattutto la vita, il modo di vivere di tutti i cittadini. E su questo dobbiamo dare risposte ai più forti, a partire dall’adeguamento del PRG o PUG, così come abbiamo letto nel bilancio di previsione, a partire da quello che è il piano urbano di mobilità, che non significa solo piano del traffico, ma significa parcheggi, significa viabilità, significa piste ciclabili, piste pedonali, a continuare sulla necessità di dare servizi ai cittadini. E quindi servizi ai cittadini intesi come spazi, spazi di socializzazione, spazi culturali. E quindi questi sono gli altri obiettivi che ci poniamo subito, ma subito, nel giro di, l’avvio di tutte queste cose deve essere fatto nei prossimi due mesi. L’adeguamento al PRG, al PUT, PUM, restituiamo l’ex macello comunale entro Natale, restituiamo al paese il palazzo ex direzione inteso come eco museo, individuiamo dei centri comunali raccolta rifiuti, perché anche su quello va data una risposta forte. Individuiamo un’area per l’area mercatale che possa essere di mercato, possa essere punto di manifestazioni, punto di fiere, punto di circhi. Il tutto in una rivisitazione della struttura amministrativa, perché va assolutamente rimodernata perché non è più adeguata a quelle che sono le risposte che siamo chiamati a dare. Io chiedo che in questo Consiglio Comunale intervengano un po’ tutti i gruppi  Consiliari. Perché io ho la volontà, manifesto la forza di andare avanti. Però se dobbiamo andare avanti dobbiamo andare avanti convinti, spediti, affrontando questa questione, e sapendo che se vogliamo dare un grosso segnale di cambiamento a Modugno deve essere un lavoro che inizia, è già iniziato, perché io dico che in questi mesi abbiamo fatto tanto, abbiamo fatto tantissimo. Ovviamente i frutti non li vedi un giorno dopo l’altro, ma abbiamo fatto, abbiamo prodotto tanti di quei provvedimenti. E quindi mi aspetto una risposta in questo senso in Consiglio Comunale. C’è la volontà di andare avanti per un prosieguo che siano solo dei prossimi mesi, ma che deve durare in 5 anni. Io su questo voglio vedere, voglio percepire la convinzione di questa, non della mia maggioranza. Io so che la minoranza è giusto che faccia la minoranza, ma auspico che anche la minoranza dia il giusto contributo di critica, di puntiglio, di sollecito all’amministrazione, perché è giusto che sia così. Ma io mi aspetto risposte soprattutto in questo Consiglio Comunale sulla base di quello che è stato il mio intervento. Non credo che replicherò a eventuali provocazioni che ci potranno essere in Consiglio Comunale, e ringrazio, ringrazio il pubblico che mi ha seguito con grande attenzione, facendo magari qualcuno anche violenza su se stesso. Grazie.

Ultimo aggiornamento Sabato 01 Dicembre 2012 00:14
 
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